<C'è un solo modo...>
Le mani della sua migliore amica avevano presto raggiunto la sua gola, privandolo completamente del respiro. Avevano entrambi le lacrime agli occhi.
<Perdonami>---
Minho aprì lentamente gli occhi. Girò la testa verso la sua destra per vedere se Jisung fosse ancora lì: il suo piccolo vampiro stava dormendo beatamente accanto a lui. Minho si sedette. Fuori era buio, a giudicare dall'odore di rugiada aveva piovuto. Si alzò e uscì dall'accampamento, restando sulla stradina di assi di legno al di fuori delle case sugli alberi. Guardò la foresta attorno a lui illuminata dalla luce della luna tetra e grigia, inspirava con piacere l'odore di terra bagnata che gli arrivava alle narici. La fredda brezza notturna gli scompigliava i capelli, portandolo a chiudere gli occhi e sorridere, sentendosi il cuore alleggerito.
Due manine cinsero la sua vita da dietro, un corpo si stava appoggiando alla sua schiena.
<Ancora quel sogno?> domandò Jisung stringendolo forte.
Minho annuì, girandosi verso di lui e stringendolo forte, tremando.
Jisung gli accarezzò la schiena, rassicurandolo. Il vampiro gli era sempre stato vicino in quei momenti dove la sua mente tornava alla sua vita, in quelle notti dove non riusciva a dormire; era inutile.
La faccia di Yuqi non lo abbandonava mai.~~~
Aveva solo 8 anni quando suo madre lo aveva abbandonato, lasciandolo solo con suo padre. E aveva sempre 8 anni quando lo uccise. Non aveva avuto traumi che lo portassero ad agire così, semplicemente ne aveva voglia e lo faceva. Passò la vita passando da una casa all'altra, fingendosi un bimbo disperato. Usava tutte quelle famiglie e finiva per ucciderle. Crescendo, però, non poteva più usare il suo faccino come scusa: doveva trovare una sistemazione fissa.
Una sera mentre stava rubando alcune cose ad un mercato, un mercante lo vide attirando su di lui l'attenzione di tutti i presenti.
"Merda"
Scattò e si disperse nella folla, creandosi il passaggio buttando a terra bancarelle, oggetti e persone. Un piccolo gruppo di presenti si riunì per inseguirlo, ma Minho era troppo veloce per loro. Scivolò velocemente e a passo felpato in una stradina buio, facendo perdere le sue tracce. La sua fuga lo aveva portato nel giardino di una villetta fra i quartieri alti del regno. Il ragazzo si sedette dietro ad un albero, tirando fuori il ricavato della sua giornata: cibo abbastanza per qualche giorno, qualche gioiello rubato da colli di donne e qualche moneta, sufficiente appena per qualche boccale di birra alla taverna.<Dovrò trovare qualche dama da corteggiare per poter sfruttare la sua dimora> disse fra sé e sé cercando di imitare la tipica parlata nobiliare. Sbuffò. Come se gli piacesse passare la notte con una donna.
Si alzò da terra volendo tornare sui suoi passi, quando una lanterna accesa illuminò il suo volto.
<Cosa ci fate qui?>
Una ragazza, probabilmente sulla ventina come lui, era in piedi davanti a lui, una lanterna in una mano e un pugnale nell'altra. I suoi capelli erano lunghi e ondulati di un bianco tendente al rosa chiaro. I suoi occhi erano pieni di determinazione.
Minho non batté ciglio, al contrario, sogghignò contento: aveva trovato un posto per la notte.
Fece un passo verso la ragazza, la quale alzò il pugnale verso il suo viso.
<Non avvicinatevi!> La sua voce era calma, severa.
Minho ampliò il suo sorriso avvicinandosi ancora di un passo.La punta del pugnale era arrivata a sfiorargli la gola. Il ragazzo lanciò un'occhiata di sfida alla minore, la quale gli stava tenendo testa con lo sguardo e puntava il suo pugnale.
<Non vi faccio niente, sapete?>
Prese il pugnale e glielo tolse dalle mani, prendendole un fianco. La ragazza sussultò e si fermò per un secondo.
<Non sono cattivo, mia dama. Sono un forestiero perseguitato dai cittadini ottusi di questa città. Cercavo riparo, gentile signorina, e sono capitato in questo giardino>
Posò una mano sulla sua guancia, facendo spalancare gli occhi della ragazza.
<Potrei chiedere ad una bella dama come voi di ospitarmi per la notte?> Il suo viso si stava avvicinando velocemente verso quello della ragazza...
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❥𝕄𝕪𝕥𝕙𝕤-𝚂𝚝𝚛𝚊𝚢𝙺𝚒𝚍𝚜ఌ
Fanfiction"Dove vanno i morti?" "Se hai fatto il bravo in Paradiso, altrimenti se hai fatto il cattivo all'Inferno." La convinzione di noi umani è strana; il fatto di pensare che dopo la morte ci sia effettivamente qualcosa è a dir poco patetico. "La speranza...