Una vita come le altre

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Era una mattina come tante altre. Stavo dormendo stretta a mio marito e tra qualche minuto mi sarei svegliata tra le sue braccia.
Ma... questa volta... era diverso.

Mi svegliai stretta a un cuscino e sentii... il mio cane abbaiare.
Non è possibile... come faccio a sentirlo?! È morto da anni ormai!
Mi sedetti sul letto confusa e realizzai in quel momento... ero nella mia camera, a casa dei miei...
Non avevo più l'anello di fidanzamento, la fede... corsi spaventata verso il bagno e rimasi a bocca aperta. Avevo di nuovo sedici anni...
Non può essere, non può essere!

Corsi in sala da pranzo in cerca di risposte e ritrovai la mia famiglia che, come ogni mattina, faceva colazione. Si girarono verso di me confusi e iniziai subito a dare di matto.

T/n: cosa ci faccio qui?! Dov'è Katsuki?!

I miei genitori mi guardarono ancora più confusi mentre delle lacrime iniziavano a scendere sulle mie guance.
Era stato tutto un sogno?! La mia vita con Katsuki non è mai stata reale?! Lui non era mai esistito veramente?!

N/s: T/n ma di che parli?

La guardai sconvolta implorandola di dirmi dove fosse finito Katsuki, mentre continuavo a pregare che non fosse stato tutto un sogno.

N/f: aspetta ma stai parlando di Katsuki Bakugou? Quello di My Hero Academia?

T/n: si! Dov'è lui?!

Mio fratello scoppiò a ridere guardandomi come se avessi sparato la cazzata più grande di tutta la mia vita.

N/f: come dov'è? Sarà nel suo mondo con i superpoteri e cose così!

Scoppiarono tutti a ridere. Corsi di nuovo in camera senza riuscire a smettere di piangere. Katsuki non era mai esistito... io e lui non siamo mai stati insieme, non ci siamo mai sposati, non abbiamo mai avuto una famiglia... niente... era tutto finto!

Mi sdraiai di nuovo nel letto distrutta e iniziai a stringere il mio cuscino che... iniziò ad accarezzarmi...?
Aprii gli occhi confusa e vidi Katsuki stringermi a se mentre mi accarezzava la schiena. Aspetta... non era un sogno? O meglio... era un sogno nel sogno?!

Katsuki: stai tranquilla recluta... era solo un incubo...

Era solo un incubo... era solo un incubo!
Gli presi il volto tra le mani e lo baciai d'istinto.
Non pensavo che sarei mai stata così spaventata di perderlo come lo sono stata oggi!
Kat continuò a baciarmi, facendomi sdraiare sul suo petto e accarezzandomi la schiena per calmarmi.
Mi accoccolai a lui e rimanemmo così per un po', fin quando qualcosa o meglio qualcuno, saltò sul nostro letto.

N/ff: (nome figlia femmina) vecchi alzatevi! Sono le otto dobbiamo allenarci!

N/f: N/ff non disturbare mamma e papà! Erano così tranquilli!

N/ff: zitto o ti faccio saltare in aria, numero due!

E come ogni mattina queste sue pesti dovevano iniziare a litigare, mentre Katsuki si tratteneva dall'urlargli contro i peggio insulti. N/ff era letteralmente una copia spiccicata di suo padre, sia di aspetto che di carattere, anche se con gli sconosciuti, a differenza di Katsuki, era parecchio timida. Mentre N/f era identico a me, sia di aspetto che di carattere, tranne per i suoi occhi rossi e ovviamente i capelli "esplosivi" come il padre.

 Mentre N/f era identico a me, sia di aspetto che di carattere, tranne per i suoi occhi rossi e ovviamente i capelli "esplosivi" come il padre

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