Fabio abbassa la macchina fotografica tenendola con una sola mano mentre prende lo scatto con l’altra e me la consegna in maniera quasi prepotente mettendomela nella mano.
-Tienila al buio. Altrimenti non verrà fuori nulla di buono. Polarizzazione dei colori e una serie di altre cose di cui probabilmente ti annoierebbe sentire. Sono un esperto di fotografia.- dice il ragazzo biondo poggiando poi la camera sul tavolo e rubandomi da sotto gli occhi il pezzo di pizza che ho adocchiato, lo guardo torvo.
Se lo porta alla bocca addentandolo come se fosse un grosso pezzo di carne, la salsa gli resta attaccata alle labbra e con un movimento della lingua se la lecca via.
-Mi hai rubato il pezzo che avevo scelto. Mi hai distratto con una fotografia…- dico cercando di restare serio. -Comunque grazie per la foto, immagino, ma non so come tenerla al buio e ho paura di rovinarla…- faccio come per ridargliela in mano.
Fabio me la strappa via dalle dita con forza ma sempre con il sorriso stampato sul volto, poi si avvicina a me e vedo il suo braccio che va oltre la mia schiena: avverto la foto scivolare dentro la tasca del jeans e una volta dentro, mi dà una pacca che mi fa sussultare per l’emozione, sento un brivido su tutta la schiena e ridacchia ancora della mia reazione.
-Tutto bene? Mi sembri assente.- commenta lui, credo che lo faccia apposta per punzecchiarmi, ma immagino che faccia parte di uno scherzo. Credo che abbia interpretato la mia reazione in maniera buffa.
-Sì, tutto bene.- commento. -Ho sempre voluto prendermene una. Ma non ho una passione così forte da poterla sfruttare come dovrei.- gli dico tornando a parlare della macchina fotografica.
-Le passioni non sono un dovere. Sì che voglio farne un lavoro, ma nel frattempo mi limito a fare qualche trasmissione di gioco. Spesso gioco a LoW, magari ti va di seguire qualche mia diretta live?- chiede ancora Fabio saltando da un argomento all’altro e fissandomi con i suoi occhi azzurri.
Annuisco più volte.
-Anche a me piacerebbe fare della scrittura il mio lavoro. Bisogna sempre inseguire i propri sogni e lottare in tutti i modi per poterli raggiungere.- dico scegliendo un pezzo di pizza e dando un piccolo morso. Fabio mi sorride.
-Mi piace questo modo di pensare, ci vuole determinazione nella vita, ma non è sempre facile raggiungere i propri desideri.-
-Bisogna crederci, è un po’ il mio mantra. Tipo da un anno a questa parte. E ci riuscirò, prima o poi.- continuo sorridendogli a mia volta, non so perché ma ripenso alla discussione che aveva avuto con Noemi quando sono arrivato. -Tu invece come ti senti? Prima non mi sembravi al massimo…-
Il ragazzo biondo si oscura in volto e i suoi occhi assumono una luce diversa con un velo d’ombra, intonato con il mood della canzone. -Va tutto bene. Scusami se mi sono assentato per qualche istante. Fare le foto mi permette di catturare i momenti della vita, sono ricordi immortalati che non possono svanire.-
Lo osservo attentamente, evita il mio sguardo adesso, morde ancora più profondamente il pezzo di pizza, naturalmente non ci conosciamo abbastanza per parlare di quello che è successo, adesso mi sembra solo tanto malinconico e non so cosa dirgli.
-Un bel pensiero: cercare di immortalare i momenti. Spesso la mente ci gioca brutti scherzi, dimenticare può essere una benedizione, qualche volta.- dico lasciandomi cullare dalla sua stessa malinconia, entrambi ci fissiamo negli occhi e capiamo.
Nel frattempo Marco si avvicina a noi interrompendo lo scambio di sguardi, allarga le braccia e le mette sulle spalle di entrambi; mi spinge a sé e vengo investito dall’odore forte che emana, non è solo il profumo che ha messo sulla camicia, è l’odore della sua pelle.
-Ehi Fabio, smettila di provarci con Dani. Non sei adatto a lui, non sei abbastanza gay!- dice lui simpaticamente, i due migliori amici si lanciano delle occhiatacce e quello sfugge al suo abbraccio ridacchiando.
-Forse dovrei lasciarvi da soli, mi sembrate abbastanza intimi voi due.- risponde a tono Fabio, poi mi guarda spalancando gli occhi. -Scusa, non voleva essere offensivo. Stavo solo scherzando!- si giustifica ma mi spunta fuori un sorriso e scuoto il viso.
-Nessuna offesa, puoi scherzare tranquillamente con me.- gli rispondo, poi mi giro col volto verso Marco ritrovandomi con il naso quasi attaccato alla barba rossiccia. -Ti è piaciuto il regalo?-
-Oh sì! Non ci crederai ma lo volevo prendere il prossimo mese. È come se mi avessi letto nella mente. Non gliene avevo parlato neanche ad Aurora, incredibile!- dice lui sciogliendo il nostro abbraccio e fissandomi con ammirazione.
Scrollo ancora le spalle e alzo gli occhi al cielo.
-Sono bravo in queste cose, che posso farci.-
-Ho visto, possiamo giocarci tutti insieme magari? Un giro di prova ora stesso?- chiede Fabio, a me sembrava un’idea grandiosa anche prima quando ne parlavo con Aurora, quindi non posso che essere d’accordo anche adesso e Marco annuisce con convinzione.
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Come girasoli al tramonto [COMPLETA]
ChickLit[...] Non guardare lì. Anche se ce l'hai davanti, non puoi farlo! Questa frase echeggia nella testa mentre poggio i fazzoletti e la mia mano sulla coscia di Fabio strofinando in maniera vertiginosamente vicino la sua virilità: la mano si muove delic...