• LOGICO #1 - CESARE CREMONININon succede quasi mai a due come noi
Di credere che sia possibile
Trovare un complice in questo disordineLouis sta dormendo profondamente. O meglio, fino a cinque secondi fa stava dormendo profondamente. I problemi sono attualmente due: prima di tutto, è sveglio e potrebbe non esserlo. E' quella strana sensazione di dormiveglia da un sonno piacevole e solido, quando non vorresti assolutamente aprire gli occhi ma eccoti dì, sei un coglione con le palpebre serrate, adesso. L'altra è una paura, ossia l'antipatica questione di aver anticipato la sveglia del suo cellulare di pochissimo, e quindi di essersi sottratto minuti fondamentali. Se fuori fosse buio, sarebbe molto bello, invece. Scoprire di avere davanti altre, tipo, quattro ore, sarebbe meraviglioso. Ma ormai Louis dorme in maniera così immediata, come un sasso, che nelle ultime due settimane non è mai capitato. Continua, quindi, a respirare nel collo di Harry, la sua mano che si chiude sul petto, quella dell'altro che gli sta bloccata tra i capelli. ''Harry'' chiama infatti, ricevendo in cambio un respiro pesante ''Ehi. H'' sussurra alla sua mascella, premendoci il naso ''Che ore sono?''
A quanto pare, il suo ragazzo non si è svegliato come pensava. Harry sposta piano la testa e preme la guancia contro la sua fronte, producendo un piccolo borbottio. Ha scoperto che, se c'è qualcosa di incredibilmente regolare e pesante, quello è il sonno di Harry. La calma che ha in questo campo lo influenza e lo porta ad accoccolarsi spesso a lui e ascoltare il respiro lento e vibrante contro il suo orecchio fino ad addormentarsi. Di solito Harry prova ad aspettarlo, rimanere sveglio finché non lo vede dormire, e quando sbatte lentamente le palpebre pur di rimanere vigile è la cosa più adorabile e tenera che abbia mai visto. Questo non è il caso, perché decisamente, adesso, Harry è andato. Totalmente abbattuto. Louis si sistema tra le sue braccia e allunga un braccio solo per controllare il cellulare, l'orario.Tasta piano il comodino e non lo trova, andando in più punti, e lì, confuso, decide che è il momento di provare ad aprire gli occhi. In effetti, nota nel buio della stanza ben oltre la lampada, il telefono non è lì, vicino ai libri di Harry.
E' tra le mani di Adrien, lì davanti.
''Merda!'' sobbalza, facendosi indietro come scottato. Harry ha un singulto e apre gli occhi di scatto, aggrappandosi a lui mentre Louis affonda la faccia nel cuscino. Adrien dice a bassa voce, senza lasciare il telefono: ''Non si dice quella parola'' e Louis soffoca un verso nel cuscino, ancora praticamente steso su Harry, che prende un respiro profondissimo e si passa una mano dietro la nuca, alzando piano il corpo.
''Hai ragione, piccolo, non si dice. Ma quando la gente si spaventa, può capitare che si dicano cose del genere, e non fa niente. Adesso ci spieghi perché sei qui in piedi con il telefono di Louis in mano? Vieni, siediti'' comanda con voce confusa e impastata, facendogli spazio. Louis continua a schiacciare il corpo contro di lui e gli prende piano la mano, ascoltando. Adrien, timidamente, posa il telefono di Louis e si siede vicino a lui, nel suo pigiamino con sopra una macchina da corsa, e ammette:
''Stavo provando a spegnere la sveglia.''
Harry esita, annuisce: ''Okay. Ma io e Louis dobbiamo andare a lavoro, e tu devi andare a scuola, e per farlo ci serve la sveglia. Quindi, immagino che spegnerla non sia stata la tua mossa migliore.''
''Perché non vuoi andare a scuola?'' domanda Louis, intuendo per primo quello che sta succedendo, la nuca poggiata alla sua spalla mentre Harry lo stringe con un braccio. Da sotto la coperta, gli sta accarezzando piano la coscia, le dita attente. Adrien ammette abbassando la faccia a terra:
''Perché io e Simon abbiamo litigato.''
''Ma Simon è il tuo migliore amico'' ricorda Louis ''Avete gli stessi giochi e persino i vostri dinosauri sono migliori amici.''
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I Couldn't Want You Anymore ||L.S.||
FanfictionCi sono cose che nella vita non puoi superare. Ci sono persone che a meno di trent'anni non dovrebbero morire. Non se sono i tuoi migliori amici e hanno un figlio meraviglioso che avrebbe dovuto chiamarti zio e crescere con la coppia più innamorata...