Epilogo

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Musica: The Fray "You found me"


"...C'è un tempo per ogni cosa, c'è un tempo per esistere, un tempo per scoprire chi siamo davvero, un tempo per confessare quella sola verità che circonda il nostro nome. Io la mia verità l'ho trovata al tuo fianco e rifarei tutto altre mille volte"

Draco chiuse il libro, e alzò lo sguardo, i suoi amici lo osservavano commossi, Harry strinse Ginny, Blaise abbraccio Luna e Ron avvicinò a sé Daphne, la quale ammiccò a Pansy e Theo mentre i loro figli, piccoli e più grandi, osservavano lo zio Draco con occhi rapiti. Il mago biondo osservò i suoi amici, la sua seconda famiglia, e sua moglie, la sua Hermione che lo aveva appoggiato nella stesura del suo libro, lo aveva incoraggiato durante le crisi, lo aveva accompagnato nel viale di quei ricordi dolorosi e lo aveva sostenuto affinché non ne venisse inghiottito di nuovo. Ormai la guerra era solo un ricordo, ma ogni anno si teneva un ballo per ricordare che l'amore è più forte dell'odio, i morti erano stati lasciati andare, in pace. Ma la lotta per l'uguaglianza no, quella era una lotta continua per l'integrazione dei nati babbani, per la loro tutela in caso di discriminazione.

Draco, Auror e pozionista del ministero aveva finalmente pubblicato la sua storia, quella dei suoi amici e di Hermione attuale ministro della magia.

Il mago aveva scritto di come abbandonando l'orgoglio la sua vita era cambiata, di come fosse possibile non tanto smettere di avere paura ma trovare la motivazione per combatterla ogni giorno. Draco combatteva le sue paure lo faceva per sé stesso ma soprattutto per la sua strega dagli occhi marroni che amava da molti anni, e per i loro figli, Cassiopea e Scorpius. I suoi figli, era orgoglioso di dirlo, avevano preso il temperamento di Hermione, avevano preso il coraggio di entrambi, erano intelligenti e arguti e nessuno dei due faceva parte né di Serpeverde, né di Grifondoro e lui non poteva che esserne felice; era compiaciuto del fatto che loro potessero creare il loro percorso, li amava più di se stesso.

Cassiopea si alzò e andò dal padre, lo abbracciò e gli disse con voce commossa: "Sono orgogliosa di te, papà", lui strinse a sé quella giovane donna, perché nonostante avesse solo tredici anni, era una giovane intelligente e saggia, tratto che aveva ereditato dalla madre mentre Scorpius assomigliava più a lui, aveva i suoi occhi ma i capelli erano castano dorato, mentre Cassiopea aveva lunghi capelli biondi, come quelli di lui e i suoi occhi; Hermione si alzò in piedi e gli si avvicinò, mise le braccia attorno al suo collo e disse semplicemente: "Sono totalmente fiera di te. TI Amo, mio stupido furetto platinato".

La loro vita era sempre in continuo mutamento e lo sarebbe sempre stata. Quel libro, quella storia racchiudeva più di una vita, non solo la sua, ma anche quella dei suoi amici e quella della sua Hermione.

Hermione dal canto suo guardò l'uomo che aveva di fronte, e sorrise; come aveva predetto Silente nelle visioni di molti anni prima, l'oscurità era tornata spesso a bussare alle loro porte ma loro erano al sicuro, intoccabili grazie all'amore che circondava le loro vite.

Completi. Due vite diverse congiunte da una solaanima.


ANGOLO DELLA SCRITTRICE:

Ed eccoci giunti alla fine di questa storia.

 Fatemi sapere cosa ne pensate. 

Lasciate una stellina se la storia vi è piaciuta e un commentino se vi fa piacere. 

Io vi saluto per ora e vi auguro il meglio; che possiate sempre sorridere. Sorridete sempre, soprattutto nei momenti bui. 

Siete speciali.

Vi abbraccio.

Cassie

Due vite, un'anima solaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora