Harry Potter non aveva dubbi. No, decisamente non ne aveva, ne era sicuro. Anche se lei aveva negato e fatto finta di niente, lui lo sapeva. Hermione aveva pianto. E non poco.
Per chi, poi? Quell'idiota di Malfoy? Non poteva sopportarlo.
Era vero che la ragazza era stata piuttosto intrattabile negli ultimi mesi, ma chi non lo sarebbe stato in quella situazione? Aveva avuto un figlio da lui, perso Ron, guadagnato una suocera acida e un suocero in prigione, tre quarti di scuola a rompere le scatole e il diploma da prendere.
Non ne poteva più di vedere l'amica arrabbiata un giorno sì e l'altro pure, nervosa dalla mattina alla sera, e sicuramente chissà quante altre volte aveva pianto senza farsi vedere da nessuno.
Ma ora, ora basta. Era stato fin troppo gentile per tutto quel tempo e non aveva mai detto niente, ma si era stancato davvero.
Per questo bloccò Malfoy alla prima occasione, quella mattina, e lo trascinò letteralmente in un'aula ancora vuota per parlare faccia a faccia con il cretino che aveva sconvolto le loro vite.
- Diavolo, Potter, cosa ti prende?- si lamentò il biondo, con una smorfia di irritazione e disgusto già stampata in viso.
- Mi prende che Hermione ieri sera ha pianto così tanto che stamattina non è riuscita a nasconderne i segni neanche con la magia!- sbottò subito il moro - Chissà di chi è la colpa. Sai dirmelo, genio della lampada?-
Per un attimo Draco non rispose. La sua espressione era seria e dura, contemplativa. Sembrava che davanti ai suoi occhi non ci fosse Harry ma un'altra persona, un'altra scena.
- Senti, fammi il favore di non impicciarti degli affari altrui, anche se purtroppo ti è difficile, data la tua natura pettegola.- disse poi con acidità.
- Smettila di fare il duro, e smettila anche di fare l'idiota visto che ci sei.- replicò l'altro leggermente più calmo di prima - Perché non ti sforzi di andare un po' incontro ad Hermione?- aggiunse poi - Sai bene quanto sia stressata e sotto pressione.-
- Io no? A lei sono piovuti dal cielo un marito e un figlio. A me una moglie e un figlio. Non è forse la stessa cosa? Quel giorno in chiesa c'ero anch'io se non te lo ricordi, Hermione non si è sposata da sola.-
- Tu non hai partorito.- disse il moro incrociando le braccia al petto - E non hai perso una persona importante e la storia che stavate costruendo. E no, non crederò mai che quella vipera della Greengrass contasse realmente qualcosa per te.-
- Ci mancherebbe altro.- Draco si passò una mano sul viso e sbuffò - Potter, sono serio. Seriamente stanco, ok? Tutta la pressione del bambino, del matrimonio e della scuola ce l'ho anch'io addosso, fin qui ci arrivi, sì?- si stava davvero sforzando di parlare con lo sfregiato senza usare la bacchetta, era quasi un record per lo stato in cui stavano i suoi nervi - Sono a pezzi per via degli esami e ho assecondato l'umore del cavolo di quella pazza della tua amica solo perché non volevo che succedesse qualcosa al bambino mentre era ancora in pancia.-
- Quindi ora che ha partorito puoi maltrattarla senza problemi?-
- Ma maltrattare chi? Ti rendi conto che è sempre stata lei a svegliarsi con la luna storta e incolpare me di qualsiasi cosa?-
- Cosa ti aspettavi?- alzò le braccia e le fece ricadere lungo i fianchi - L'hai messa incinta! Una sola notte con te e guarda cos'è successo. Vi siete trovati sposati e con un figlio nel giro di pochi mesi. Non era quello che volevate, nessuno dei due.-
- Però è successo. Altair ormai c'è e non possiamo farci più nulla. Continuando a recriminare che ho sbagliato l'incantesimo è come se Hermione dicesse ogni giorno che non vuole nostro figlio.-
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MISTAKE - L'Errore più Grande || Dramione
FanfictionPubblicata dal 15/07/2010. "Estate. Il regno infinito del divertimento e della gioia di vivere. La patria degli amori a scadenza settimanale e delle passioni fugaci. Sole e spiaggia, mare e feste danzanti all night long... è questo ciò che fanno i g...