Se vi piace ascoltare musica mentre leggete, di seguito scrivo il titolo della canzone che ascoltavo, durante la scrittura del capitolo.
Musica: "War of thoughts" di Scott DeClaire Jr.
Alcune settimane dopo la fine della guerra magica...
Era una delle tante giornate piovose e tra la folla di gente distratta, camminava Draco Malfoy. Il giovane mago passeggiava per la città di Londra, le mani infilate nel cappotto lungo e scuro, camminava osservando la gente passargli accanto totalmente presa dai propri pensieri e dalla propria vita, nessuno poteva riconoscerlo, nessuno sapeva chi fosse e questo iniziò a piacergli più di quanto avrebbe mai immaginato. Passò di fronte a una vetrina e vide un uomo, che teneva in mano uno strano aggeggio, lo faceva scorrere sulla pelle di un ragazzo poco più grande di lui; Draco rammentò una delle lezioni di babbanologia e una parola emerse da quell'antro oscuro della sua mente, la lezione su alcuni dei lavori che i babbani svolgevano gli tornò in mente il tatuatore: persone che incidevano la pelle per creare dei disegni, e fu allora che gli venne un'idea.
Draco si smaterializzò a villa Zabini, salutò la madre dell'amico e raggiunse il compagno, era nel suo laboratorio, l'amico lo guardò spaesato scambiarono le solite chiacchere, evitarono l'argomento di punta del giorno e più in generale di quell'interminabile periodo, i processi, gli interrogatori, i mangiamorte, Azkaban e i morti, i lunghi cortei funebri che si erano svolti nelle ultime settimane; avrebbero affrontato tutto ma non era quello il momento e Zabini lo sapeva, il serpeverde biondo lo guardò e gli disse con voce risoluta: "Blaise, ho bisogno di un favore, ti ricordi, quel corso che avevi fatto qualche tempo fa? Quello sui tatuaggi magici?" Blaise annuí distratto, e fu in quel silenzio che capí a cosa l'amico stesse pensando, lasciò cadere la provetta che teneva in mano e questa si infranse a terra, non sembrò accorgersene mentre lo guardava stralunato, gli disse: "No Draco, so quello che stai macchinando ma non conosciamo gli effetti che potrebbe avere sul marchio, né quanto potrebbe essere doloroso, quello che hai sulla tua pelle non è un tatuaggio normale, non è... non so come potrebbe reagire" Draco lo guardò con aria grave, strinse la mascella e la sua risposta mise fine alla reticenza di Blaise: " Se temi per il dolore che potrei provare, sono sicuro che sarà una passeggiata rispetto a quando mi è stato fatto questo e se anche non fosse, sono pronto, ma questo... questa maledizione non posso più sopportarla, ho bisogno di fare qualcosa, sai che non ho mai pregato nessuno, per favore Blaise..." e lanciò sul tavolo, tra loro, la lettera di invito alla scuola di Hogwarts per aiutare nella ricostruzione del castello. Blaise tenne gli occhi puntati sulla lettera poi li spostò sull'amico, se non avesse avuto la certezza di avere di fronte Draco Lucius Malfoy che in tutti gli anni della loro amicizia non aveva mai mostrato nulla che avesse a che fare con la sofferenza, avrebbe detto di aver scorto nei suoi occhi lacrime di dolore, il dolore lacerante di essere guardato come un appestato nel mondo magico, essere considerato malvagio, un assassino persino: un'immagine che non aveva mai avuto la forza di smantellare, di scrollarsi di dosso, perché troppo pesante per un ragazzo di diciassette anni.
Blaise annuì e gli disse: "Facciamolo ora, finche sono abbastanza deciso, anche se pernso ancora sia una stronzata..." il biondo si tolse la giacca e la camicia, si sedette sulla poltrona e Blaise afferrò la bacchetta e gli chiese: "Cosa ci facciamo?" il biondo disse: "Un Drago..." Blaise alzò un sopracciglio e lo guardò incredulo: "Dra, davvero? Un Drago? Va bene... va bene... sto zitto" rispose arreso, dopo aver ricevuto uno sguardo inespressivo dall'amico, che subito gli rispose: "L'Opaleye degli antipodi... mi pare giusto , mi assomiglia un po', è pallido e detesta sentirsi intrappolato, un po' come me..." Blaise distolse lo sguardo e dopo un sospiro esasperato disse: "Bene, mettiamoci all'opera... farà un po' male" Draco annuì, lo sapeva, perché in qualche modo quel dolore non lo aveva mai abbandonato.
Angolo della scrittrice:
Era da un pò che ci pensavo. Una storia che trattasse non del prima, non del dopo ma di quello che è successo alla fine della guerra magica. Non ho intenzione di concentrarmi troppo sui processi e sulla parte delle condanne dei mangiamorte, ma sulla ricostruzione del castello, nello specifico, Le dinamiche e il dopo la guerra.
Come sempre vi invito a lasciarmi un commentino se la storia vi sta piacendo. E una stellina di incoraggiamento, serve anche a me per capire se la storia vi piace, se vi incuriosisce.
A me resterà sempre il piacere di scrivere storie con un personaggio così enigmatico ma affascinante.
Vi abbraccio cari lettori e lettrici.
Cassie
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Due vite, un'anima sola
FanfictionHogwarts, 2 maggio 1998 la fine di un mago crudele, la fine di un era e l'inizio di un'altra. Hogwarts piange le sue vittime, le sue solide mura crollate, ma alcuni coraggiosi aiuteranno nella ricostruzione. La guerra ha fatto cadere streghe e magh...