"Quindi, cos'è esattamente successo Signor Styles?" chiese James, guardando le carte del divorzio poste tra loro. "Non ti avevo preso per un tipo da divorzio. Più come qualcuno che rimane nella relazione."
Harry rise, "Da quando sei diventato un avvocato divorzista? O un terapista?" disse con un sopracciglio alzato.
Erano passati quattro mesi da quando aveva avuto la conversazione con Louis, e quattro mesi di continua costruzione della relazione. E anche cercando di capire come vivere la sua vita.
Il divorzio non era stato altro che un inconveniente nelle loro vite. Non che causasse incongruenze ma nemmeno le fermava.
"Harry, dille solo che andrai a prendere le tue cose un'altra volta." Louis alzò gli occhi al cielo. Seduti sul loro letto, o meglio, il suo. "Sta diventando patetico, lei sta solo trovando scuse per vederti."
Harry non pensava a Louis come un tipo geloso, e non pensava che fosse in competizione con nessuno. Ma ogni volta che Alexis era nella conversazione si azzittiva sempre.
"Mi dispiace, va bene? Non so cosa pretendi da me ma io e lei siamo stati sposati per tre anni Louis. Non posso far finta che non esista."
Dopo parole del genere di solito Louis non gli parlava, fino a che non si ritrovavano entrambi nel letto a scambiarsi scuse tra baci e abbracci.
Ma la questione era che Louis si stava spazientendo perché ci stava volendo troppo tempo perché il divorzio fosse ufficiale. Soprattutto perché Harry aveva già fatto la sua parte.
Lei avrebbe avuto la casa, 200.000 euro e quasi tutto quello che c'era all'interno della casa. Non che stesse facendo un divorzio che la stava lasciando senza niente. Ma a quel punto Louis pensava a cos'era in realtà. Sarebbe dovuta vivere senza suo marito.
E Louis si sentiva sempre in colpa. Che avesse distrutto un matrimonio. Ed era stata tutta colpa sua perché non era riuscito a tenere i pensieri e le mani per sé.
"Se fossi in lei anche io mi odierei." avrebbe detto Louis, con labbra e lingua impregnate di alcol. Si era sempre sentito odiato. Anche da persone di cui non gli interessava l'opinione.
E Harry l'avrebbe rassicurato "Tesoro, nessuno ti odia. non hai fatto nulla di male. In più adesso siamo felici. Insieme e felici."
Quelle conversazioni di solito si concludevano con Louis che si muoveva lentamente avanti e indietro sul grembo di Harry.
Il suono dello sbattere della pelle, e i gemiti pornografici di Louis.
"Uh, cazzo Harry. Sei così grande." urlava, mentre le sue dita erano pressate nei bicipiti dell'altro.
Lo specchio alla fine del letto di Louis dava sempre sempre la migliore visuale del suo sedere muoversi sul suo cazzo. Mettendo in scena il migliore spettacolo.
Louis non perdeva mai il ritmo, sapendo perfettamente cosa fare per portarli al piacere più intenso.
"Ti amo." dicevano in coro mentre venivano.
Alcune volte Harry dimenticava com'era non fare sesso o essere attratto da qualcun altro.
Era ossessionato da Louis, lo vedeva in ogni cosa.
Non c'era modo che solo pensasse a qualcun altro, o che non fosse totalmente interessato a lui. Era innamorato.
"Ti amo così tanto." disse un giorno Harry appena tornato da lavoro con dei fiori in mano.
Louis era in cucina con Liam, un sorriso crescente sul suo viso.
"Grazie mille, oddio. Non dovevi tesoro."
"Ma volevo farlo."
Liam alzava sempre gli occhi al cielo e scherzando diceva che erano troppo appiccicosi.
Quella era una cosa nuova per lui, non aveva problemi a mostrare che amasse veramente Louis. Non lo nascondeva a nessuno, parlava continuamente a tutti di Louis.
Era il sole della sua vita, quella persona di cui non poteva fare a meno ed era nuovo.
"Non posso vivere senza di te." sospirò nell'orecchio di Louis, spingendosi lentamente dentro e fuori al corpo dell'uomo.
Il buco di Louis si stringeva attorno a lui, uno strato di sudore brillava suoi loro corpi. Era bellissimo vedere Louis venire intoccato.
"Nemmeno io posso." disse per metà Louis per poi gemere sentendo Harry completamente sulla sua prostata.
Ed Harry stava migliorando in tutto lo spettro del sesso. Specialmente quando si guardavano negli occhi, andando piano, prendendosi il loro tempo, la loro pace e il loro spazio.
Le spinte di Harry si velocizzarono "Trasferisciti con me."
"Cosa?"
"Andiamo a vivere insieme."
Harry baciò il suo collo, muovendosi velocemente in Louis, erano entrambi vicini. Completamente tremanti, vennero l'uno sull'altro.
"Porca troia Harry." Louis aveva urlato, graffiando la schiena del ragazzo.
Una volta che si furono sistemati e puliti, uno di fianco all'altro, era come se Harry non avesse fatto la domanda, finché:
"Si."
"Cosa?"
"Vengo a vivere con te."
E da quel giorno in poi, Harry non provò altro se non felicità.
"Indovina, mi sono appena trasferito." disse Harry a James.
"Non dirmi che è il ragazzo dell'ufficio." rise, ma lo sguardo di Harry affondò nel suo senza ombra di divertimento. "O merda. Lo è."
"Si è lui."
"Lo sapevo, brutto bastardo. Lo sapevo cazzo. Quella riunione che abbiamo fatto tipo sei mesi fa, era completamente andato. E lo sei tutt'ora." disse, un sorriso che cresceva sul suo viso, "Buon per te, è fantastico, sicuramente."
Era solito a sentire quel complimento da parte delle persone. Che aveva vinto la lotteria con Louis, quanto fortunato era per avere qualcuno come Louis al suo fianco. E avevano ragione, Harry era veramente la persona più fortunata del mondo.
"Beh, eccoci qui." disse James, chiudendo il fascicolo, "E' definitivo."
"Definitivo?"
"Il divorzio, sei ufficialmente non sposato." sorrise, alzò una mano per stringerla a quella di Harry, che il riccio prese con gioia.
"Grazie, è un piacere fare affari con te." fece l'occhiolino, alzandosi.
"Come ci sei riuscito?"
"A fare cosa?"
"A conquistare il ragazzo."
Harry avrebbe voluto ridere, ancora non capendo lui stesso come aveva fatto. Sentiva come se non avesse nulla di ciò che Louis cercava in una persona. Ma in qualche modo era comunque tutto ciò che Louis aveva sempre voluto.
"Non sono stato io, lui ha conquistato me."
N.T.
Quello che posterò la settimana prossima sarà l'ultimo capitolo quindi tirate fuori i fazzoletti per il finale
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Medicine. || ls || boyxboy [TRADUZIONE ITALIANA]
Fanfiction"So che mi vuoi, ricciolino." O dove Harry è sposato e vuole decisamente il coinquilino del suo amico. This is just a translation and all the credits goes to the kind @CarolAnnGladstone