Musica: Beth Crowley "Always"
Il tempo passò rapido, alcune settimane dopo la fine della guerra, il binario 9 ¾ era animato da quegli intrepidi studenti che si erano mostrati disponibili, ad aiutare nella ricostruzione del castello; si contavano non più di una trentina di maghi e streghe. Nessuno poteva biasimare chi aveva rifiutato. Tra questi trenta camminava una strega, non una qualunque, ma, Hermione Granger, una delle streghe più coraggiose e capaci, della sua generazione; per lei aiutare i professori e quel castello che per tanto tempo l'aveva accolta tra le sue solide braccia di pietra e saggezza, era un dovere solenne, oltre ad essere un modo per ricostruire sé stessa, si sentiva rotta e aveva bisogno di un motivo, trovare il suo modo per andare avanti. Chi meglio di Hermione Granger poteva sapere cosa volesse dire tornare li dopo così poco tempo? La strega Grifondoro salì sul treno in fretta, quell'anno non c'erano abbracci commossi a salutarla e non si guardò indietro. Una volta sul treno, cercò un vagone per poter stare da sola, quindi, si sedette e rimase in totale silenzio, immersa nei propri pensieri: pensava alla relazione mai iniziata con Ron, a quando poco tempo prima aveva salutato lui e Harry, i due infatti si stavano preparando per il corso da Auror e non avrebbero terminato gli studi o meglio lo avrebbero fatto in una scuola apposita, lontani da Hogwarts. Hermione si era sempre ritenuta una persona razionale e poco incline a lasciarsi andare ma non poteva negare che quell'anno per lei sarebbe stato triste, senza i suoi migliori amici, senza Harry, un fratello, seppur non di sangue; senza i suoi genitori che erano lontani e non ricordavano di averla mai avuta, non aveva avuto il coraggio di andare a cercarli, non subito, lo avrebbe fatto quando se la fosse sentita, quando si fosse sentita pronta. Il gattino al suo fianco miagolò, la gattina dal pelo rosso che aveva preso dopo aver perso Grattastinchi, ucciso durante la battaglia. La gattina aveva colmato, parzialmente, il vuoto che sentiva dentro, l'aveva chiamata Fanny, come la fenice di Silente, per ricordare a sé stessa che si può sempre rinascere, in un modo o in un altro. Il viaggio verso Hogwarts aveva un sapore amaro, era un susseguirsi di paesaggi familiari ma vuoti, per la prima volta dopo molto tempo la Grifondoro aveva smarrito sé stessa, o forse faceva tutto parte del grande e spaventoso passaggio all'età adulta, non lo sapeva ma quello di cui era sicura era che nulla sarebbe stato come prima. Nemmeno lei.
Il treno fischiò avvisando che di lì a poco si sarebbero fermati, prossimi alla destinazione e la grifondoro afferrò la micia e uscì dalla cabina, uno dei fischi del freno fece spaventare la gattina, la quale si rigirò e graffiò la ragazza sulla guancia e le scappò dalle braccia mentre Hermione la chiamava: "Fanny! Fanny dove sei..." la strega la cercava, stava controllando ogni pertugio, finché il treno non frenò di colpo ed Hermione finì per cadere. La strega si ritrovò addosso ad uno studente, lacrime di frustrazione le si affacciarono negli occhi, sentiva di stare perdendo il controllo. Hermione alzò lo sguardo e incontrò due occhi freddi, era caduta sull'ultima persona che avrebbe mai immaginato, le braccia la puntellavano, la trattenevano dallo sfiorare il petto di Draco Malfoy, le loro gambe nella caduta si erano intrecciate ma quello che vide nei suoi occhi la distrasse, nei suoi occhi azzurri lesse curiosità non ribrezzo o odio, vide una scintilla che la sua indole ormai diffidente interpretò come provocazione, quella fu la prima volta che Hermione Granger sbagliò.
Draco dopo un primo momento di stupore le chiese: "Tutto bene, Granger? Sembrava stessi scappando da una puffola pigmea..." in quel momento arrivarono Blaise e Daphne seguiti a ruota da Pansy e Nott, nei loro occhi passò una scintilla divertita e Blaise incrociò le braccia al petto e disse: "Che sta succedendo qui?" Hermione spostò lo sguardo su di lui e si alzò di scatto, alzò il mento fiera e sulla difensiva "Niente. Non sta succedendo assolutamente nulla" cacciando le lacrime che minacciavano di uscire dai suoi occhi si passò le mani sulla gonna, eliminando tracce di polvere immaginaria, anche Draco si rialzò e fu come se percepisse qualcosa in lei, tentò di dire: "Granger... " ma lei si allontanò di corsa, recuperò la gattina che la stava aspettando comodamente seduta sul primo scalino all'uscita del treno. Hermione seguita dal famiglio, intraprese la strada verso Hogwarts mentre Draco e i suoi amici la seguivano a distanza, la videro sola, le sue spalle restavano curve e quella vista fece a Draco più male di quanto avrebbe creduto. Blaise e Pansy, gli chiesero: "Cosa è successo?" ma il biondo serpeverde non seppe dare una risposta nemmeno a sé stesso.
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Due vite, un'anima sola
Fiksi PenggemarHogwarts, 2 maggio 1998 la fine di un mago crudele, la fine di un era e l'inizio di un'altra. Hogwarts piange le sue vittime, le sue solide mura crollate, ma alcuni coraggiosi aiuteranno nella ricostruzione. La guerra ha fatto cadere streghe e magh...