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• SPARKS — COLDPLAY

My heart is yours
It's you that I hold on to
Yeah, that's what I do



"Ho chiesto solo una buona ragione!" urla Adrien, la manina nella sua "Per la quale non possiamo regalare un'astronave a zio Niall per Natale! Una sola!"

"Adrien" Louis tira la testa all'indietro, ma continua a camminare nella galleria piena di negozi del centro commerciale "Te ne ho date almeno ventidue da quando siamo qui. E posso continuare."

"Ventidue è un numero troppo alto per esistere, e non ci so arrivare, in ogni caso. Quindi non vale. Harry, alzami, per favore, così posso parlare per bene. Come stavo dicendo" riprende con vocina seria, una volta che il suo ragazzo l'ha sollevato con cura "Non ci sono scuse. Niall ama le astronavi quasi quanto me e possiamo tenerla in giardino finché non gliela incartiamo con la carta più grande del mondo. Ne sarà felicissimo!"

"Ma poi se ne andrà sulla luna e tu non lo vedrai più" mormora Harry, prima di dargli un lungo bacio sulla tempia. Adrien esita e gioca con i suoi riccioli:

"Hai ragione. Faremo bei regali anche senza un'enorme astronave. Che comunque non avremmo trovato qui" valuta, annuendo lentamente. Louis prende la mano di Harry in silenzioso ringraziamento. Il suo ragazzo la stringe.

Cos'era la sua vita prima di conoscere Harry? Ormai non se lo ricorda, e non saprebbe come iniziare a gestire tutto da solo se lui sparisse improvvisamente dalla sera all mattina. Sa che non è possibile, Harry è proprio lì, gli sta tenendo la mano mentre tiene suo figlio in braccio, ma non è questo il punto. Il punto è che ormai questa è la sua vita e non saprebbe come farne a meno nemmeno per un piccolo, piccolo attimo. Louis, dall'altra parte, non potrebbe mai allontanarsi da lui. Non potrebbe mai stare senza ascoltare la sua voce per un solo giorno. Non potrebbe mai avere un giorno senza almeno un bacio da parte sua.

"Perché ve ne andate senza di me?" aveva domandato Adrien, serio. "Non volete che andiamo in vacanza tutti insieme?"

"Amore mio" Louis l'aveva preso in braccio, stretto in maniera serrata, quasi bisognosa "Io vorrei stare sempre con te. E anche Harry. Ma nonna ha bisogno di andare in quella casa, e non solo perché a volte le fa un po' male la gamba. Tuo padre è cresciuto lì ogni estate, e io con lui, anche se tu non puoi saperlo. E io non riesco ancora a tornare lì, quindi diventa tutto un po' complicato, non trovi anche tu? Ma nonna ne ha bisogno, e vuole stare con te, e anche a te piace tanto andare. Chi andrebbe a pescare con nonno? Solo, quando Harry l'ha saputo ha pensato di portarmi via per qualche giorno. Ma ci mancherai tantissimo e ti manderemo un sacco di foto e ti chiameremo ogni giorno, te lo prometto. Almeno tre volte."

"Luli non può mangiare troppi dolci perché poi si sente male" aveva elencato Adrien una volta che l'aveva accettato (ed era stato molto facile), seduto su Harry mentre usava le mani "Non farlo camminare troppo o si lamenta. Fallo dormire. Se trova un pallone può giocarci, ma porta dei soldi perché potrebbe rompere qualcosa" aveva concluso, poi aveva aggiunto: "Ed è solo la prima parte. Devo ragionare sul resto."

"Tuo figlio mi sta dicendo come badare a te non in sua presenza" Harry aveva alzato gli occhi su di lui "Sei sicuro di non dover rivedere nemmeno un po' le tue priorità?"

"No, grazie. Non faccio nessuna di queste cose", aveva precisato, ed Harry ed Adrien avevano alzato gli occhi su di lui allo stesso modo, studiandolo seriamente.

Quando se n'era andato, nella macchina di Nate e Glenn, Louis aveva sentito un piccolo vuoto, in cui Harry l'aveva abbracciato. "Non riesco a vedere quella casa" aveva confessato al suo collo, le gambe che tremavano "Ma se lui è lì..."

I Couldn't Want You Anymore ||L.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora