𝔾𝕖𝕥 𝕐𝕠𝕦 𝕋𝕙𝕖 𝕄𝕠𝕠𝕟 {𝑵𝒊𝒈𝒉𝒕𝒎𝒂𝒓𝒆!𝑺𝒂𝒏𝒔 𝑿 𝑹𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓}

•ꪻ᭙ꫀꪀꪻꪗ ꪻ᭙ꪮ•

(T/n) più di una volta aveva confessato che vivere sulla Luna non le sarebbe dispiaciuto, che la sola idea di non stare sulla Terra l'affascinasse più di quanto la superficie fosse desiderata dai mostri di altri universi.
Quando Nightmare tornava la sera, non diceva molto, forse una parola in tutto, però ascoltava. Sarebbe stato ad ascoltare la ragazza parlare del cielo notturno più tempo di quanto potesse in realtà. Una frase in particolare gli era rimasta impressa.

«Forse viverci non sarebbe il massimo, dato che non ci sarebbero tutte le persone che amo di più. Però, sai, poterla rimpicciolire e tenerla in camera mia. Poterla guardare ogni volta che voglio scappare dalla realtà. Poterla sentire cantare prima di dormire. Poterla vedere mentre splende solo per me nei momenti più bui, un po' come un'amica.»

Tutto ciò lo aveva fatto riflettere.
Non poteva provare amore, ma in qualche modo voleva dimostrarglielo. E aveva già un'idea, anche se in parte i suoi piani sarebbero stati rovinati, lo avrebbe fatto per lei.

Si alzò dal pavimento spostandola delicatamente per poi chiederle di andarsi a cambiare.

«Non ti piace il mio pigiama? Guardalo, è verde acqua! Sembra il colore del quale arrossisci» si fece scappare una risatina sollevandosi da terra e posando il libro al suo posto.

«Motivo in più per togliertelo. Dobbiamo uscire signorina.» replicò uscendo dalla biblioteca, tenendo la porta aperta per fare uscire (T/n).

«Sembri un mix tra mia madre e un gentiluomo. - uscì anche lei - Dove siamo diretti?»

«È un segreto» il ragazzo si chiuse la porta dietro, seguendo lei verso il piano di sopra.

«Ti giuro che non ho nessuno a cui dirlo»

«Non avevo dubbi.»

Nella camera da letto, (T/n) aprì le ante dell'armadio, rivelando il completo con la quale era arrivata insieme ad altri non di sua proprietà, che però Nightmare aveva deciso di conservare.

«Cosa mi consigli?» gli chiese lei osservando i vestiti scuri nel proprio armadio.

«Il tuo. Quello che hai messo il giorno in cui ci siamo conosciuti.» rispose indicandolo con un cenno del capo.

«L'ho già messo più volte» si girò prima verso di lui e poi verso l'armadio per guardare meglio i capi d'abbigliamento.

«Non è vero.»

«Hai ragione».

(T/n) prese la gruccia col proprio completo, appoggiando questo sul letto e togliendo la gruccia, prendendola a mo' di uncino.

«Vuoi uccidermi?» chiese stavolta Nightmare, con un pizzico di ironia nell'intonazione della domanda.

«Nah, sono una brava ragazza» rispose mentre si riavvicinava a lui.

«Allora che vuoi fare con quella.»

Arrivatogli davanti, la ragazza spostò la ciocca che copriva l'altro l'occhio di Nightmare con l'uncino della gruccia, rendendolo finalmente visibile.

«Parlare?»