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{ ~~~ queste tre ondine staranno a significare inizio e fine di un flashback}

I quattro draghi che li catturarono li portarono diretti nella sala centrale del palazzo. Questa era un salone enorme e buio; le pareti in pietra grigia erano coperte da vari tendoni gialli i quali davano all'ambiente un aspetto, se così si può dire, più luminoso dato che la sala era poco illuminata.
Gli otto ragazzi vennero spinti a terra davanti ad un trono nero pece con degli smeraldi incastonati. Su di esso sedeva un ragazzo a gambe incrociate: aveva occhi e capelli così neri che quasi si confondeva con il resto della stanza. Due ali si aprirono sulla sua schiena mentre si alzava.

<Allora, voi siete quel Branco?> chiese con voce roca.
I prigionieri rimasero a fissarlo in difficoltà; uno dei draghi allora colpì Chan spronandolo a parlare.
<Sì esatto, siamo noi> disse un po' titubante ma comunque tenendo un'espressione rigida.
Il drago fece una smorfia tornando a sedersi sul suo trono, incrociando le gambe e fissandoli a braccia conserte.
<Voi non avete idea della vostra importanza, vero?> chiese irritato.
Chan piegò la testa di lato confuso.
<Ma certo che non lo sapete, idioti> schioccò la lingua.

D'un tratto il portone si aprì con foga rivelando i due draghi che erano stati imprigionati precedentemente.
<Ca-capo Baekhyun, scusa se li abbiamo lasciati fuggire, noi->
Baekhyun alzò una mano per zittirlo.
<Non temere Taemin. L'importante è che ora siano qui>
I due draghi si inchinarono sollevati andando a raggiungere gli altri loro compagni.
<Perché siamo qui?>
<Tutto a suo tempo, mio caro> rispose Baekhyun severo.

Il portone si riaprì una seconda volta rivelando sette figure scure.
Una di loro la conoscevano già purtroppo: Hongjoong.
Baekhyun si alzò in piedi andando in contro ai sette.
<Grazie per esservi riuniti qui oggi, miei cari colleghi> disse inchinandosi.
<Iniziamo con il spiegare la situazione ai nostri "ospiti">
Baekhyun si avvicinò a Changbin, prendendolo per un braccio e strattonandolo verso il resto del suo Branco di draghi.
<A voi il resto, miei cari>
Uno per volta i sette altri capi Branco presero un membro a testa, mentre il Branco Stray Kids urlava invano.

Vedere le facce sperdute e impaurite dei suoi compagni fece sentire Chan responsabile di tutto quello.
<Cosa diavolo sta succedendo, si può sapere?!>
Si girarono tutti verso Felix, il quale era fermo in ginocchio dietro al ragazzo che lo aveva preso.
<E come avete fatto a violare il nostro territorio?! In vita, sulla terra, sono stato cresciuto da un credente. Ho imparato tutto, ogni minimo e indispensabile dettaglio per sopravvivere in entrambi i Dopo. Che cosa esattamente mi è sfuggito?!> finì di urlare.
Il capo Branco che lo aveva catturato gli sollevò la faccia.
<Il tuo bel faccino è uno spreco, con la voce fastidiosa che ti ritrovi>

Baekhyun si lasciò sfuggire una leggera ma agghiacciante risata.
<Puoi sempre decidere di tagliargli la lingua Ninja>
Il nominato ghignò divertito.
<Quanto alla tua domanda, piccola Fenice, avrai una risposta. Quello che stiamo facendo è semplice: stiamo dividendo il vostro Branco>
Felix spalancò gli occhi.
<Voi non siete un Branco normale. Siete un Branco misto>
<E c-con questo?> chiese scioccato.
Baekhyun sorrise beffardo.

<I Branchi misti non compaiono più da secoli, ormai>
Gli otto ragazzi si guardarono: cosa stava a significare?
<Per i Branchi come il vostro è tutto diverso. Anche marcare il territorio. Per questo siamo riusciti ad entrare>
Felix abbassò il capo, gli occhi sbarrati. Era stato lui a portare i suoi compagni in quel posto...era stato lui a condannarli.
Come sarebbero potuti uscire da quella situazione?
La voce di Baekhyun che parlava non lo sfiorava nemmeno. Non lo sentiva. Era intrappolato nei suoi pensieri, nelle sue paure e nelle sue colpe.
Solo quando sentì qualcuno urlare la sua testa si alzò di scatto sulla scena.

I capi Branco avevano deciso di compiere il rito di scambio Branco in quel preciso istante e il primo che era stato scelto era Jeongin.
<MOLLALO, BASTARDO!> urlò Chan a pieni polmoni.
Il capo Branco sirena-ombra prese Jeongin per i capelli, sollevandolo in piedi e tenendolo ben fisso con l'altra mano. Si mise a ridere in modo tremendo, la sua voce acuta da sirena echeggiò per tutto il salone.
<Perché non lo salvate allora eh, che dite?!> chiese scoppiando di nuovo a ridere.

<Potrei anche decidere di fargli qualcosa..>
Chan vide la lingua di quel viscido verme percorrere la mandibola del minore il quale fece una smorfia schifata, cercando di nascondere il suo disagio.
<Se la mia lingua arrivasse al suo occhio, diventerebbe subito del mio Branco> continuò avvicinando sempre di più la bocca verso di lui.
Non poteva finire così. Non potevano davvero essere divisi, non dopo tutti i sacrifici fatti per restare uniti.
"Pensa Felix, pensa!" si spronò mentalmente.

~~~

<Quello non si tocca Felix>
<Ma padre, è un approfondimento sui Branchi Misti! Perché non->
<I Branchi misti potrebbero essere estinti ormai da secoli, figliolo. Non persistere in quest'inutile fantasia regressiva>

...

"Estinti o meno, questo libro è interessante! Dovrò memorizzarlo tutto in questa notte, domani papà lo brucerà. Forza Felix, fallo per la conoscenza!"

~~~

"Ma certo!"
Ripercorse con la mente quelle innumerevoli pagine indispensabili per loro in quel momento. Allora si ricordò di alcune formule, ne focalizzò una in particolare e provò a recitarla mentalmente.
"Chan"
Il nominato distolse l'attenzione da Jeongin girandosi velocemente verso Felix.
"Puoi sentirmi, vero?" chiese con la mente.
Chan spalancò la bocca
"Sì Felix! Ma come-"
"Ora non è questa la priorità. Ragazzi"
Tutti i suoi compagni lo fissarono sbalorditi.
"Dobbiamo fare qualcosa!"
"Sì, ma cosa?"
"Lasciate fare a me"

Felix riuscì ad individuare tutti i capitoli del libro nella sua mente, i paragrafi, le formule, tutto ciò che gli serviva in quel momento. Trovò la formula che stava cercando e iniziò a recitarla attentamente, non prima di aver detto a Jeongin di prendere tempo.


"Questo sarà così imbarazzante.."
<P-potrei dire qualcosa ai miei compagni?> chiese fingendo di essere agitato.
Tutti i capi Branco scoppiarono in una stridula e sguaiata risata che cessò dopo qualche decina di secondi.
<Come no, ora dovremmo anche essere caritatevoli> disse il il ragazzo ombra-sirena facendo ridere i suoi altri colleghi.
<Vi scongiuro> li pregò Jeongin facendo uscire qualche lacrima dagli occhi.
"Sbrigati Lix"
Il ragazzo si sporse verso il minore, squadrandolo. Sospirò.
<Sto immaginando se al tuo posto ci fosse stato Kai o Taehyun... ovviamente io li avrei salvati, ma non è questo il punto>
Nei suoi occhi si accese una luce di comprensione e grazia.
<Comunica loro ciò che vuoi. Ti do tre minuti> disse mettendosi dietro di lui.

Jeongin guardò i suoi compagni, uno ad uno. Fece un gran respiro.
<Quando sono morto ho creduto di aver sprecato la mia vita, di non aver concluso niente. Arrivato qui invece ho incontrato voi. Non sono bravo con smancerie del genere, ma comunque... insomma sì, vi voglio bene, ecco>
Jeongin abbassò la testa, il rossore che arrivava fino alla punta delle orecchie. Nonostante doveva essere soltanto un diversivo, aveva espresso(seppur abbastanza goffamente) le sue emozioni.

Felix gli diede il segnale, e allora riprese a parlare.
<Adesso, tutti insieme, alziamo le nostri voci>
Il Branco Stray Kids intonò una melodia, pronunciando la formula che li avrebbe salvati.
Le loro voci si tramutarono presto in grida così acute che tutti gli altri dovettero tapparsi le orecchie.
Una nube di un colore non definito avvolse tutta la sala, soffocando i membri degli altri Branchi.
Quando questa scomparve Baekhyun aprì gli occhi, guardandosi intorno.

Del Branco Stray Kids non c'era alcuna traccia.

...

❥𝕄𝕪𝕥𝕙𝕤-𝚂𝚝𝚛𝚊𝚢𝙺𝚒𝚍𝚜ఌDove le storie prendono vita. Scoprilo ora