Don't Worry

No, no, non anche lui

Avvertenze:
•Violenza
•Rivalità
•Yandere (?)
•Minacce

Siamo tornati a scuola, ancora.
Già mi mancano le vacanze. Dormire fino a tardi, essere liberi, coccole mattutine, coccole notturne, coccole pomeridiane,...

I miei pensieri vengono interrotti da un evento bizzarro.

Mentre mi mancavano le vacanze ero sul tetto della scuola, sotto al sole mezzo addormentato, calmo, solo per lo più.
E la mia calma viene interrotta da un umano, da un inutile essere vivente che non conosco.

Infastidito, mi alzo e squadro il vivente al mio fianco.

Era una ragazza con la mia stessa divisa, forse del mio stesso anno. Capelli sicuri e ricci, carnagione scura come quella di Xinyan. Occhi scuri e grandi che fissavano me, un naso piccolo e labbra grandi e carnose sorridenti, sempre per me.

Mi chiedo tra me e me.

Che ci fa questa mortale? A disturbare uno come me.

x-Ciao. Che ci fai solo qui?-

X-...-
Mi distendo come se non ci fosse.

x-Hey, non ignorarmi!-

X-...-

Non può fregarmene meno.

Era l'unica cosa che riuscivo a pensare.

x-Non sei interessato a sapere chi sono?-

Ne ho abbastanza della sua presenza mi alzo e me ne vado.
E per il resto del giorno non la rivedo, per grazia di Dio.

Il giorno dopo non sono stato così fortunato.

Nello stesso posto, la ritrovai, o meglio lei ritrovò me.

x-Hey, tu!!-

Corre verso di me.

x-Sta volta non ti lascerò scappare!-

Che fai? Mi leghi?

x-Io sono Lyla. La nuova studentessa. Sono anche una famosissima idol.-

Ma che ca* vorrà un idol da me. Pk proprio io!!
In più non mi importa!!

X-...-

x-Ecco... volevo solo farmi qualche nuovo amico.-

E io ne ho troppi. Non mi servono altri rompipa* come Venti. (Friendly way, Venti è il suo migliore amico)

x-... Non conosci il mio nome, a quanto pare...-

Chi cazzo saresti tu?!

Mi distendo a terra e prendo le cuffie  dalla mia tasca. Me le metto, su e faccio finta di ascoltare la musica, pk ho dimenticato il mio cell nella tasca di Aether.

Non chiedetemi come, pk o qualsiasi altra domanda su questa questione.

Ma niente ferma, sta qua.
Continua a parlare a vanvera.

Basta, mi sono rotto.
Mi alzo e dirige verso la classe o qualsiasi posto lontano da quella.

Ma neanche questo la ferma.
Mi insegue, e non smette di parlare di sè, dei suoi fan, delle sue canzoni e di tutti quelli che le avevano proposto di uscire e che aveva rifiutato.

Ho dovuto ascoltare tutto fino al bagno dei ragazzi. Pensavo non si sarebbe fermata neanche per il bagno.
Ma, grazie al cielo, ha una dignità.
Era una tortura!! La prossima volta che apre bocca la butto giù dal tetto.