31. Ciao, Bailey

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BAILEY POV

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BAILEY POV

"A volte la cosa più difficile non è dimenticare, ma imparare a ricominciare da capo", Nicole Sobon.

Ero in un fitto bosco, lo stesso bosco dove si trovava il capannone. Ero accerchiata da fusti alti, di un verde scuro che mi intimavano timore. Era buio e io non sapevo dove andare, sapevo solo di dover... Correre.

Schiacciavo con i piedi i rami ormai caduti e secchi. Mentre continuavo a correre venivo accompagnata dal fruscio delle foglie mosse dal dolce vento. Continuavo a correre, senza mai guardarmi indietro.

Il mio cuore aveva un battito accelerato, quasi in stato di shock, faceva un frastuono che riusciva a far tremare le mie ossa e a farmi sentire viva. Quel sentirmi viva mi faceva capire che ben presto quei passi che erano dietro di me mi avrebbero raggiunta, per poter porre fine al mio correre.

È la mia fine.

Correvo, correvo più che potevo. Voglio vivere. Mi guardai indietro, c'era solo buio ma sapevo che lui era lì; pronto ad afferrarmi non appena mi sarei fermata.

Quanto era distante di me? Dovevo prendere fiato, dovevo capire se quei pochi secondi avrebbero messo fine alla mia vita.

Mi fermai non vedendolo più alle mie spalle. Mi incurvai con la schiena e posai le mani sulle ginocchia, cercando di riprendere più ossigeno possibile.

Crac, crac, crac. Lui è vicino, di nuovo. È qui. Lo sentivo dallo scricchiolare dei ramoscelli.

Non appena mi voltai una figura nera, incappucciata mi si posizionò davanti. Non riuscivo più a muovermi. Sentivo il cuore esplodermi nel petto e fuggire lontano.

La figura si portò le mani ai lati del cappuccio, afferrandolo e alzandolo lentamente, per poi portarlo all'indietro e mostrare finalmente il suo volto.

Ero io. L'uomo che mi stava inseguendo ero io.

Ci guardammo negli occhi, pochi instanti prima che la sua mano, con un coltello impugnato nel palmo mi venne incontro.

~•~

Mi svegliai di botto. Il cuore batteva prepotentemente nella cassa toracica, sulla fronte dei puntini luce brillavano di luce propria, mettendo in risalto le conseguenze dell'ulteriore incubo notturno.

Presi un bel respiro. Cercai di portare la mia mente sui bei ricordi e portandomi una mano sul torace tornai a quella notte. La notte in cui incontrai Kyle, in quel parco oscurato dal buio della notte.

Kyle non sapeva quanto sarei voluta tornare a quella notte e avvertire i noi del passato di quello che avremmo dovuto combattere per essere felici.

Così, mentre la mente viaggiava mi alzai lentamente dal letto e con i piedi nudi andai alla mia scrivania, l'unico posto in cui sentivo di essere libera da tutto e tutti.

Dark Side (Dilogia intera)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora