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*Cico pov's*

tornai a casa che era praticamente ora di cena, non mi piaceva l'ambiente in cui vivevo, era molto tossico, ma ci tornavo solo perché non avevo ancora finito la scuola e non avevo modo di mantenermi da solo. infilai la chiave nella serratura e rientrai, appoggiai le chiavi sul mobile che era lì all'ingresso e cercando di fare il più veloce possibile corsi per andare in camera, ma mia madre mi chiamò

mc: cico.

appoggiai lo zaino per terra e infilandomi le mani in tasca andai in salotto dove lei era sdraiata sul divano che giocava col telefono e con addosso una coperta

c: dimmi

mc: si sente la tua puzza per tutta casa

c: anche la tua cattiveria si percepisce parecchio

mc: beh comunque io esco

c: e la cena?

mc: io mangio con le mie amiche, tuo padre non torna e tu boh attaccati al cazzo

c: hai addirittura delle amiche?

mc: vedi di smetterla prima di subito

si alzò e prendendo le chiavi uscì di casa, mi sedetti sul divano e cominciai a ripetermi che ero stato bravo e che anche la giornata più lunga in fondo dura solo 24 ore, sospirai e mi alzai per dirigermi in camera, accesi il pc e mi misi ad ascoltare qualche canzone un po' triste e mi sistemai per stare in casa, mi misi i pantaloni della tuta, mi cambiai la felpa e mi misi le ciabatte, presi il telefono e mi sedetti alla scrivania, lo accesi e vidi una notifica da stre, lì per lì mi scocciai ma poi appena lessi il messaggio ci rimasi un po' male, mi aveva scritto che si scusava infinitamente per quelli che era successo e per avermi messo a disagio, che se avessi voluto il compito l'avrebbe fatto da solo ma che il merito sarebbe andato lo stesso ad entrambi, gli risposi dicendogli di non preoccuparsi perché domani ci saremmo rivisti e ci saremmo rimessi d'accordo, mi rispose subito chiedendomi nuovamente scusa e ringraziandomi, gli dissi che a scusarmi ero io per la mia reazione esagerata e augurandogli la buonanotte chiusi la chat per poi spegnere il telefono, mi misi a letto con ancora la musica che andava, senza neanche rendermene conto mi addormentai. mi risvegliai dopo qualche ora nel cuore della notte, sentii dei passi e qualcuno che stava sbattendo contro i mobili, capii che era tornato mio padre, mi alzai velocemente dal letto, e feci per spegnere il computer, guardai l'ora di sfuggita e vidi che erano le 4, mi rimisi sul letto sperando che mio padre non venisse in camera mia, ma purtroppo non sperai abbastanza 

pc: coglione perchè sei ancora sveglio

c: o-ora mi rimetto a dormire s-scusami

mio padre si avvicinò a me, lo pregai di andarsene, ma lui iniziò a picchiarmi, lui faceva sempre così, alzava le mani spesso perchè gli andava, oppure gli dava solo fastidio la mia presenza o invece aveva potuto dargli fastidio il mio modo di parlare, i motivi potevano essere tanti e stupidi, ogni pretesto per lui andava bene. passarono 5 minuti, ma erano stati i minuti più lunghi della mia vita, mi rialzai da per terra con il sangue che mi usciva dal naso e vari lividi sia sul corpo che in faccia, mi provai a rialzare e mi rimisi sul mio letto, mi sdraiai e iniziai a piangere, cercai di riaddormentarmi e fortunatamente riuscii a riprendere sonno tra le lacrime e il dolore che provavo ovunque un'oretta prima che la sveglia suonò

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