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Ti allontanavo ogni volta che ti avvicinavi a me, niente me lo impediva, nemmeno lo sguardo che deturpava il tuo bellissimo viso, nemmeno le lacrime che a volte non riuscivi a trattenere.
Mi sentivo un mostro, ma sembrava che mi stessi impedendo di ricevere affetto pensando di non meritarlo.
Ma tu, un semplice ragazzino, avevi una forza invidiabile, ti asciugavi le lacrime e facevi spuntare di nuovo quel bel sorriso.
Perché continuavi a sorridere non lo sapevo, perché illuminavi quel buio anche se ne facevi parte tu stesso, perché mi porgevi continuamente la mano nonostante tutto.
Ti ho ferito così tante volte che ho perso il conto, ma tu non demordevi, provavi sempre ad avere un contatto con me, mi regalavi sempre quel maledetto sorriso.
Smettila di regalarlo a chi non lo merita, smettila di farti ferire.
La mia gentilezza sicuramente sarà capitata a te, perché tu ne hai fin troppa e io ne sono privo.
E poi c'era Taehyung, quello che asciugava le tue lacrime, la persona che ti abbracciava quando ti rifiutavo, lentamente stava diventando il posto sicuro dove lenivi le tue ferite.
Ma perché mi faceva così male vederti tra le sue braccia?
Perché ti volevo lontano da me ma anche da altri?
Solo tu mi rendevi egoista.
Era come se non potessi avere io le tue attenzioni nessuno potesse averle.
Nella mia testa era scattato un meccanismo da cui non riuscivo più a liberarmi, mi avevano abbandonato, non ero abbastanza, non meritavo amore e attenzione.
Volevo uscire da quel pensiero ma ci finivo sempre risucchiato dentro, soprattutto quando tu eri al mio fianco.
Non facevo altro che chiedermi perché cercavi la mia compagnia.
Perché tra tutti il tuo sguardo si posava su di me facendoti alzare gli angoli della bocca, socchiudevi i tuoi occhi in due piccole mezzelune.
Ero così schiocco da non accorgermi nemmeno che vedevo i tuoi occhi su di me perché pure io ti cercavo, pure io bramavo il tuo sguardo, sorridevo inconsciamente quando il tuo sorriso si allargava.
Quelle volte in cui me ne rendevo conto ritornavo al mio solito sguardo, impassibile, spegnendo anche il tuo sorriso di conseguenza.
Mi sarei pentito del mio atteggiamento, avrei raccolto ciò che avevo seminato, avevo seminato distanza e avrei raccolto indifferenza.
I detti, quanta verità nascondono, ti accorgi di ciò che hai solo quando lo perdi.
E io lo avrei capito troppo tardi.

Ti sto guardando ora, ora che sei distratto, assorto nei tuoi pensieri.
Il tuo volto candido illuminato dalla luce fioca della stanza.
Il tuo sguardo rivolto alla pioggia, come se cercassi in essa le risposte che ti affliggono.
Chissà a cosa stai pensando, stai pensando anche tu a me o hai già voltato pagina?
Non ti biasimerei se lo avessi fatto, infine hai già fatto fin troppo, hai regalato fin troppe attenzioni per uno come me.
Quindi non te ne faccio una colpa mio piccolo angelo.
La colpa è solo mia, della mia paura, delle mie insicurezze, dei tanti ostacoli che metto io stesso nel mio cammino.
Tu mi hai già porto la mano fin troppe volte, io l'ho sempre rifiutata.

"Ciao Jimin, sono Jungkook. Il ragazzo che può guardarti solo da lontano. Quello che ti ha ferito fin troppo volte".
Questo è ciò che penso finché ti guardo ancora, rapito dalla tua bellezza.
Mi cogli di sorpresa quando ti volti e i nostri sguardi si incrociano, mi guardi confuso.
Non sono riuscito a distogliere lo sguardo in tempo.
Ora non riesco a toglierti gli occhi di dosso, forse perché mi mancava essere guardato da te.
Mi mancava avere le tue attenzioni, anche solo per poco tempo.

Ti aspetterò (Jikook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora