32.

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Woojin si stava affrettando verso l'ala est del Palazzo Cristallino. I rumori della battaglia si stavano intensificando e con quelli anche il suo battito si stava facendo largo prepotentemente nelle sue orecchie.
Varcò una porta e finalmente arrivò davanti a delle scale in legno. Fece un gran respiro e iniziò a salirle, quando dopo poco arrivò davanti ad un muro: un vicolo cieco.

L'elfo alzò le mani e le poggiò sul muro, chiudendo gli occhi. Dai suoi palmi fuoriuscì una luce azzurrina che rese trasparente la parete davanti a lui: la stanza segreta.
Woojin guardò attraverso e, vedendo la Sfera dell'Equilibrio ancora al suo posto, tirò un sospiro di sollievo.
Staccò le mani, si girò e ritornò nella sala grande.

I suoi passi riecheggiavano per le stanze che attraversava, aveva un'andatura spedita. Ritornò nella Sala Principale e scostò una tenda per poter guardare al di fuori: il Branco Misto stava combattendo valorosamente. Sorrise vedendo che, finalmente, la Profezia si stava avverando. Doveva solo sperare che sarebbero stati loro a trionfare.

D'improvviso, la parete andò in mille pezzi: Woojin si coprì appena in tempo, ma rimase comunque ferito. Una perversa risata si fece largo nel luogo distrutto, arrivando chiara e tetra nelle orecchie di Woojin. Alzò lo sguardo per incontrare quello dello Zombie che si stagliava di fronte a lui. Si fece scappare una risatina.
<È giunta l'ora, eh?> si disse sconfitto.
Lo zombie inarcò un sopracciglio <Deduco che ti arrendi, huh?>
Woojin sorrise lievemente <Non ho altra scelta. Ma, cortesemente, posso sapere il nome del mio assassino?>
Lo Zombie avanzò verso di lui e lo afferrò per la gola, sollevandolo da terra;  Woojin strinse le mani attorno a quella stretta al suo collo e annaspò in cerca di aria.
<Song Joonki>

Lo Zombie estrasse la spada che aveva nel fodero sulla cintura. La alzò in aria e la flebile luce del giorno la fece scintillare davanti agli occhi lucidi di Woojin.
Lo Zombie sorrise sfrontato, ma svanì subito non appena vide l'espressione serena dell'Elfo. Joonki strinse i denti.
<Patetico>

La lama trafisse il petto di Woojin, sotto gli occhi spalancati e divertiti di Joonki.
L'ultima cosa che vide fu uno scorcio di cielo di un azzurro chiarissimo, cristallino. Un piccolo uccellino passò proprio in quel punto, cinguettando. C'erano i rumori della battaglia, eppure, l'unica cosa che sentì fu proprio quel delicato cinguettio.
Così chiuse gli occhi e la sua anima si staccò dal corpo.

...

<OCCHIO, ALLA TUA DESTRA!>
Chan si girò appena in tempo per schivare un colpo che lo avrebbe centrato in pieno.
Sul volto di Jihyo comparve una smorfia assetata di sangue: non appena lo aveva visto tutta la sua compostezza e la sua fermezza spirituale erano svanite.

-Suo fratello lì?
Cosa diavolo significava?
Era nel Dopo Azzurro?
No no no no, impossibile: aveva commesso tante cose orribili in vita.
Ma allora che diamine ci faceva lì?
La risposta poteva essere solo una, ma non poteva crederci.
Chan? Un Myths? No.
Lui non si meritava di diventare una tale creatura, così potente...-

Perse la concentrazione per una frazione di secondo, il tempo sufficiente per dare a Chan la possibilità di colpirla e scaraventarla a una trentina di metri lontana. Il ragazzo si girò subito, guardandosi intorno: aveva perso di vista Jeongin e ora era molto preoccupato. Jihyo sembrò capirlo, perché si rialzò ansimando per il dolore e si scaraventò di nuovo contro il fratello: in parte perché lo voleva, dall'altra perché il suo corpo era controllato da Gong Yoo.
Chan sbarrò gli occhi e si protesse creando una specie di scudo con le sue braccia muscolose.

Molto più in là, Jeongin stava cercando a sua volta di raggiungere Chan mentre combatteva assieme a Changbin contro due membri del Braco Misto di Gong Yoo.
<Non sono in loro> disse Changbin saltando all'indietro schivando così un colpo.
Non sentendo risposta si girò verso l'amico, il quale era fermo con lo sguardo fisso. Changbin vide che le ragazze contro le quali stavano combattendo si stavano per scagliare contro Jeongin: così Changbin saltò in avanti, urlando il nome del compagno per richiamarlo.
Jeongin se ne accorse giusto in tempo: si girò e aiutò Changbin a stordire le ragazze.
<Oi Innie, che hai?> si avvicinò Changbin appoggiando una mano sulla sua spalla. Jeongin ripuntò lo sguardo in quel punto, il labbro gli tremava.
<Devo...> sussurrò <Devo andare da Chan>

Prima che il drago potesse chiedergli il motivo, Jeongin si era già messo a correre: ma la sua strada venne sbarrata da due figure. Quelle due figure che poco prima stava fissando, incredulo, ora erano lì: e lo stavano guardando altrettando increduli.
Jeongin fece un passo indietro, tremante. Nonostante sapeva che non gli avrebbero mai fatto del male, erano sotto il controllo di Gong Yoo. E per questo erano obbligati a farlo.
Si guardò intorno spaesato e poi lo vide: Chan. Con le lacrime agli occhi, lo richiamò.
Il lupo, che era riuscito a mettere fuori gioco la gemella in modo temporaneo, sentendo Jeongin che lo chiamava si mise subito a correre verso di lui. Poteva percepire il panico del compagno.
<C-Chan, loro...>
Non riuscì a finire la frase, ma non ce n'era bisogno, perché Chan aveva capito. Davanti a loro c'erano due membri dei Branchi che lavoravano per Gong Yoo: anche loro, come Jeongin, avevano le lacrime agli occhi.
Erano proprio loro: erano i fratelli di Jeongin.

...

Seungmin era impegnato in una battaglia corpo a corpo con un componente del Branco Misto di Gong Yoo. Stava cercando in tutti i modi di sconfiggerlo senza però recargli troppo danno.
Gli diede una gomitata allo stomaco, facendolo oscillare, ma si riprese subito portando le mani alla gola del giovane mago. La sua stretta era forte e Seungmin si stava agitando troppo per riuscire a liberarsi. Finalmente il dolore passò e l'aria rientrò nei suoi polmoni; Changbin, davanti a lui, lo aveva liberato dalla morsa del nemico e ora lo stava stringendo fra le sue braccia. Il minore avvampò.
<Non abbiamo tempo per questo, Bin> bofonchiò cercando di staccarsi da lui.
<Un minuto..> disse il drago. Nella sua voce trovò un pizzico di paura e sconfitta. Rimasero abbracciati per un po' e, quando si staccarono, si fecero un segno di assenso.
Così si ributtarono nella mischia, pronti a combattere.

...

CC
MA SALVE! :D
Come stateeee?💫
Ecco un nuovo capitolo pronto per voi🫶🏻
Spero vi piaccia e colgo l'occasione per avvisarvi: questo è probabilmente uno degli ultimi capitoli, conto di farne altri 2 o 3🥹
Eh sì, questa storia sta volgendo al termine. E direi che è anche ora, dato che l'ho iniziata quasi 2 anni fa🫢
Purtroppo il tempo per scrivere è poco, ma mi impegnerò per terminare gli ultimi capitoli!
Detto questo, vi saluto, al prossimo capitoloo💫

❥𝕄𝕪𝕥𝕙𝕤-𝚂𝚝𝚛𝚊𝚢𝙺𝚒𝚍𝚜ఌDove le storie prendono vita. Scoprilo ora