XI

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• HO HEY - THE LUMINEERS

I belong with you,
You belong with me
You're my sweetheart



Louis aveva ragione. Il suo ragazzo era quel tipo di persona.

Quando si sveglia, si sveglia da solo: l'altro lato del letto è vuoto. Anche se Harry gli ha dato gli auguri quella notte, rimanendo a lungo sul divano, avrebbe comunque voluto svegliarsi al suo fianco. Il mistero è risolto dal buon odore che c'è nell'aria, qualcosa di dolce, caldo, per cui si mette seduto e poi allunga il naso, gli occhi socchiusi, un attimo prima che l'andatura impettita e seria di Adrien si palesi nel vano della porta, con in mano un bicchiere di succo d'arancia. Lo porta con serietà, gli occhi fissi sul liquido, finché non lo lascia sul suo comodino. ''Tutto per te!'' esclama, indicandolo mentre Harry entra dietro di lui, un vassoio tra le mani. Suo figlio sta già salendo sul letto per stringerlo e affondare il naso nei suoi vestiti, estasiato mentre sbatte le gambe con velocità:

''Buon compleanno, Luli! E' il tuo compleanno! Tanti auguri!'' urla, prima che entrambi facciano un verso soffocato a come cadono all'indietro. Adrien rimane attaccato a lui e Louis se lo stringe addosso, accarezzandolo con dolcezza, una mano tra i suoi capelli.

''Grazie, tesoro mio.''

''Devi mangiare la tua colazione!'' impone, alzandosi seduto e tirando i suoi vestiti per aiutarlo a fare lo stesso. Harry, intanto, ha spostato le loro cose per poggiare il vassoio al comodino: ci sono due pancakes con gocce di cioccolato e un caffè caldo e, poco dopo, il corpo del suo ragazzo che piega il materasso con il suo stesso peso, raggiungendolo con una mano sul suo viso che lo avvicina. Louis sente come le loro labbra si schiacciano insieme mentre inizia a sorridere: ''Buon compleanno'' sente, e poi un altro bacio, piccolo, dolce ''Ti amo.''

''Anche io'' abbassa piano gli occhi al suo piatto, sentendosi arrossire ''Ti sei davvero svegliato per fare questi cosi? Come?''

''Con un cucchiaio enorme! Io ci ho buttato le gocce sopra'' spiega Adrien tra le sue gambe ''Non so se lo vedi, ma ho provato a fare un cuore e un dinosauro e Spiderman. E poi ho passato ad Harry le arance per fare la spremuta. Mangia'' incita, e Louis prende finalmente il vassoio e le posate, iniziando a tagliare finché non li vede alzarsi, e confuso, mentre sente la pastella ancora calda sciogliersi sulla sua lingua, domanda dopo aver ingoiato all'improvviso: ''Dove andate?''

''Fortunatamente, il ventiquattro dicembre sono ancora tutti aperti per fare i regali. Ed è quello che stiamo andando a fare'' spiega Harry, velocemente seguito da Adrien ''Ci mettiamo poco.''

''Va benissimo quello di Natale! Ehi!'' richiama, bloccato lì dal vassoio sulle sue gambe ''Mi lasciate da solo la mattina del mio compleanno?''

''La prossima volta avvisi, Luli'' rimbecca Adrien ''Gioca con Clifford.''

Un'ora dopo, o forse meno, Louis è ancora in pigiama, ha adeguatamente consumato una delle colazioni migliori del mondo, di cui le sue sorelle avevano avuto la foto e a quanto pare anche l'invidia, prima che iniziassero a chiamarlo per fargli gli auguri, e sta fissando il suo regalo. Accarezza con la punta delle dita lo stereo d'epoca che ha visto giorni e giorni fa, fissando con occhi probabilmente enormi il suo ragazzo. ''Hai detto che lo volevi'' si giustifica Harry, dondolando sui piedi. Quello che gli viene da sputare è:

''Ti amo, lo sai?''

(Una volta detto ti scappa di bocca.)

''Cos'è?'' domanda Adrien, mentre Harry si apre in un sorriso timido ''Sembra una scatola.''

''Non è una scatola'' Louis lo prende in braccio, guadagnandosi l'ennesimo bacio di compleanno ''E' uno stereo. Si sente la musica. E' un po' vecchio, ma a me piaceva tantissimo. Grazie'' indirizza ad Harry, prima di un bacio ''Grazie. Grazie.''

I Couldn't Want You Anymore ||L.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora