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Premessa:

COME VI HO MESSO PAURA CON QUESTA STORIA LO SO SOLO IO.

Avete letto la trama. E'una paura giustificata— L'argomento è quello che avete letto. Non sarà facile, e nemmeno bello, ci saranno scene per cui dovrò chiedere pubblicamente SCUSA per quanto siano spaccacuore, a partire da questo capitolo. Sono tremendamente dispiaciuta ma come sempre andrà tutto bene, alla fine. Harry, salvaci tu.

Quindi. ICWYA prevede sedici capitoli, ma oltre questo non so quando usciranno. Questo è l'unico pronto ma conto di finire II stasera. Purtroppo questo è l'andazzo del mio profilo, ma per ora stiamo procedendo abbasta bene, nessuno si lamenta e la vita è fantastica. Sono due parti, come avete visto, dato che c'è THE DARK, la prima un po' più lunga. Se volete, c'è anche una playlist sul mio Spotify, link in bacheca, che contiene tutte le canzoni capitolo per capitolo e, volendo, in futuro, anche altre.

Lo so che sembro un po' fiacca, ma in realtà in questo preciso momento storico sono molto stanca, in realtà, e non ho molto da dire, se non che, come sempre, leggete solo se certi argomenti, la genitorialità e la perdita, vi sono adatti. Non è un problema trovarlo troppo difficile per voi. Mi conoscete, scrivo di certe cose con le pinze, ma questo non significa andare purtroppo incontro alla sensibilità di chiunque. So che tornerete, e non mi dispiace se mancherete a questo appuntamento. Ormai avrete capito che scrivo in maniera poco sana (sono alla cinquantesima storia????? Quando è successo??? Il mondo è così strano??? E sì potrei archiviarne alcune più vecchie ma non lo faccio per valore affettivo), e che ci rivedremo.

Ultimo appunto: vedrete sul profilo, in BIO, l'ultima storia di Natale, per la tripletta di dicembre. Un vecchio classico. Divertitevi :)

Iniziamo, quindi. Tenetevi forte. All the love, b

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• TV - BILLIE EILISH

And I'll be in denial
For at least a little while
What about the plans we made?



Ci sono telefonate che non crederai mai siano davvero destinate a te.

Non capitano a tutte le persone. A poche, in realtà, e non sono mai belle. Cadono come frutti dall'albero nei momenti peggiori, sulla schiena, tra le vertebre, come scosse, crudeli artigli nella carne che strappano, strappano, strappano. I muscoli e il sangue, i nervi, i neuroni, gli organi. Ti congelano e lentamente ti uccidono. Come un veleno.

Meno di un'ora dopo l'inizio del 23 giugno 2015, Louis sta dormendo. Ha tanto per la testa. Ci sono due progetti di nuovi hotel per una catena importantissima che devono essere visionati, il Ritz ha chiesto alla sua compagnia delle ristrutturazioni e anche un ponte deve essere controllato nelle infrastrutture. Ha provato ad andare a dormire presto, ma si è rigirato nel letto a lungo, prima di prendere un sonno leggero e senza sogni, sotto le lenzuola di cotone. A posteriori, si dice che qualcosa nel suo corpo lo sapeva. Glielo stava lentamente urlando. Rimani sveglio. Rimani sveglio. Rimani sveglio.

Ma Louis si era addormentato, e a 00:37 ha la testa nel cuscino e lo stomaco nudo steso sul materasso, ed è coperto fino ai fianchi, le mani adagiate sulle lenzuola morbide. Il suo loft è buio e silenzioso, vuoto, come preferisce, senza un incursione di uomini che avrebbe poi cacciato alla prima scusa, come fa sempre quando si annoia. E in questo periodo è molto annoiato, e certamente preso da cos'è più importanti nella sua vita privata, così come le sue sorelle, il suo lavoro, Adrien. Troppo occupato per qualsiasi tipo di relazione.

Questo tipo di giornate riportano tra loro una serie di coincidenze. Di solito Louis ha il silenzioso al cellulare, di notte, soprattutto d'estate, quando le ore di lavoro si assottigliavano e non sempre aveva una sveglia per lasciare casa e andare a rinchiudersi nel suo lavoro, il suo unico successo, quello in cui lascia colare ogni sforzo, in cui impiega tutto il suo costante impegno pur di essere il migliore. È sempre stato così.

I Couldn't Want You Anymore ||L.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora