𝙵𝙸𝙽𝙴 𝙿𝚁𝙸𝙼𝙰 𝙿𝙰𝚁𝚃𝙴 𝚂𝙿𝙰𝚉𝙸𝙾 𝙰𝚄𝚃𝚁𝙸𝙲𝙴

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Salve a tutte mie care lettrici.
Mi presento velocemente, mi chiamo Eleonora ed ho ventinove anni, a Giugno toccherò i trent'anni, maledetto tempo che corre.
Vengo da un bellissimo paesino marchigiano che sorge su di una collina, tra le tante colline che mi circondano.
Amo con tutta me stessa la mia terra, fonte principale della mia ispirazione quotidiana.
C'è nessuno qui?
Vorrei tanto potervi conoscere un po' di più, mi piacerebbe tanto sapere cosa pensate di questa storia fino a questo punto.
Nel bene e nel male.
Forse scriverò questo piccolo spazio dell'autrice per me stessa, o forse qualcuna di voi lo leggerà e mi risponderà, chissà.
In questo racconto c'è tutto ciò che più mi appartiene, quello di cui io sono fatta.
Le tre cose fondamentali che si susseguono episodio dopo episodio, e cioè la fotografia con la poesia che si fondono insieme, ed infine le canzoni che fanno vibrare la mia anima.
Tanti dettagli presenti, dettagli che magari ci si fa poco caso sono reali più che mai.
Poi c'è Jungkook, e qui non c'è niente da aggiungere, il suo nome basta per rappresentare i pensieri e i desideri di tutti.
Infine c'è la luna.
La mia adorata luna di cui amo tutte le sue forme e i suoi colori, colei che ogni notte guardo prima di andare a dormire, mi attrae a lei ogni volta ed io mi lascio attrarre.
Il Fiore della Luna è una storia d'amore, ho semplicemente creato la storia che vorrei leggere in un libro o vedere in un film, ma non è solo questo.
Vorrei spiegarvi del perché di questa "fine prima parte", e approfittarne per raccontarvi un po' di me, o meglio, della parte di me che ha creato Amanda.
Perchè Amanda è per metà creata dalla mia fantasia mentre l'altra parte di cui è fatta, è ciò che sono.
La scrittura è sempre stata parte della mia vita, fin da quando ne ho memoria.
Sento profondamente di essere nata con questa passione, ogni qualvolta che poggio la penna su di un foglio bianco la mente si lega subito con la mia mano e vola sulle righe.
Ho sempre sentito di essere "capace" nel raccontare e trasmettere tramite questo splendido strumento che è la scrittura, proprio io, che ho sempre creduto fermamente di non essere capace praticamente in niente.
La mia mente da sempre fantasticava, inventava e percepiva ogni stimolo esterno, creando nella mia mente pensieri importanti.
Sento la scrittura come un qualcosa che mi appartiene, probabilmente perché essendo stata sempre un'anima chiusa in sé stessa, insicura e timida, fin troppo sensibile e inquieta, ho trovato nel foglio bianco il mio spazio nel mondo in cui gettare tutta me stessa.
Il mio essere non mi ha mai permesso di essere una persona espansiva, legarmi agli altri per me è stata sempre un'impresa sfiancante, tant'è che non tentavo neanche un approccio amicale, aspettavo sempre il passo dell'altro verso di me, poiché ho sempre avuto il brutto pensiero di non essere mai abbastanza.
Solo quando percepivo un sentore di interesse, o un cenno di affetto sincero, solo allora sarei riuscita ad aprirmi davvero e a legare profondamente.
E tutt'oggi è ancora così.
Ma su di un foglio bianco avevo amici calorosi, vivevo esperienze emozionanti, mostrando tutti i colori della mia personalità senza riserve.
Nel corso di tutti questi anni ho iniziato tante storie per poi lasciarle da parte, fin quando a Maggio di quest'anno ho iniziato ad avere un forte senso di malessere interiore a cui non sapevo dare un nome, e così ho iniziato a scrivere questa storia.
Ma se questa storia è qui non è stato merito solo della scrittura, ma anche di due compagne d'avventura che mi hanno incoraggiata a lottare e a non mollare ogni singolo giorno, leggendo per prime ogni capitolo, spingendomi avanti sempre senza sosta.
Da quel senso di malessere pian piano dentro di me è nato il mostro dell'ansia, si è fatto strada lentamente, in maniera subdola, divorandomi con pazienza, e in poco tempo sono caduta in un baratro invisibile, l'ansia ha dato alla luce una figlia meschina e crudele, una forte depressione ha colpito il mio spirito mangiandosi anche il corpo.
Di colpo mi sono ritrovata ad avere ogni singolo giorno, più volte al giorno, degli attacchi di panico, fino ad arrivare a non riuscire più a mangiare, non perché non volessi, inspiegabilmente non ci riuscivo più.
Mi sono ritrovata chiusa nelle mura di casa poiché non riuscivo più a fare niente, sfinita, spossata e stanca, con un unico pensiero, e cioè che da un momento all'altro sarei morta.
La morte.
Questa figura mi fissava in silenzio ogni giorno, ed io ero convinta che prima o poi mi avrebbe presa.
Ad ogni attacco la sentivo su di me.
Assurdo come una cosa invisibile possa prendere forma e addirittura acquisire un volto.
Così mi sono detta che se così sarebbe dovuta andare, prima che sarebbe successo, una volta per tutte avrei dovuto finire almeno una storia.
Questa storia dovevo per forza portarla al termine.
Scrivere mi ha permesso di tenere la mente occupata, mi ha concesso dei brevi momenti di tranquillità tra un attacco e l'altro.
Mi ripetevo, "Non puoi crepare adesso prima devi concludere la storia poi sarà quel che sarà".
Il Fiore della Luna è stata la mia salvezza, e legata ad essa ci sono le mie due compagne di avventura amorevoli e fondamentali, è stata la spinta e la forza a non mollare, mi sono aggrappata a questo racconto con tutta me stessa.
Anche se ero senza forze, mi sedevo sul dondolo fuori casa, da sola, scrivevo e scrivevo ancora.
Questa storia è nata in un batter d'occhio, mi sono fermata a pensare per un po', e nella mia mente sono apparsi i personaggi, i luoghi e gli eventi, e scena dopo scena, proprio come lo scorrere di un film, l'ho vista tutta fino alla fine.
Ho già scritto le ultime righe del finale.
Tutto il percorso di Amanda è lo stesso mio percorso, fin quando finalmente nell'ultimo capitolo, il diciannovesimo, è ritornata alla vita, così come io in questo periodo sono tornata a vivere, e cioè come un essere umano.
Ed ora, ad essere sincera, se penso alla morte mi vien da sorridere, e le sorrido, non alimenta più la mia paura.
Ad oggi sono arrivata fin qui, tutta la seconda parte è ancora da scrivere, la seconda metà di questo film sarà possibile leggerlo tra un po' di tempo, tempo necessario per riportare per iscritto tutte le scene che sono impresse solo nella mia mente.


 Ad oggi sono arrivata fin qui, tutta la seconda parte è ancora da scrivere, la seconda metà di questo film sarà possibile leggerlo tra un po' di tempo, tempo necessario per riportare per iscritto tutte le scene che sono impresse solo nella mia mente

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𝙸𝚕 𝙵𝚒𝚘𝚛𝚎 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚊 𝙻𝚞𝚗𝚊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora