FALLON POV
Harriet Beecher Stowe disse: "Le lacrime più amare versate sulle tombe sono per le parole inespresse e per le azioni mai compiute"
Aprii gli occhi lentamente. Cercai di muovere mani e piedi ma qualcosa sembrava bloccare qualsiasi mio movimento. Un colpo di vento improvviso mi fece rabbrividire e percepire che indosso non avevo altro che una maglietta e le mie mutandine. Quando finalmente riuscii a mettere a fuoco la vita vidi le ragazze al mio fianco, eravamo illuminate da una piccola lampadina piazzata al centro della stanza.
Le ragazze ancora dormivano, quindi cominciai a dimenarmi intenta a liberarmi con qualunque cosa trovassi, ma niente sembrava volermi aiutare a slegarmi dalla sedia.
Improvvisamente i miei occhi ricaddero nei due angoli completamenti avvolti dal buio. <<Sai Fallon, mi stavo chiedendo come ci si sente>> sentii, cercai di riconoscere la voce ma parlava con un tono di voce molto basso e io non riuscii a riconoscerlo immediatamente.
Mi bloccai, guardando le mie amiche in cerca di risposte nei loro occhi, ma ancora addormentate. <<Come ci si sente per che cosa?>> ringhiai, a denti stretti facendoli digrignare.
<<Nel fingere di amare qualcun'altro per così tanto tempo>> ed ecco che la sagoma uscì dall'ombra mettendo in mostra il suo volto.
Sentii il mio cuore sgretolarsi in piccoli pezzetti che vennero schiacciati amaramente. <<Jacob>> dissi, prima che la mia voce venne spezzata dalla delusione del momento.
Il mio ex ragazzo era dalla parte di Ivano, non poteva essere possibile, lui doveva essere al college. Gli avevo spezzato il cuore sì, ma tutto quello superava un cuore rotto. <<Perché stai facendo tutto questo?>><<Non guardarmi così amore. Ci sono così tante verità nascoste ai tuoi occhi piccola Fallon, ti fidi davvero così tanto di coloro che ti circondano?>>
<<Di che stai parlando? Liberami Jacob, cazzo! Tutto questo supera il dolore, la rabbia. Perché lo fai?>>
Lui scattò verso di me con delle falcate sicure. Avevo il suo viso vicino al mio che d'istinto si era girato dall'altra parte. <<Pensi davvero che tutto giri attorno a te? Avanti, ti credevo più furba, anche se hai ragione è una ragione al 50%>> lo sentii assaporare il mio profumo. Vattene, non voglio il tuo profumo su di me, avrei urlato, ma la cosa più importante che avevo imparato nel corso della mia ossessione per gli omicidi è che non bisognava mai provocarli, ma manipolarli. <<Te lo ha mai raccontato Alex il motivo per cui quella notte ti abbandonò come un cane da me e tuo fratello?>>
Mandai giù un gruppo in gola. <<Aveva da fare, non so altro>> dissi. Era così, io non sapevo perché quella notte se ne fosse andato.
<<Vuoi sapere quello che hanno fatto? Uccisero un uomo. Una persona importante nella mia vita, sai?>> chiusi gli occhi sentendo i suoi polpastrelli sfiorare il mio viso. Sapeva che aveva il mio cuore in pugno, lo sapeva bene. <<Mio padre lavorava per Arturo da anni, si poteva definire persino il suo braccio destro. Era tutto per me, ma i tuoi amici me lo strapparono di mano senza un minimo di ritegno dopo l'ordine di minacciare uno di loro. Non li avrebbe mai uccisi, mai!>> mi urlò, allontanandosi da me. Sembrava essere uscito di testa, in lui giaceva la rabbia, la sete di vendetta e ancora una volta quest'ultima ci avrebbe distrutti. Rimasi ad ascoltarlo, forse era solo un modo per farmi del male, punirmi per essermi fidata di lui. <<Quando Arturo non vide mio padre tornare capì che il suo piano non era andato a buon fine. Alla fine, venne a bussare alla mia porta, mi raccontò tutto e penso che tu sappia quanto può essere traumatizzante per un ragazzo di diciotto anni sapere ciò>> prese una sedia dall'angolo buio della strada nel pieno del racconto, la portò al centro -proprio sotto la lampadina- tirò fuori un pacchetto di sigarette dalla tasca, l'accese e con i gomiti poggiati sulle ginocchia continuò il racconto della verità. <<Quel giorno promisi a me stesso, ma anche a mio padre che avrei vendicato la sua morte togliendo ai Bloody tutto ciò che amavo di più al mondo>> il suo tono era tenebroso, sentii persino la mia pelle rabbrividire.
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Dark Side (Dilogia intera)
Romance(+18) «Attente ragazzine, l'inferno è più vicino a voi di quanto crediate.» Ognuno di noi ha un lato oscuro, ognuno di noi è il cattivo di una storia raccontata male e ognuno di noi ha un passato con cui fare i conti. Si fanno chiamare "Bloody"...