Avevo circa quindici anni, quando stanca dei viaggi intorno all'Europa, decisi di prendere parte dell'eredità che mi spettava, lasciai i miei genitori, che non erano in casa, tutte le mie cose, le macchine fotografiche dei miei e andai al solo posto in cui mi sentivo al sicuro, al circo Cornelis. Passai quell'estate a svolgere piccoli lavori per il circo, facendo foto agli artisti con risultati discreti. Ricordo i racconti di mio padre sulla messa a fuoco e l'esposizione, facevo bene a fare pratica perché per un fotografo è importante saper gestire bene le luci del palcoscenico.
Durante l'estate appena trascors, avevo lavorato in un luna park della città. Un vecchio amico di famiglia, Andreas Cornelis Dries Van Kuiijik, mi aveva messa in contatto con il gestore. Il suo supporto è stato prezioso e utile. Mi telefonava spesso, invitandomi ad osservare le cose semplici. Così imparai che mi piaceva vedere...Ma la vita in tourneé non è semplice, nemmeno per una ragazzina piena di vita come ero allora. Mi feci portare alla stazione da Andreas e presi il primo treno con una destinazione scelta a caso sulla mappa: Memphis.
In quella metropoli le automobili sfrecciavano veloci in preda alla frenesia così come anche le persone. Grazie al mio innato senso dell'orientamento riuscii a non perdermi in quella grande città.
Mi feci portare, da un giovane tassista, a Popular Avenue, il luogo più vicino dove potessi alloggiare. Vissi in una casa vittoriana piuttosto piccola che era stata divisa in 16 appartamenti, ma c'era tutto quello di cui avevo bisogno per vivere.
A Memphis era tutto diverso e impiegai un po' di tempo per abituarmi al mio lavoro di cameriera e la scuola.
Qui incontrai Elvis Presley.
Lui abitava accanto me, ma con il lavoro stancante, non ero mai riuscita a scambiarci qualche parola per conoscerlo meglio.
Un giorno qualunque, quando ci ritrovammo in coda alla mensa, riuscimmo a parlare. Aveva gli occhi azzurri e vivi come non ne avevo visti mai nella mia vita. I capelli biondi pettinati con la riga da una parte lo rendevano simpatico. Il suo labbro destro aveva già una leggera inclinazione verso l'alto, ciò che in futuro avrebbe reso il suo sorriso il più irresistibile del pianeta.
Era molto diverso da quello che sarebbe diventato nel tempo: aveva capelli e vestiti da contadino.
Riuscimmo a parlare un po' durante la ricreazione e mi raccontò della sua vita difficile vissuta a Tupelo, della madre Gladys e dei desideri che aveva.
Era un ragazzo semplice ma sapeva quello che voleva. Per lui era stato difficile trasferirsi in quel centro abitato: non aveva il supporto della famiglia e degli amici di Tupelo, anche se i familiari si trasferirono un po'alla volta a Memphis, soprattutto quelli di Gladys. L'idea che Memphis segnasse un nuovo inizio svanì dalla mente del giovane Elvis nel momento stesso in cui si trasferirono nell'ostello e un'assistente sociale si presentò per un colloquio.
Il 17 giugno 1950, una certa signorina Richardson arrivò a Popular Avenue per parlare con Gladys e lui comprese di trovarsi dalla parte svantaggiata della discussione. Da quel momento si trasferì a Lauderdale Court, per trovare delle condizioni di vita migliori, e non lo vidi più.
Mentre lui viveva a Lauderdale io continuavo con il mio lavoro, la scuola e la passione per la fotografia. Spesso fotografavo quello che mi catturava maggiormente, sia che fosse un pover'uomo che cercava l'elemosina in mezzo alle persone normali oppure i cani al parco. Immagini poetiche che mi scatenavano grandi emozioni a livello della psiche. Era un dono che avevo quello di vedere la vera anima delle persone grazie alla macchina fotografica. Riuscivo a comprendere le loro paure, turbamenti e preoccupazioni .
Se Elvis era nato con il dono del ballo e del canto io ero nata con tre occhi.
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My Way #Wattys2023
Historical FictionElvis Presley è morto il 16 agosto del 1977. Aveva solo quarantadue anni. Sulle circostanze della sua scomparsa è stato detto e scritto di tutto, e le teorie più disparate aleggiano intorno alla fatidica notte in cui si è spenta la più grande star d...