Paura di volare?

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Musica: "Do you feel alone?" Yaeow

I giorni successivi furono intensi, il castello stava tornando a vivere e così gli studenti, le differenze divennero un ricordo sbiadito, mentre la ricostruzione si estendeva all'esterno, le giornate estive iniziarono a brillare, il sole concesse alla popolazione di Hogwarts una meritata pausa dalle giornate buie e tenebrose. IL gruppetto composto da Blaise, Malfoy, Nott e Pansy, con Hermione si diresse al campo da quidditch e iniziarono a lavorarci, ridettero vita a quel posto che i mangiamorte avevano distrutto, le fiamme avevano divorato quel luogo, teatro di semplici schermaglie tra i giocatori delle case. Quando furono a metà dell'opera, Blaise disse: "Ehi Draco! Magari quest'anno potresti riprendere a giocare tra quelli del primo anno" ghigno verso il biondo che sorrise all'amico e colse la sfida nella sua voce: "Blaise, non mi sfidare, sai bene che tra noi due sono io il più veloce..." si fronteggiarono con lo sguardo, sorridendo, finchè Pansy, si avvicinò ai due e disse: "Perché non vi sfidate? Il campo ormai è quasi terminato..." ma Hermione sentì la proposta e fu animata dal suo spirito di caposcuola, si avvicino al trio  e gli rimproverò con lo sguardo: "No, no e poi no, non è il caso..." Draco spostò il suo sguardo su di lei e disse serio: "D'accordo niente gara, ma... ci facciamo un giretto sulla scopa..." colse il rimprovero diretto a lui, da parte della grifondoro, ma alzò le mani innocentemente e con lentezza estenuante, le si avvicinò, finchè la sua voce suadente le disse: "Non ricordo di averti mai vista sulla scopa, Granger... infondo spetta a noi inaugurarlo..." Hermione sgranò gli occhi, spaventata, ma cercò di riprendere il proprio contegno... scattò dando le spalle al gruppo, borbottando qualcosa tipo: "Ehm no, sento la McGranitt che mi chiama..." ma una mano afferrò saldamente il suo braccio e l'avvicinò, era Draco e la guardava direttamente, i suoi occhi cerulei puntati in quelli di lei, fece un'espressione strana, piegò appena in avanti il labbro superiore e la osservò intensamente, sembrava più una smorfia mal riuscita piuttosto che un' espressione da cucciolo e la ragazza rise appena, sentì la resa, e si lasciò conquistare da quello sguardo, sotto gli sguardi maliziosi dei loro amici, che l'avevano vista nascere quell'intesa, tra due persone che non erano uguali e non lo sarebbero mai stati, ma erano opposti che si attraevano inesorabilmente. Hermione strattonò il proprio braccio e il principe serpeverde lo lasciò, e la vide incrociare le braccia al petto e alzare il mento, orgogliosa e coraggiosa come una leonessa disse: "Bene. Giretto inaugurale sia. Non dirò nulla alla McGranitt" Blaise e Nott si sorrisero con gli occhi che brillavano mentre Draco sorrise appena ma ad occhi socchiusi mentre osservava la grifondoro, esordì: "E' paura la tua, Granger?" lei si avvicinò di un passo e disse: "No, io non ho paura di una ridicola scopa..." a quel punto il sorriso di Draco divenne ampio e pronunciò: "Accio Firebolt!" la scopa giunse, e lui le tese la mano, sotto gli sguardi del resto del gruppo, ma la sua attenzione era focalizzata su quella mano, che lei conosceva, l'aveva già sfiorata, ne ricordava la forma, la forza; fece un respiro profondo e poi esitante l'afferrò, decisa, e nel momento esatto in cui lo guardò seppe di aver fatto la scelta sbagliata. Il sorriso sul volto del biondo serpeverde era di palese soddisfazione, era riuscito a farla capitolare, e forse era l'unico che sarebbe riuscito. Quando tutti furono pronti, e in sella alle proprie scope, Hermione si sedette trepidante dietro a Draco e avvolse le sue braccia attorno alla sua vita: il contatto, quel contatto resetto qualunque cosa conoscesse di lui, conosceva il suo nome, il profumo di lui e la sua seducente essenza, era l'essenza di un bosco autunnale, oscuro e attraente, ma era anche la pace che ispirava, come se tutto il dolore che aveva dentro sparisse, si trasformasse in una nuvola di fumo, che veniva trasportata via, dal vento; lo sentì il battito del mago quando lei lo strinse, e sentì la forza di quel corpo ormai quasi adulto, che nonostante ne avesse subite tante quanto il suo, era forte e vibrante, lui era la contraddizione di un lato di Hermione, era il suo personale brivido, era il suo personale rischio, era la sensazione di ribellione che l'avvolse perché si fidava di lui, sapeva che non le avrebbe più fatto del male. Hermione quando Draco partì non sentì paura ma un senso di liberazione che forse, non aveva mai provato. La strega, sentì gli occhi inumidirsi, perché dopo molto tempo si sentiva viva, nel luogo che non avrebbe mai creduto e con l'unica persona che fino a quel momento avrebbe creduto meno probabile, sorrise mentre una lacrima volava via nel vento e si strinse ancora di più a lui e lo abbracciò, poggiò la testa appena sulla sua schiena e inspirò forte mentre sussurrava: "Grazie Draco".

Draco era effettivamente bravo a volare e si vedeva che gli piaceva perché rideva, ma  non osò più di tanto perché sapeva di avere un carico prezioso, percuò quando decise che per quel giorno bastava, iniziò a scendere sempre di più, e riportarono i piedi a terra. Hermione districò le sue braccia dal mago e si allontanò a cnhe se di poco finchè Theo la guardò e le disse: "Allora? Come è andata? Superata la paura del volo?" lei lo guardò e con un sorriso affermò: "Forse" Pansy sorrise lanciandole uno sguardo malizioso che fece ridere Blaise e Draco, in quel momento iniziarono di nuovo a sentirsi i maghi e le streghe di Hogwarts. Piu tardi quando finirono di cenare ci fu chi decise di uscire a godersi le stelle, chi preferì restare a parlare, chi invece decise di andare a dormire; la McGranitt era stata chiara, fino a che non fosse ricominciata la scuola, purchè non facessero cose pericolose, avevano la libertà di agire entro i confini di hogwarts.

Luna propose di di stare fuori a osservare il cielo, quella sera limpido e il clima che permetteva di stare all'aria aperta senza avere troppo freddo. Hermione decise di cambiarsi poiché indossava una maglia leggera e disse a Pansy di avviarsi ma lei fu irremovibile perciò  insieme si diressero in stanza. Pansy la osservava, come se facendolo potesse carpire informazioni, ma non dovette riuscirci perché quasi annoiata le disse: "Non coprirti troppo Hermione..." la grifondoro la guardò e rise: "Certo Pansy, come no... così che se mi ammalo sono a posto" ma Pansy da brava serpeverde doveva aver un piano perché le sorrise pericolosamente: "No, no, ascoltami Herm, mmh vediamo cos'hai qui..." e la ragazza si alzò e si diresse al baule della riccia che la osservava senza comprendere dove volesse andare a parare, e quando le mise davanti una maglia rossa alquanto scollata lei la guardò esasperata e le rispose: "Pansy, e dove mi dovrebbe portare tutto questo a parte prendermi una polmonite, chiaro" la ragazza la guardò come se fosse ovvio e perse la pazienza: "Ok, seriamente Hermione, non lo vedi? C'è qualcuno nel nostro gruppo, ormai abituale che ti guarda come se fossi l'ultimo modello di firebolt... la persona in questione è un mago con poco fegato visto che ancora non si è fatto avanti..." Hermione realizzò, e quando successe sgranò gli occhi e indietreggio appena, finchè cercando di sarsi un contegno si tolse la maglia che indossava per indossare quella che l'amica le aveva proposto e afferrò una felpa, ma questa venne gettata a terra, Pansy la guardò e le disse: "Hermione consideralo un favore personale, indossa questa e andiamo, fidati di me, non vuoi ammetterlo di fronte a me cosa provi, va bene, ma non farlo nemmeno con te stessa" Hermione la guardo seria poi disse solo: "Andiamo?" Pansy si avviò, e Hermione si fidò, lasciò la felpa sul letto e raggiunse Pansy.

Le due ragazze trovarono tutti già riuniti, seduti su un'unica grande coperta. Pansy si sedette accanto a Theo quasi di corsa e l'unico spazio che rimase fu quello più vicino al bordo della coperta, vicino a Draco, era palese che l'amica cercasse di spingerla verso di lui. Hermione si sedette e Blaise le disse: "Allora Herm, qui abbiamo burrobirra e... burrobirra in realtà..." la grifondoro sorrise: "Beh, Blaise la scelta è difficile ma per stavolta dire burrobirra" al suo fianco Draco sorrise, ironico e la osservò, lei lo percepì quello sguardo, lo sentì bruciare sulla sua pelle, ma decise di non assecondarlo, e intercettò una conversazione con Luna, nella quale si gettò lasciando che lui la osservasse, perché anche se non lo aveva ammesso alla serpeverde, lei desiderava quelle attenzioni.


Angolo della scrittrice:

Cari lettori e lettrici,

Fatemi sapere cosa ne pensate, mi scuso ancora per i giorni di assenza, ma come dicevo, sono sotto studio perciò ho avuto meno tempo. Lasciate una stellina o un commento, se vi piace la storia.

Purtroppo ho avuto poco tempo per riguardarlo prima della pubblicazione, perciò, se ci fossero errori o altro. segnalatemeli e provvederò a correggerli.

Un grande abbraccio a tutti voi.

Cassie

Due vite, un'anima solaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora