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*strecatto pov's*

visto che erano le 16:30 decisi di alzarmi dal letto, mi sistemai i capelli e scesi le scale seguito da cico, avevo voglia di fare qualcos'altro di diverso oltre a stare buttato sul letto tutto il giorno così presi uno dei due controller della playstation e dopo averla accesa mi misi sul divano di fianco a cico

S: vuoi giocare con me?

lui scosse la testa così decisi di continuare fnaf security beach, lo iniziai durante l'estate ma non ebbi modo di continuarlo anche in inverno a parte questi giorni, mi misi così a giocare, ma notai che cico era troppo silenzioso, continuando a giocare decisi di domandargli cosa avesse, ma non mi rispose, misi così in pausa il gioco e mi girai verso di lui

S: a che pensi?

C: che non andrò a testimoniare 

S. stai scherzando spero

cico si alzò in piedi e cominciò a girare per la stanza agitato

C: no, voglio essere lasciato in pace, non ce la faccio più, perciò non andrò da nessuna parte e basta. Ti ringrazio ancora per esserti offerto come testimone ma non servirà perchè noi non ci andremo, punto

rimasi sconvolto, ma da una parte lo capivo, erano 18 anni che subiva perciò decisi di non insistere, cico si risedette e io mi rimisi a giocare quando dopo nemmeno 10 minuti suonarono al campanello e cico andò ad aprire, misi in pausa e mi alzai un'altra volta, vidi che alla porta c'era un poliziotto

P: salve il signor cicotobbi vive qui?

cico si prese a male e se ne andò al piano di sopra senza nemmeno rispondere, così mi avvicinai all'agente e lo invitai ad entrare, mi salì un po' di ansia, ma cercai di non dare troppo nell'occhio, ci sedemmo al tavolo della cucina e si guardò un po' intorno prima di cominciare a parlare

S: salve, io sono strecatto de lucis

Ds: sergente da silva, molto piacere 

ci stringemmo la mano per poi continuare la conversazione

Ds: allora dimmi strecatto, cico vive qui?

S: si, è il ragazzo che ha aperto la porta 

Ds: avrei bisogno di parlare con lui di quello che è successo, non so se ne sei al corrente

S: sisi lo so purtroppo e mi dispiace un sacco, comunque se mi aspetta qui 5 minuti cerco di farlo scendere 

Ds: non lo scomodare, saliremo noi

S: ah...va bene

ci alzammo e gli feci strada, il mio cuore batteva sempre più forte e in modo irregolare, stavo provando un senso di ansia mai provato prima, ma cercai comunque di non dare troppo nell'occhio. Apersi la porta della camera dove c'era cico seduto alla scrivania, quando ci vide si sfregò nervosamente gli occhi

Ds: signor tobbi, avrei bisogno di parlare 

C: no

Ds: allora lo farà in questura 

S: che ti costa cico 

cico non rispose così io e il sergente entrammo, lui si sedette accanto a cico io invece mi misi seduto sul letto

Ds: per prima cosa mi presento, io sono il sergente da silva, come seconda cosa dovrei farle determinate domande

C: mi dica 

Ds: come mai non era con i suoi genitori il giorno in cui sua madre è morta?

C: perchè mio padre mi aveva cacciato di casa 

Ds: come mai?

C: in quella casa subivo violenze non solo fisiche ma anche psicologiche, decisi quindi di non tornare a casa per 2 giorni rimanendo a casa del mio ragazzo, quando decisi di tornare lui aveva cambiato la serratura della porta e mi disse che avrei avuto 3 minuti per prendere le mie cose e andarmene, così presi il necessario e venni a vivere con il mio ragazzo, attualmente non vado a scuola e non ho un lavoro, ma sto cercando di rimediare 

Ds: e il suo ragazzo sarebbe il signor de lucis immagino

C: si

Ds: e lui conferma le violenze che il signor tobbi subiva?

S: si, nel bagno della scuola si levò la maglietta mostrando tutti i tagli, le cicatrici e i lividi che aveva

Ds: posso chiederti di toglierti la maglia?

cico si oppose, io gli feci cenno di farlo invece, così si alzò in piedi e si tolse la maglietta mostrando sia a me che al poliziotto com'era ridotto, aveva ancora svariati lividi che bene o male stavano ormai passando ma era davvero pieno di cicatrici procurate sia da tagli che da sigarette 

Ds: ho visto abbastanza, si può rivestire

cico si rimise la maglietta e si risedette

Ds: invece per quanto riguarda sua madre?

C: è sempre stata una stronza anche lei solo che a differenza di mio padre non mi ha mai picchiato, mi insultava e trattava male, spendeva tutti i soldi in droga, sigarette, alcol e gioco d'azzardo, come faceva anche lui, spesso non mangiavamo perchè non c'erano soldi, però non mi ha mai toccato nemmeno con un dito

ci fu un silenzio abbastanza imbarazzante che durò meno di 2 minuti fino a quando l'agente decise di fare un'altra domanda

Ds: sareste disposti a testimoniare contro federico?

C: no

Ds: come mai?

C: non voglio avere più niente a che fare con lui 

Ds: va bene, in caso cambiaste idea passate per la questura e cercatemi come sergente da silva, il processo in caso si terrà tra dopodomani alle 15:00

ci alzammo e accompagnammo l'agente fuori, lo salutammo e rientrammo in casa, mi sedetti sul divano mentre cico rimase in piedi 

S: che hai intenzione di fare?

C: andare a dormire...

cico risalì le scale e lo sentii entrare in camera, io rimasi sul divano un po' triste







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