La nonna di Elvis, Minnie Mae Presley, da lui soprannominata Dodger, è sopravvissuta sia al figlio Vernon che al famoso nipote. Anno dopo anno, Minnie Mae divenne una presenza costante e imperturbabile a Graceland. Se ne stava tranquilla nella stanza da letto al piano principale, in fondo, la stessa che occupavano Vernon e Gladys prima che quest'ultima morisse. Tutti passavano da lì rientrando per stare un po' con lei, assorbire la sua saggezza e ascoltare le sue storie. Elvis si fermava regolarmente nella sua stanza prima di una serata fuori. Allo stesso modo, prima di partire per la California o andare in tour era sempre a Dodger che riservava l'ultimo saluto. Divenne "nonna" per tutti, inclusi i membri della mafia di Memphis e le loro famiglie.
Sembrava che l'unico a non chiamarla nonna fosse il nipote. Per lui era sempre e solo Dodger, un nomignolo affettuoso nato una volta che da bambino aveva tirato una palla da baseball e lei l'aveva schivata.
Minnie Mae diventò pian piano l'incarnazione di Graceland come paradiso e posto sicuro per la famiglia. Rimase lì anche quando Elvis e Vernon non c'erano più. Gladys diceva sempre che voleva andarsene per prima, perché non avrebbe sopportato di seppellire il figlio o il marito. Minnie Mae invece fu costretta a farlo.
Anch'io come Priscilla creai con lei un grande legame: quando Elvis si dedicava al cinema io passavo, insieme a loro due, sempre più tempo. Ci piaceva ascoltare le sue storie su Elvis con grande amore. Per la maggior parte erano sulla sua infanzia, sulla lotta della famiglia contro la povertà.
Minnie Mae c'era sempre stata. Aveva lasciato Tupelo con la famiglia nel 1948 e aveva vissuto con Vernon, Gladys ed Elvis in tutte le case che avevano cambiato a Memphis. Aveva persino dormito su una brandina nella cucina della casa in affitto di Alabama Street. Quando suo marito Jessie D. Presley l'aveva abbandonata insieme ai loro cinque figli, erano stati i più grandi a occuparsi di lei.
Il divorzio tra Minnie Mae e Jessie D. Presley fu l'ultimo in famiglia fino a quello tra Elvis e Priscilla. Tutti noi ci eravamo resi conto che che i due passavano molto tempo separati, e che quando stavano insieme litigavano. La coppia si separò nel dicembre del 1971, ma il divorzio arrivò solo nell'ottobre del 1973. Elvis disse che il 1972 fu l'anno peggiore della sua vita da quando era morta sua madre nel 1958. Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. Avevo provato a dire al Colonnello di fermare i tour per far passare molto più tempo il cantante con la sua famiglia ma era stato irremovibile. Ormai non riuscivo più a considerarlo una figura importante come un tempo e non parlavamo più. Quando si lasciarono e Priscilla lasciò Graceland io provai a risollevarlo ma era impossibile. Lui aveva amato profondamente la sua ex-moglie. Erano una coppia meravigliosa che mi aveva fatto credere nel vero amore. Io aspettai solo il 1973 per chiedergli la mano. Ero stata sua moglie solo per quattro anni e fidanzata per ancor meno ma non mi era mai importato. Per me contava solo la sua felicità.
La morte di Elvis fu causata dai disturbi intestinali che non dall'uso dei farmaci. Una delle principali ragioni per cui assumeva medicine era che i dolori che provava erano troppo forti da sopportare, un fastidio con il quale era difficile salire sul palco. Fu un problema che si ripresentò di continuo negli anni. In generale, la portata del suo disturbo non era nota prima della sua morte. Il dottor Nick sapeva che era considerevole, ma rimase scioccato quando l'autopsia ne rivelò con esattezza la gravità.
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My Way #Wattys2023
Historical FictionElvis Presley è morto il 16 agosto del 1977. Aveva solo quarantadue anni. Sulle circostanze della sua scomparsa è stato detto e scritto di tutto, e le teorie più disparate aleggiano intorno alla fatidica notte in cui si è spenta la più grande star d...