Bellezza e peccato

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Musica:  Avril Lavigne " I fell in love with the devil"

La musica invase l'aria, ed Hermione osservò per qualche istante i suoi amici, ballavano e ridevano, persino Cormac sembrava ormai integrato nel gruppo, ballava con Daphne Greengrass di serpeverde. Hermione sorrise, gettò la testa all'indietro, sospirò e stese le gambe; quella sera regnava la pace, un vento leggero le scompigliò i capelli e fece svolazzare alcuni dei suoi riccioli, sorrise e inspirò profondamente, finalmente rilassata. La grifondoro però, continuava ad avere la sensazione di uno sguardo su di lei, con un movimento quasi casuale si voltò e allora lo vide: Draco la osservava, i suoi occhi cerulei erano animati da una luce particolare, le sue labbra incurvate appena verso l'alto e le braccia incrociate al petto. il vento freddo si insinuò, e le distolse lo sguardo da lui, bruscamente, si strinse le braccia attorno al corpo, ma una mano le afferrò il braccio un istante prima che si chiudesse a riccio; si ritrovò sollevata da Pansy da una parte e Daphne dall'altra, e la coinvolsero in uno dei loro balli, non era un ballo scatenato ma bensì studiatamente lento e sinuoso e fu proprio lo sguardo d'intesa che le lanciò Pansy a farla cedere e lasciarsi andare. Hermione non rispose agli ammiccamenti della ragazza ma rise gettando la testa all'indietro, perché lei lo sentiva quel brivido, quello che le impediva di bloccarsi o ritirarsi da quel ballo, quella volta avrebbe ceduto e la sentì quel senso di liberazione decise di assaporarlo avidamente, godendosi il momento ad occhi chiusi, lasciò che fosse il proprio corpo a seguire la musica lenta e quando le due ragazze le fecero fare una giravolta, sentì librarsi i propri capelli, ruotare su se stessa e libera finché due mani  si posarono sulla sua vita e la resero prigioniera, fu allora che aprì gli occhi. Draco Malfoy, le si avvicinò con lo stesso sguardo che gli aveva visto al lago e ancora qualche ora prima, ma in quel momento sembrava deciso, Hermione non colse in lui alcuna esitazione. Il mago biondo si avvicinò ulteriormente a lei, finché i loro corpi si sfiorarono in uno di quei contatti, che scaldano il cuore meglio di un incantesimo. Hermione permise a sé stessa di sentire, di prendere per una volta, mentre lui  le donava un'altra parte di sé, tutto in lui gridava vulnerabilità ma la strega non aveva paura, non con lui, quindi, alzò le braccia e gliele legò attorno al collo mentre il mondo attorno a loro poteva anche crollare e non se ne sarebbero accorti. Il principe serpeverde e la principessa grifondoro continuarono a dondolarsi sul posto, in un ballo lento e nel quale fini per trascinarla, ma le sorrise e le tirò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, il suo mondo s'illuminò, rise anche lei in quel momento folle, un momento per credere che Draco Lucius Malfoy ed Hermione Jean Granger fossero due persone normali, in un mondo normale, in circostanze del tutto diverse e il risultato sarebbe stata la realizzazione che quello che entrambi volevano era li, nello spazio di un respiro.

Non era chiaro quanto tempo fosse passato ma quando si riscossero dal loro sogno si accorsero che i loro amici ballavano ma lanciavano loro delle occhiate sfuggenti e maliziose, Hermione non lasciò che questo modificasse i suoi piani, lasciò le sue braccia attorno alle spalle e al collo di Draco e disse a voce più bassa, in modo che solo lui potesse sentirla: "Cosa stiamo facendo, Draco?" lui sorrise, ma le rispose con tono serio: "Credo, Hermione, che stiamo facendo quello che sentiamo, senza pensare a delle potenziali conseguenze..." lei lo guardò stupita, ma disse: "...Potenziali conseguenze?" la osservò e le rispose, ma sembrava concentrato e attento nel scegliere le parole accuratamente: "Non si tratta del sangue ma... come pensi reagirebbero la stragrande maggioranza delle persone attorno a noi? Io temo, non bene" ma lei alzò le spalle e lo guardò negli occhi, si avvicinò ancora di più: "Sai cosa? Non mi importa. Ci meritiamo di essere felici, dobbiamo fare ciò che ci rende felici Draco e se ai nostri amici o... al mondo magico non sta bene, allora mi appellerò al mio nome e dovranno stare zitti per forza" Draco la guardò e rise, non l'aveva mai sentita parlare con così tanta fermezza; delicatamente le sciolse le sue braccia da lui e la strega lo guardò confusa solo per qualche istante, ma le fece fare una giravolta e un casquè, e il suo cuore tornò a battere quando, Draco riportandola in piedi, si scostò da lei e cavallerescamente si tolse il mantello per poggiarlo sulle sue spalle. Hermione non sapeva chi avesse davanti ma sapeva che stava assumendo per lei un significato nuovo.

