#17

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*cico pov's*

mi svegliai con strecatto ancora attaccato a me, avevo le sue braccia intrecciate attorno al mio corpo e nonostante questo il senso di solitudine che provavo era immenso, lo staccai delicatamente da me e mi alzai, presi il mio telefono e vidi che erano le 8:30, feci per svegliare strecatto visto che era tardissimo quando decisi invece di farlo rimanere a dormire, lo presi in braccio e nonostante cercai di essere il più delicato possibile come lo sollevai lo vidi sforzarsi per aprire gli occhi

S: cico....

mi disse ancora mezzo addormentato, gli diedi un bacio in fronte e lo misi sotto le coperte per non farlo raffreddare 

C: dormi amore

mi sedetti a gambe incrociate accanto a lui, non volevo sentire niente e nessuno, avevo solo bisogno di stare 10 minuti con me stesso. Senza nemmeno rendermene conto i 10 minuti diventarono ore, presi il telefono e vidi che erano le 10 meno venti, non avevo voglia di fare nulla, mi misi anche io sotto le coperte e mi misi a vedere qualche tiktok, passarono 20 minuti quando sentii stre svegliarsi, non mi girai nemmeno verso di lui tanto volevo rimanere da solo, si alzò dal letto per andare in bagno e dopo pochi minuti tornò in stanza, si mise accanto a me e mi appoggiò una mano sulla spalla

S:  tutto bene?

C: si

risposi in modo freddo e completamente distaccato, mi sedetti e mi girai verso stre che era distrutto nel vedermi così, questa cosa mi fece ancora più male di tutto il resto, mi alzai e mi sedetti alla scrivania, accesi il mio portatile, mi sorressi la testa con una mano e misi a cercare ancora un lavoro qualsiasi, passò meno di un minuto quando mi immobilizzai, ero semplicemente distrutto

S: che c'è? parlami 

girai la sedia verso di lui

C: sto cercando con tutte le mie forze di non andare in bagno e uccidermi, ma ho bisogno in questo momento più che mai di rimanere da solo. E per quanto io ti ami e ti voglia al mio fianco ho bisogno di restare da solo con me stesso e i mie pensieri, ho bisogno di sentirmi libero di potermi mettere a piangere più forte di quando a cinque anni mio padre mi lanciò contro il muro rompendomi un braccio, perciò stre se mi ami come dici lasciami un po' da solo, ti prego

i suoi occhi diventarono lucidi e una lacrima gli percorse il viso, si alzò, prese gli occhiali e prima di chiudere la porta mi disse che per qualunque cosa lui era di sotto, appena se ne andò scoppiai in un pianto isterico, buttai fuori tutto ciò che in 18 anni non avevo mai ne voluto ne potuto buttare fuori, appoggiai la testa sulla scrivania e continuai a singhiozzare senza riuscire a fermarmi. Piansi per 2 ore fino ad arrivare ad una specie di pace, una pace che si forma quando sai che più niente potrà ucciderti più di quanto tu non sia già morto, come se il mondo diventasse improvvisamente silenzioso, rimasi con la testa appoggiata sulla scrivania fino a quando strecatto bussò, non ebbi nemmeno la forza di alzare la testa per guardarlo mentre mi parlava 

S: ti ho portato il pranzo 

C: non lo voglio, grazie lo stesso

stre entrò in stanza e chiuse la porta, prese una sedia e si mise accanto a me appoggiando sulla scrivania il piatto di pasta, alzai la testa e quando stre mi vide quasi si spaventò

S: cico hai gli occhi gonfi come zampogne e di un rosso che fa quasi paura

C: mi dispiace...

dissi con quel filo di voce che mi era rimasto in corpo, vidi stre uscire dalla stanza e tornare dopo pochi secondi con una boccettina in mano

S: se alzi la testa ti metto il collirio che allevia il bruciore e il gonfiore

non gli risposi a parole ma bensì a gesti, alzai la testa come per dargli l'ok, con la coda dell'occhio lo vidi sorridere, si avvicinò a me e mi mise due gocce per occhio, sfilò dalla tasca un fazzoletto e me lo porse, lo afferrai e mi asciugai, quando finii lo accartocciai e lo appoggiai sulla scrivania, stre mi appoggiò le mani sulle ginocchia

S: mi dici da quanto non mangi?

C: 4 giorni

S: va bene, ci proviamo assieme?

stavo così male che lo stomaco mi si era chiuso ancora di più, ma onestamente volevo davvero provare a rendere stre orgoglioso di me in qualche modo, così annuii, con la forchetta presi un boccone e con qualche difficoltà lo portai alla bocca, lo masticai un numero di volte immenso prima di riuscire a mandarlo giù, stre mi baciò 

S: grazie per starci almeno provando

in quel momento il mio cuore si sciolse, era bastata una frase per farmi sentire felice

C: no, grazie a te per essermi vicino

gli opposti si attraggono~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora