•ꪻ᭙ꫀꪀꪻꪗ ꪻꫝ᥅ꫀꫀ•

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«Sei un'ignorante, ma quanti anni hai?» chiese scorbutico il mostro.

«Ben diciannove! Sono maggiorenne, matura, responsabile, adulta ed emancipata!» scherzò lei di rimando.

«E insolente, fastidiosa, superba... Ignorante.» si spostò in modo da fare ricadere il ciuffo di capelli sul proprio occhio.

«In mia difesa, anche tu sei superbo» continuava lei cercando di seguirlo con lo sguardo mentre egli si allontanava.
Nightmare capì che la ragazza era veramente interessata, ma preso da quella che entrambi avevano definito superbia, e in parte contagiato dal sarcasmo di (T/n), le rispose: «Se proprio vuoi sapere cosa mi è successo...»

«Si?» lo invitò a continuare.

«…fatti i cazzi tuoi» concluse inarcando metà labbro di nascosto.

«Non ci credo. Sei uno stronzo» replicò uscendo la lingua.

«Molto matura e adulta.»

«Ognuno a modo suo. Dove andiamo quindi?» aggiunse scrollando le spalle.

«Se ti vesti, magari lo scopri da sola.» dicendo questo, Nightmare uscì dalla camera, recandosi nuovamente al piano inferiore.

«Ah, certo! Tutto io devo indovinare».

(T/n) si decise a cambiarsi: era troppo curiosa per essere infastidita dal comportamento di Nightmare. Di contro, lui era troppo perso per arrabbiarsi con lei per la sua impertinenza, anche se inconsciamente.

~•~

«La locanda dove ci siamo conosciuti, eh? Romantico» commentò la ragazza mentre una risatina usciva dalle sue labbra.

«Sarai ancora più sorpresa dal perché siamo qua.» disse lui entrando e dirigendosi verso il solito tavolo; quella mattina però era diversa dal giorno in cui le loro strade si erano incrociate. Era diversa da tutti gli altri giorni, più silenziosa e spenta. Non c'era nessuno nella locanda.
(T/n) seguì Nightmare al tavolo, non capendo perché all'interno del locale ci fossero solo loro due.

«Dove sono tutti?»

«Li ho uccisi.» rispose il ragazzo senza alcuna emozione.

«Ah, ah, che simpatico oggi. A quest'ora staresti sorridendo, ti conosco troppo bene...» nella sua voce si percepiva un minimo di esitazione.

«Hai ragione. Non c'è nessuno perché abbiamo un incontro speciale.»

«Ok, ora mi fai paura. Sei troppo calmo e non... incazzato? Sì insomma, sei quasi felice» concluse la ragazza incrociando lo sguardo di Nightmare.

«Non esagerare. Ti ricordi il ragazzo delle fiale?»

«Si, anche se non penso mi servi più il suo aiuto» continuò (T/n) con una certa nonchalance, adesso guardandosi attorno.

«Allora è il momento giusto per dirti che è Ink.» aveva la stessa nonchalance della ragazza, la quale immediatamente tornò a guardare Nightmare incredula.

«Lui è chi, scusa?»

«Già.» stavolta fu lui a spostare lo sguardo, ma sulla porta, come se stesse aspettando qualcosa, o qualcuno.

«Volevi... ingannarmi?»

«Ne sei veramente sorpresa.?»

«Si cazzo. E me lo dici così? E dai Nightmare, non puoi avermi portato qui solo per dirmi che volevi buttarmi in mezzo alla strada e probabilmente costringere Ink a fare qualcosa per i tuoi scopi malvagi» continuava ad osservarlo, ma lui avevo l'occhio fisso sul disegno della porta.

«Non mi sorprendo io del fatto che non pensi che io abbia cambiato idea.»

«Sai, una prova non mi dispiacerebbe»

«Se quell'ammasso di inchiostro decide di farsi vivo, potrei farlo.» cercava di convincerla e lei lo provava a capire, ma in parte sentiva anche un po' il tradimento, e i pensieri di dove non sarebbe arrivata se l'avesse veramente tradita contrastavano il tutto.

«Sta pure venendo qui? Wow, sei pieno di sorprese oggi. E perché fissi ancora la porta?»

«Tre. Due. Uno.»

(T/n) guardò la porta confusa. «Dovrebbe esplodere?»

Poi abbassò gli occhi e notò un'ombra riflessa sul tavolo, di qualcuno alle sue spalle; in seguito l'espressione disgustata di Nightmare e un'esplosione di inchiostro dietro di sé.

𝔾𝕖𝕥 𝕐𝕠𝕦 𝕋𝕙𝕖 𝕄𝕠𝕠𝕟 {𝑵𝒊𝒈𝒉𝒕𝒎𝒂𝒓𝒆!𝑺𝒂𝒏𝒔 𝑿 𝑹𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora