Act X

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Harry Potter stava seduto, completamente immobile, come una statua. Sembrava che neanche respirasse. Accanto a lui Ginevra Weasley, la sua inseparabile e fedele fidanzata, era leggermente meno tesa e ogni tanto si voltava a guardarlo, forse per assicurarsi che fosse ancora vivo e non ancora diventato pietra.

Blaise Zabini continuava ad alzarsi e sedersi di volta in volta su sedie diverse, come se questo lo aiutasse a far passare più velocemente il tempo. Ogni volta che abbandonava una posizione si passava tre volte la mano destra tra i capelli e fissava tutti i presenti.

Luna Lovegood invece passeggiava serenamente con una copia dell'immancabile Cavillo tra le mani, fermandosi di tanto in tanto a sorridere bonariamente guardando gli altri ragazzi.

Il più nervoso, neanche a dirlo, era Draco. Camminava avanti e indietro, misurando a grandi passi il perimetro della sala d'attesa del San Mungo, a capo chino e le braccia incrociate al petto.

Hermione era in sala parto. Stavano per avere un bambino.

Non riusciva a pensare a niente, niente che non fossero i lamenti della ragazza in pieno travaglio. Ogni volta che la sentiva in preda alle contrazioni avvertiva una morsa allo stomaco, come se le stesse avendo anche lui.

Da qualche parte aveva detto che spesso, nelle coppie affiatate, il marito provava parte dei dolori della moglie. Ma quale coppia affiatata? Loro di affiatato non avevano assolutamente niente. L'unica cosa che li univa davvero era l'amore per Altair.

Altair. Suo figlio.

Diamine, fra poco - non sapeva ancora quanto, dato che i medici non erano usciti dalla sala per il momento - avrebbe avuto un fagotto piangente tra le braccia. Oh, cavolo, come si teneva in braccio un bambino?

Si prese la testa tra le mani, scompigliandosi ancora di più i capelli. Stava dimenticando tutto ciò che aveva imparato nei mesi precedenti. E se gli fosse caduto il bambino dalle braccia? E se non gli fosse piaciuto come padre?

- Draco- si sentì chiamare dalla calda voce di Blaise, che era subito corso in ospedale con lui appena Pansy li aveva avvertiti della rottura delle acque di Hermione - tua madre dov'è?-

Lui gli scoccò un'occhiata velenosa e triste al tempo stesso - Non ne ho idea.- disse in totale sincerità, sapendo che Potter e la Weasley femmina erano attenti a quelle parole - Severus ha detto che l'avrebbe avvisata ma non so se verrà.-

- Ah.- fu la risposta dell'amico.

Possibile che Narcissa Malfoy fosse davvero così fredda e crudele al punto da non andare a vedere il suo nipotino - l'erede maschio tanto atteso, anche se non aveva fatto una piega quando le era stato detto il sesso del nascituro, commentando la notizia con un semplice "Bene." - appena nato? Un po' di istinto materno doveva averlo anche lei, nascosto da qualche parte...

- Harry,- si rivolse poi Zabini voltandosi verso l'altro ragazzo - i genitori di Hermione?-

- Stanno arrivando.- rispose con un sospiro - Silente ha detto che avrebbe preparato loro una Passaporta. Dovrebbero essere qui a momenti.-

Meno male che almeno i signori Granger erano dei genitori seri. Nessuno sapeva se Lucius fosse stato avvertito che suo nipote stava per nascere. Probabilmente Piton aveva fatto recapitare un biglietto anche a lui oltre che alla moglie.

Quando l'aveva vista in corridoio con le acque rotte, Pansy aveva quasi gridato in faccia ad Hermione per la sorpresa, esclamando un "Oddio!" dopo l'altro. Aveva mandato una ragazzina a chiamare l'infermiera, la McGranitt, Piton e Silente, che erano subito accorsi sul posto. La riccia non si era mossa di un passo, troppo spaventata per fare qualsiasi cosa.

MISTAKE - L'Errore più Grande || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora