•ꪻ᭙ꫀꪀꪻꪗ•

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Passavano i giorni, Nightmare non c'era quasi mai, e intanto (T/n) si divertiva a scovare stanze e androni nascosti nel castello; solo la biblioteca rimaneva chiusa permanentemente, non tanto da un serratura se non da Nightmare stesso. Infondo, insieme a tutti quei libri, rimanevano occulti i segreti del mostro.
Dopo quel primo bacio non ce n'erano stati altri, solo parole sospese nell'aria e la rabbia di Nightmare che si faceva strada per i corridoi durante la sera, alla disperata ed invana ricerca dello scheletro con le fiale, Ink, che dir si voglia.
Inoltre il ragazzo aveva deciso di dormire in una stanza differente da quella di (T/n).

«Mi dà fastidio stare con te in camera.» aveva detto.
Non sei al sicuro dalla mia rabbia aveva pensato.

Però quella sera lui non sembrava scontroso ed ella gli chiese se volesse passare la notte insieme a lei.

«Mi sento sola» aveva detto.
Mi manchi aveva pensato.

Dunque si distesero l'una accanto all'altro, lui di fianco e lei a pancia in su, fissando lo sguardo sul soffitto.
Passò qualche minuto eppure la ragazza ancora non prendeva sonno, ed iniziò una curiosa conversazione.

«Per quale motivo sei ancora sveglia.?» partì solitamente scontroso Nightmare.

«Questo tetto è così...» non distoglieva lo sguardo da esso, notando qualcosa che la infastidiva.

«È un tetto.»

«Si, ovvio, ma è così... Vuoto, spento... Non spento, come si dice?» schioccò le dita diverse volte mentre cercava il termine adatto.

«È il contrario di vivace! È... Mortace!» concluse sedendosi a gambe incrociate, ma senza togliersi il lenzuolo di dosso.

«Non esiste questa parola.» replicò annoiato lui.

«Non importa, vuol dire che la dovrò inventare io. E dovrei anche cambiare il colore di questo tetto.» cercò di inquadrarlo meglio.

«Non dovresti. Invece dovresti dormire.» Nightmare avvicinò un tentacolo all'addome di (T/n) facendo una leggera pressione per farla sdraiare nuovamente.

«Ma è orribile! Pareti nere e tetto bianco.» disse allora lei spostandolo lentamente con la mano.

«È perfetto.» lo riportò verso la ragazza, stavolta posandolo sul suo petto.

«È monotono!» lo ignorava lei.

«Mortace, giusto?» domandò sarcasticamente mettendo le virgolette sulla prima parola, per poi finalmente girarsi anche lui verso il soffitto.

«Giusto! Che ne dici di colorare le pareti d'arancione e il tetto di giallo?» gli rivolse due occhi entusiasti accompagnati dall'usuale sorriso.

«Non lo so, vuoi anche fare il pavimento rosso, così crei un arcobaleno.?» continuò sarcastico, in parte mosso dall'espressione contenta che gli stava offrendo (T/n).

«Oddio si, sarebbe davvero vivace!»

«Non pensarci neanche, dormi.»

La ragazza si zittì per un po', pensando che il mostro era irritato, e non poco. Anche se ricominciò a parlare dopo pochi minuti, sapendo che non avrebbe corso pericolo.

«E se...»

«Cosa.» cominciò a spazientirsi davvero.

«E se mettessi una di quelle lampade che riflettono un cielo stellato?» sembrava esaltata da quell'idea.

«E se dormissi?» la spinse delicatamente verso il materasso col tentacolo, mentre lei con la mano si sistemava i capelli.

«Volevo solo ravvivare la sua umile dimora, mio signore» continuò a scherzare lei.

«Mi piace come suona, "mio signore". Comunque lo farai domani, adesso dormi. Sul serio.»

«Vuol dire che lo potrò fare domani o che mi farai il lavaggio del cervello mentre dormo per farmelo scordare?»

«Lo scoprirai solo dormendo.»

«Hai ragione. Buonanotte mio signore» replicò infine.

«Notte, (T/n).» sussurrò impercettibilmente Nightmare, sforzandosi di non sorridere.

𝔾𝕖𝕥 𝕐𝕠𝕦 𝕋𝕙𝕖 𝕄𝕠𝕠𝕟 {𝑵𝒊𝒈𝒉𝒕𝒎𝒂𝒓𝒆!𝑺𝒂𝒏𝒔 𝑿 𝑹𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora