XIII

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• MOCKINGBIRD — EMINEM

And if you ask me too
Daddy's gonna buy you a Mockingbird
I'ma give you the world



"I'm a shooting star leaping through the sky" Adrien schizza per tutto il corridoio, parlando con voce alta ed entusiasta, scivolando sul pavimento "Like a tiger, defying the laws of gravity!"

"Ehi, stella cadente*" Louis sporge la testa dalla cucina, ed Adrien abbassa il volume della radio "Nemmeno Freddie Mercury ti dà il permesso di correre per casa."

"Va bene" acconsente, prima che si sentano delle chiavi girare nella toppa e la musica venga spenta. "Harry!" strilla, e anche Clifford abbaia al nome, alzando la testa e muovendo entusiasticamente la coda. "Harry" sente di nuovo, le lettere allungate, prima di una risata familiare e il peso di una borsa che cade a terra. La voce del suo ragazzo risponde:

"Ti sono mancato, piccolo mio?"

"Sì! In estate stavamo così bene!" si lamenta, prima che le gambe, e successivamente il corpo di Harry si facciano vedere in cucina, Adrien in braccio che sta spiegando: "Stavamo tutto il giorno, tutti i giorni insieme, e andavamo al mare, e in vacanza, e a fare passeggiate con Clifford! E un sacco di altre cose! Adesso invece vado di nuovo a scuola— Alle elementari!"

"Ero totalmente contrario" conferma seriamente Harry (vero: Louis aveva fissato due facce terree, il giorno in cui avevano riaperto le scuole), mentre gli bacia la testa "Tu dovresti stare sempre con noi. Ma imparare ti fa bene. E hai tanti nuovi amici! Oltre che Rachel e Simon, ovviamente" spiega, prima di un altro bacio sulla testa. Adrien si abbandona pateticamente al suo corpo:

"Ma io voglio stare con voi due."

"Mi pare ci sei adesso? Possiamo andare tutti e tre a portare fuori Clifford, dopo."

"Buon compromesso. Complimenti" tintinna felice, prima di scendere dal suo corpo "Ma cena prima! Hai fatto tardi!"

"Hai ragione" e poi lo lascia andare con delicatezza, Adrien che corre a giocare in salotto mentre Harry sorride, stanco, e si lascia cadere su di lui, seduto in maniera tenera, baciandolo. Louis sorride sulle sue labbra: "Cia—" un bacio "Ciao anche a te, come—" un altro "Come— Harry" ride nella sua bocca, stringendogli la vita.

"Mi sei mancato" si giustifica sussurrando, stampandogliene un altro. Socchiude gli occhi: "Da morire. Tutto il giorno. L'estate è orribile, mi abitua a non separarmi da te per fare l'adulto e lavorare" piagnucola, prima che si bacino di nuovo. Louis gli passa una mano tra i ricci, rilassato e felice:

"Anche tu mi sei mancato, amore."

"Torniamo in vacanza" prega, le labbra contro le sue "Svegliamoci tardi e andiamo al mare, e facciamo lunghe passeggiate, stiamo insieme tutto il giorno sotto il sole. Vediamo posti nuovi. E poi facciamo l'amore" conclude, una mano a tenergli il collo. Louis mugola nell'ennesimo bacio e sospira una risata allo sbadiglio che gli arriccia il naso:

"Tu hai bisogno di dormire. Andrò io a passeggiare con Cliff."

"No. Adrien vuole stare con noi."

"Staremo insieme dom—"

"Shh!" la mano di Harry gli preme comicamente la faccia "È una sorpresa, stupido! Vuoi che senta?"

L'estate a Lynton l'aveva fatto rinascere come se fosse emerso da uno specchio di acqua fresca. Ne era terrorizzato: nel momento in cui l'aveva detto ad Harry, se ne era pentito. Era stato uno slancio, ma era pronto? Voleva davvero farlo? Ma nemmeno voleva rimangiarsi le sue parole, non davanti al suo ragazzo, che ne era sembrato così contento.

I Couldn't Want You Anymore ||L.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora