• HUMAN - CHRISTINA PERRIBut I'm only human
And I bleed
When I fall downLui ed Evan erano amici da quando avevano meno di un anno, perché erano vicini di casa. Se Evan sorrideva sempre, Louis era un dannato cinico. Se Evan era un brillante fotografo, Louis era diventato un rigido architetto sposato con il suo lavoro. Se Evan aveva trovato l'amore della sua vita alle medie ed era stato con lei e solo con lei, Louis passava da un uomo all'altro, massima durata due mesi, e attendeva un amore che nessuno gli aveva promesso, tenendo quella parola come silenziosa girandola nel vento della sua testa. Dove Louis era troppo sincero e senza peli sulla lingua, Evan era dolcemente accorato. Dove Louis era sempre insicuro sulla tematica della famiglia, Evan era stampato per essere padre. Due ragazzini e poi due uomini così diversi ma così uguali, entrambi caotici, pieni di vita, rumorosi, amorevoli, affettuosi, intelligenti, in gamba, con voglia di fare. Uno figlio unico, uno con una famiglia troppo grande. Dove c'era uno stava già ridendo l'altro. Uno con i capelli castani e l'altro biondo, occhi azzurri e color nocciola, accolti in casa come figli, amati allo stesso modo. Non potevano essere separati: Louis sapeva tutto di Evan ed Evan sapeva tutto di Louis. Insieme erano così divertenti, vitali e belli da dare l'illusione di essere due fati, destinati a vivere per sempre negli occhi meravigliati delle persone, sperimentare il mondo dall'alto. Avevano qualsiasi cosa che si potesse desiderare.
Ed era crollato tutto in pochi secondi.
''Penso sia una grande idea'' non andare, non andare, non andare, avrebbe voluto urlare a squarciagola, a posteriori ''Avete bisogno di qualche giorno di riposo. Arianne adorerà portare Adrien vicino agli animali, lo sai com'è fatta. Solo'' aveva pregato ridendo, prendendogli le mani con gesto scherzoso ''Non tornare qui ad annunciarmi una bambina, perché per quanto ami tuo figlio, e lo faccio—''
''Razza di coglione'' Evan lo aveva spinto, aveva riso con la testa all'indietro, facendolo accodare velocemente a quel rumore a lui così familiare ''Dio. Ma ci pensi? Litigavamo per il biberon e adesso tu tieni mio figlio più in braccio di me. Chi cazzo lo sapeva che saresti stato una zecca per tutto questo tempo.''
''Vattene a fare i tuoi giorni di vacanza, stronzetto, e riportami mio nipote'' aveva minacciato, ricevendo un'occhiata di ammonimento.
''E anche tuo figlioccio. Ricordatelo.''
''Ovviamente. E' mio grande vanto.''
E' questa la scena che stava ricordando Louis, prima di svegliarsi. Ha mal di testa, ma è abituato, e ora che fa più caldo sposta le coperte leggere e scende piano dal suo letto. ''Ehi, Cliff'' saluta, voce arrochita. Tra un mese e qualche giorno saranno già passati due anni. Ad agosto Adrien ne farà quattro. Gli sembra che stia tutto scivolando via.
Era stato più facile abituarsi alla casa che al nuovo ritmo di vita: Louis si vedeva comunque inserito più in quello che era stato il suo moderno loft che in una casetta decentrata, ma per loro due era perfetta, e adesso era loro, e si vedeva nei piccoli dettagli, ed era bello, in un certo senso, il primo tassello concreto di quella che sarebbe stata la sua vita nel crescerlo al suo fianco. Non era quello il punto.
Quando poteva, Glenn andava lì da loro, accompagnata da Nate, e stava con lui, ma era malata, un'artrite congenita la stava divorando, e non poteva vederlo spesso come voleva. Dio, la vita era stata un mostro crudele, con quella donna, e con il marito che la amava e le stava affianco, anche dopo che il loro unico figlio era morto. ''Ho ancora te'' gli aveva confessato Glenn, in quei mesi in cui andava da lei ogni giorno, prima che Adrien lo assorbisse completamente ''Il mio bambino. Me lo ricordi ogni giorno. E tu non sei mio figlio meno di lui'' una stretta ferrea ''Sono così contenta che stia con te, Louis. Crescerà come l'uomo che sei. Non potevo chiedere di meglio.''
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I Couldn't Want You Anymore ||L.S.||
FanfictionCi sono cose che nella vita non puoi superare. Ci sono persone che a meno di trent'anni non dovrebbero morire. Non se sono i tuoi migliori amici e hanno un figlio meraviglioso che avrebbe dovuto chiamarti zio e crescere con la coppia più innamorata...