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Avevano fatto una breve tappa alla grotta per farsi un bagno nel fiume e per prendere tutte le loro cose prima di partire. Felix aveva deciso che non era più un posto sicuro dove stare quello e che sarebbero dovuti andare molto lontano.
<Tanto il Dopo Oscuro è immenso, quasi infinito> aveva detto.
Perfortuna lo conosceva bene.
A capo della fila c'erano Felix e Chan, seguiti da Hyunjin e Jeongin, poi Minho e Jisung, e infine Seungmin e Changbin. Questi ultimi erano stranamente in silenzio da tutto il viaggio, il che era molto strano: non avevano bisticciato nemmeno per un secondo.
<Senti un po'> chiese Jeongin a Chan.
<Ma quei due sono sotto un incantesimo?>
Chan rise.
<Evidentemente stanno capendo che non serve a niente continuare a bisticciare> rispose prendendogli una mano.

Continuarono a camminare per giorni fermandosi ogni tanto a riposare o a mangiare.
Dopo un mese non avevano ancora concluso niente.
<Cazzo> esclamò un pomeriggio Hyunjin mentre si stavano concedendo qualche ora di sonno.
Felix gli fu subito accanto.
<Non è colpa tua se non riusciamo a trovare un posto sicuro. Non preoccuparti> disse accarezzandogli la guancia.
Hyunjin sorrise
<Lo so Lix, ma se continuiamo a spostarci potremmo diventare più vulnerabili> Si mise le mani fra i capelli tirandoseli per lo stress.
Felix gliele tolse subito.
<Così ti fai male. Vedrai che riusciremo a sistemarci, anche meglio di prima!> disse abbracciandolo. Il corvino ricambiò subito.
<Come farei senza di te, Lix?>

Pochi giorni dopo si fermarono in un boschetto ai piedi di una montagna.
<Ah, che bell'aria pungente!> esclamò Seungmin respirando a pieni polmoni.
<Sembra il posto ideale dove fermarsi. Non trovate?> Tutti acconsentirono, sedendosi per terra e iniziando a mangiare della carne che avevano messo da parte dalla loro ultima battuta di caccia di qualche giorno prima.
Mentre tutti mangiavano, Hyunjin andò in perlustrazione dell'area. Quel boschetto non era niente male: aveva un'estensione di circa millecinquecento metri quadri, era ben riparato e gli alberi erano così folti che facevano a malapena passare quella poca luce che si espandeva per tutto il Dopo Oscuro. Erano alberi anche molto alti, adatti anche per arrampicarsi e per costruirsi delle case. La montagna sarebbe stata un perfetto rifugio da eventuali attacchi nemici e una degna fonte di cibo. Inoltre, situato proprio accanto alla montagna, c'era anche un lago di acqua limpida con una cascata: neanche l'acqua sarebbe mancata.
A Hyunjin gli si illuminarono gli occhi: tornò dai suoi compagni correndo a perdifiato.
<QUI!> esclamò.
Gli altri, che stavano mangiando, si fermarono a guardarlo.

Fu l'inizio di una nuova vita per loro: da quel giorno iniziarono ad impegnarsi molto per ricostruire una nuova casa, in più si allenarono e diventarono più forti.
A loro piaceva chiamarlo accampamento, o rifugio, ed era suddiviso in sei parti.
L'accampamento Nord, quello accanto alla cascata e al laghetto, era lo spazio dove si radunavano per mangiare e per spassarsela un po'. L'accampamento Sud era riservato alla zona di allenamento e della torre di vedetta, in cima all'albero più alto, dove ogni giorno facevano a turno per controllare il territorio. L'accampamento Est e l'accampamento Ovest ospitavano il loro grande campo da caccia. L'accampamento centrale era, a prima vista, deserto: c'era una semplice radura che non avevano cambiato per nulla. Sugli alberi, invece, si ergeva il loro Accampamento vero, dove dormivano e si riparavano. L'ultima parte era la montagna, sulla quale avevano seminato trappole dappertutto e, cosa più importante, avevano costruito un rifugio di riserva dove ripararsi nei momenti di pericolo.

Tutto questo accadde nel giro di un paio di mesi. Changbin continuava a vantarsi di quanto i suoi muscoli erano stati essenziali, ma tutto il lavoro era stato fatto praticamente solo da Seungmin che, infatti, era da una settimana a letto con la febbre a 40, stanco e debole per tutto lo sforzo fatto.
<Sono solo contento di essere servito anche io> rispondeva ogni volta quando gli chiedevano come stava.
Avevano anche risolto il problema della marcatura del territorio, lo avevano fatto uno dei primi giorni per evitare di correre dei pericoli.
<E così mi sono trafitto un braccio per niente> continuava a borbottare Jeongin quando un giorno Felix li richiamò per marcare davvero il territorio.

Aprì il libro che avevano riconquistato dalla biblioteca e andò a pagina 803.
<Ecco come lo dobbiamo marcare> proclamò girando il libro verso i suoi compagni.
Tutti rimasero a bocca aperta.
<Cioè, bastava seriamente così poco?!> finse di arrabbiarsi Changbin<Lix, io ti strozzo>
Il rosso si grattò la nuca e passò il libro a ognuno. Dovevano semplicemente pronunciare il nome del loro Branco, tenendosi per mano in cerchio, e scegliere insieme il perimetro tracciandolo con la mente. E fu esattamente così che fecero.
La loro vita stava procedendo tranquillamente e beatamente. Tutti erano felici.

...

<Ya! Muoviti con quei cervi, ho fame!> sbraitò una sera Minho a Chan, il quale sbuffò.
<Ci vuole tempo Min, la carne non si cuoce in due minuti>
Jisung, che era sdraiato sul prato con la testa appoggiata sulle gambe di Minho, si lamentò.
<Ho fameeeeeeeee>
Chan alzò gli occhi al cielo.
<Tanto tu bevi sangue, prenditelo>
Jisung mise il broncio.
<Ma io voglio aspettarvi!>
<E allora non lamentarti!>
Mentre i due continuavano a bisticciare, Minho guardava la scena ridacchiando.
Accanto a loro, Felix e Jeongin stavano preparando un bel cestino pieno di frutti di bosco. Al centro del loro accampamento erano cresciute molte piante di bacche, questo grazie alla magia di Seungmin.

Dopo qualche minuto Hyunjin sbucò dalla foresta, poichè aveva appena finito il suo turno di guardia e aveva impostato l'allarme manuale, una trovata di Felix. Il corvino si andò a sedere proprio accanto a quest'ultimo, abbracciandolo da dietro.
<Senti un po'> disse Felix una volta finito di lavare le bacche.
<Quei due hanno qualcosa che non va, secondo me> disse facendo girare Hyunjin verso destra.
Seduti uno accanto all'altro su di un tronco intorno al fuoco c'erano Seungmin e Changbin che parlavano tranquilli.
<La cosa è sospetta> replicò il maggiore aguzzando la vista.
<Molto sospetta> si aggiunse Jeongin< lo abbiamo notato tutti>

<Hey, lovebirds!> gridò Chan a Seungmin e Changbin.
<È pronto! Venite, altrimenti questi qui mi mangiano un braccio>
Seungmin arrossì alzandosi velocemente e Changbin lo seguì subito con un piccolo sorrisino sulle labbra.
La cena passò in fretta e nessuno aveva voglia di andare a dormire o di fare il turno di guardia. Allora Jisung propose di giocare ad obbligo o verità.
<Comincio io!> urlò.
Squadrò tutti i suoi compagni e poi puntò gli occhi su Seungmin. Sorrise sghembo.
<Obbligo o verità?>
Seungmin deglutì nervoso vedendo gli occhi puntati su di sè.
<Verità...> rispose insicuro.
Jisung allargò il suo sorriso.
<Chi ti piace?>
Changbin si coprì la bocca con una mano, mentre Seungmin gli mollò uno schiaffo sul braccio.
<Non ci serve risposta> disse Chan con la sua voce calma
<E non c'è niente di cui vergognarsi> concluse sorridendo a Seungmin.
<Già> si intromise Hyunjin<è come una specie di enemies to lovers>

Andarono avanti ancora per un po', finchè non arrivò il turno di Minho, il quale aveva appena accettato di fare l'obbligo di Felix. Niente di che, solo fare un limone di almeno due minuti con Jisung.
Minho scelse subito.
<Changbin, obbligo o verità?>
Changbin rispose sicuro.
<Obbligo>
Jisung si accostò velocemente al suo orecchio proponendogliene uno. Il maggiore sorrise.
<Tocca il fondoschiena di Seung>
Changbin sbarrò gli occhi e Seungmin impallidì fino alla punta dei capelli. Iniziò a respirare affannosamente. Il drago si girò subito verso il minore, prendendogli entrambe le mani.
<Hey, Seung, guardami. Guardami negli occhi. Respira>
Il minore entrò nel panico non riuscendo a controllarsi e si mise a piangere e urlare istericamente.
Il resto del Branco guardava ammutolito, restando in silenzio.
Dopo quella che, almeno per Seungmin, sembrò un'eternità riuscì finalmente a calmarsi.

<Scusa Seung, non pensavo...> cercò di dire Minho.
Changbin lo fulminò prendendo Seungmin fra le sue braccia.
<Non potevi saperlo> rispose ansimando il mago.
<Se vuoi> iniziò Chan<possiamo parlarne>
Seungmin annuì piano con la testa, prendendo la mano di Changbin e iniziando il suo racconto.

...

CC
Sì, lo so cosa avevo detto. Scrivere mi aiuta, forse, anche se non dovrebbe-
Ma anyway BUONASERA!
Nuovo capitolo, nuova tragedia.
E anche il nostro Seungmin ha avuto dei drammi, già già.
Spero di riuscire a scrivere ancora così da poter finire la storia, non so se sono vicina o lontana, alla fine, mancano ancora un po' di sviluppi.
Per il momento vi saluto, bye💫

❥𝕄𝕪𝕥𝕙𝕤-𝚂𝚝𝚛𝚊𝚢𝙺𝚒𝚍𝚜ఌDove le storie prendono vita. Scoprilo ora