Una sveglia, risuonava nell'aria, e il sole si stagliava alto, illuminando la sala grande mentre i ricordi nella mente di Hermione, si facevano largo, risvegliando i suoi sensi ancora assonnati. In quel periodo la grifondoro dormiva nei dormitori serpeverde con Pansy, che la grifondoro trovò stranamente  sveglia e intenta a osservarla sorridente, con il mento poggiato sul dorso della mano, seduta sul letto. Hermione le sorrise e Pansy le disse: "Sei di buon umore vedo... lo so, non importa che mi ringrazi...il più del lavoro è fatto, ora sta a voi e ah, fammi sapere se dovessi aver bisogno della stan..." Si interruppe quando Hermione le lanciò il proprio cuscino mentre la guardava scandalizzata: "Pansy! Ci stiamo conoscendo... e poi non credo sia il momento" Pansy la guardò con aria scettica: "Eh, infatti ieri sera, vi dovevate conoscere, eravate avvinghiati Hermione. Fidati, lasciatevi andare... non ve ne pentirete, solo, fammi sapere, vorrei evitare di assiste..." si lasciò andare ad una risata liberatoria quando l'altro cuscino le arrivò addosso e Hermione sorridendo si chiuse in bagno.

Più tardi, si ritrovarono tutti insieme e Draco ed Hermione si ritrovarono a vagare tra i piani in attesa che le scale si decidessero a spostarsi nella direzione che occorreva loro. Tutto ebbe inizio come un gioco, iniziarono una piccola gara a chi sarebbe arrivato prima a destinazione, con il risultato che Hermione, rimase più indietro rispetto a Draco e stava ridendo verso di lui. Dopo alcuni piani, stava aspettando su una scala più distante da lui e percepì uno scricchiolio, ebbe appena il tempo di guardare in alto nella traiettoria del mago e lo vide, un pezzo della scala sopra a loro si stava rapidamente staccando ed era a poca distanza da lui. Hermione si volse versò di lui e gridò: "Draco, attento!", lo vide ridere come se lo stesse prendendo in giro per vincere, la strega sentì il sangue ghiacciarsi nelle vene e corse più veloce che poteva, saltò una scala con agilità, spinta dall'istinto di proteggere, perché nella sua mente, vide Draco ferito, sotto quella cosa potenzialmente mortale e questo le diede la spinta per correre più veloce di quanto avesse mai fatto; schivò alcuni ostacoli mentre lui si guardava attorno confuso, non si era accorto del pericolo sopra la sua testa e quando il frammento si stacco definitivamente iniziando la sua inclemente discesa, il mago fu travolto appena in tempo, dalle braccia della grifondoro che gli si gettò addosso con la forza di un uragano, caddero a terra un metro o due più avanti, per la spinta,  questo un istante prima che la roccia cadesse nel punto esatto in cui poco prima si trovava lui e si frantumasse in mille pezzi, i detriti finirono anche addosso a loro. 

Solo allora Draco si rese conto del pericolo che aveva corso e osservò la grifondoro che ancora ansimava per lo sforzo, dovette rimuginare sul fatto che anche lei aveva rischiato di essere travolta e qualcosa fece breccia attraverso la sua mente, troppo rapidamente e nemmeno lei poté leggerlo ma capì, nell'esatto momento in cui il mago biondo le avvolse il volto fra le mani e con dolcezza posò le labbra sulle sue, in un bacio che valeva ogni istante di attesa.


Angolo della scrittrice:

Salve cari lettori e lettrici ecco per voi un altro capitolo, questa settimana ne pubblicherò un altro, ulteriore, per recuperare la scorsa settimana. 

Fatemi avere un feedback, se vi piace la storia; lasciate una stellina o un commento. 

Vi abbraccio.

Cassie

Due vite, un'anima solaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora