Lavoravo duramente tra casa, scuola e la passione per la fotografia.
Non facevo nient'altro. Una mattina mi trovai al parco, era sabato quindi non dovevo andare a scuola, quando vidi un giovane ragazzo della mia stessa età scattare delle foto. Aveva i capelli corti e biondi, un fisico asciutto e un viso delicato. Dai suoi gesti e da come maneggiava la macchina fotografica mi pareva molto esperto così decisi di avvicinarmi per poter fare almeno una conoscenza.
Da quando ero arrivata in città, a parte Elvis che poi dopo poco si era trasferito, non avevo nessuno. Tutti i miei coetanei andavano nei locali a divertirsi e a fare quello che alla loro età era la normalità: a ballare con le loro gonne a ruota intera, le crinoline, le code e i fiocchetti, mentre i ragazzi impomatati con le scarpe bicolore aprivano loro le portiere delle grandi Cadillac per andare a pomiciare al drive in.
Ma io non ero così: la musica mi piaceva ascoltarla in completo relax in casa alla radio o su un giradischi mentre facevo le pulizie domestiche. Raccoglievo spesso i miei capelli rossi in un'acconciatura attaccata alla nuca, e mi piacevano i pantaloni e le scarpe basse. Aborrivo il trucco, il mio incarnato pallido e omogeneo non ne sentiva il bisogno. Da giovane ero proprio una bella ragazza.
Mi prendevano per strana e proprio per ciò non avevo nessuno con cui scambiare qualche parola. Quindi vedere un ragazzo che doveva avere la mia stessa età scattare delle foto fu una fantastica sorpresa. Lentamente mi feci più vicina.
«Salve, ho visto che anche lei è un appassionato della fotografia, io sono Eileen Van Der Meer ma può semplicemente chiamarmi Eileen.»
«Russell Johnson. E' per caso olandese? Io ho passato alcuni giorni di vacanza ad Amsterdam ed è veramente una città stupenda. Ho avuto qualche difficoltà con la lingua ma per il resto ho saputo cavarmela. Gli abitanti sono molto gentili con i turisti.»
Annuii. Gli raccontai tutto quanto e di come sentissi che la professione di fotografa mi avrebbe portata lontana. Lui mi ascoltava attento senza mai interrompermi.
Poi mi raccontò di lui: era nato in una famiglia importante nel mondo musicale, ma sentiva che la musica non era ciò che gli piaceva davvero. Si spostava di città in città senza mai fermarsi ed era stancante. Quando prese in mano per la prima volta la macchina fotografica, capì che era il suo destino. Parlammo a lungo fino a quando non vidi che si era fatto piuttosto tardi. Gli diedi il mio numero di telefono per continuare a parlare e sentirci.
Ogni sabato e domenica, i miei unici giorni liberi, li passavo in sua compagnia a chiacchierare e scattare foto. Lui mi insegnò anche molti trucchi di cui non ero a conoscenza e in breve diventai veramente molto brava in quel campo. Quando lo studio diventò troppo intenso, si avvicinavano anche i miei esami, misi da parte la fotografia per potermi diplomare presto e poter avere più tempo libero. Russell mi dava sempre una mano ed era super disponibile a spiegarmi i concetti troppo complicati. Eravamo diventati ormai una coppia fissa e non potevamo stare troppo lontani.
Presi il diploma il 15 giugno 1953 e finalmente libera decisi di diventare a tutti gli effetti una fotografa. Russel mi aveva presentata alla compagnia per cui lavorava e, dopo qualche tempo, i miei lavori furono notati da un personaggio importante nella discografia di Memphis.
Sam Philips, che rappresentava un cantante emergente, mi chiese di fargli delle foto sia per le copertine sia da distribuire alla stampa.
Fu solo poco dopo il nostro accordo che alla radio sentii un pezzo nuovo "That's all right Mama" cantato da un artista mai sentito prima. Mi metteva molta voglia di ballare e scatenarmi cosa che non era mai successa con gli altri. Decisi quindi di andare al più vicino negozio di vinili per acquistare il disco e scoprii che non era altro che il ragazzo che avevo conosciuto qualche tempo fa. Era Elvis Presley, sentii che le nostre strade stavano di nuovo per incrociarsi.
STAI LEGGENDO
My Way #Wattys2023
Historical FictionElvis Presley è morto il 16 agosto del 1977. Aveva solo quarantadue anni. Sulle circostanze della sua scomparsa è stato detto e scritto di tutto, e le teorie più disparate aleggiano intorno alla fatidica notte in cui si è spenta la più grande star d...