Juri
Un nuovo giorno. Una nuova colazione.
<<Grazie, così può bastare>> dico cortesemente alla cameriera che ha appena finito di riempire la tazza di caffè distante poche spanne da me.
Lei risponde con un timido sorriso, posa più avanti la caraffa contenente quel profumato liquido scuro per poi avviarsi verso la cucina e scomparire oltrepassata la porta. La quiete regna in questo castello, cosa a cui non sono per nulla abituato.
Si dice che il silenzio è di chi si accontenta, ma d'altronde il rifiuto, la ribellione e il disprezzo si annidano proprio lì.
Sono stato in molteplici regge e dimore molto più grandi di questa, si potevano ammirare gli altissimi soffitti da cui potevano pendere qualsiasi tipo di lampadario decorato con vetro raffinatamente lavorato e rifiniture dorate da lasciarti immobile con il volto verso l'alto per ore. Ho corso in corridoi chilometrici il cui pavimento era rivestito da svariati tappeti rossicci e le cui addette delle pulizie ogni giorno toglievano qualsiasi tipo di macchie e sporcizia posato sopra. Il Balmoral Castle è insignificante rispetto a ciò che ho visto con i miei stessi occhi, ma devo dire che la tranquillità che lo circonda, la natura incontaminata che gli dona quel tocco fiabesco, quello lo sto contemplando solamente qui.
"Dopotutto non era un po' di pace che cercavo?" mi domando passando una mano sul viso stanco ed afferro un grappolo d'uva dal cesto di ceramica decorata davanti ai miei occhi.
Fino a questo momento non credo di essere mai stato in un luogo così pieno di pace e tranquillità, è come se ognuno degli umili lavoratori e donne a cura del castello avessero tutta la loro vita sotto controllo. Non lasciano trasparire dalla loro immagine di addetti alle pulizie, o ad altre faccende, un minimo di confusione, tensione o preoccupazione nei loro volti. Sembra che ognuno di loro si trovi in equilibrio con se stesso e ciò che lo circonda, ognuno ha un proprio ruolo in questo lussuoso castello, ognuno sa quello che gli aspetterà quel giorno ed il suo unico compito è eseguire ciò che gli viene ordinato dai piani alti, senza opporre resistenza o protestare.
Alcune volte mi ritrovo a chiedermi per quale motivo sia arrivato in un luogo che non rispecchia per nessun motivo la mia anima, la mia storia ed il mio vissuto.
Come può uno Zar scappato dalla Russia, un paese ricco di squilibri e schiavitù, con un governo inefficiente, un profondo isolamento della popolazione locale e una palpabile arretratezza economica, un mondo totalmente diverso dall'Inghilterra, essere giunto in un paradiso del genere?
I pensieri separano la mia mente e il mio corpo, facendomi rendere conto solamente dopo un paio di minuti di aver già mangiato metà di quei verdi chicchi d'uva attaccati al grappolo che continuo a tenere in mano. Allungo il braccio verso la tazza di caffè fumante, la prendo in mano dall'albo manico per condurla alle labbra, ma mi interrompo poco prima che la sua superficie liscia tocchi la mia pelle. Qualcosa attira la mia attenzione più del fatidico odore di tostatura fresca che entra indisturbato nelle mie narici, quindi sposto lo sguardo sulla figura della principessa all'entrata della stanza.
I raggi del sole si introducono luminosi attraverso le rettangolari finestre dell'angolo colazione che ricoprono tutte le pareti esterne. Questa mattina, prima di concedere al mio stomaco di riempirsi in modo esiguo, sono rimasto a contemplare quello spazio più che grazioso caratterizzato da una parete rivolta all'esterno a forma ettagonale, ricoperta interamente da più finestre, che forma una vetrata trasparente che separa la sfarzosa e pregevole aria che si respira al suo interno da quella fresca e frizzante percepibile solamente all'esterno.
Mi sono avvicinato a quella cristallina barriera osservando il giardino e i suoi fiori che gli donano un colore differente da quello delle piante verdi rigogliose. Ho contemplato quella vista paradisiaca fino a quando una delle diverse cameriere non ha attirato la mia attenzione chiedendomi in modo cortese se potesse iniziare a portare i vari alimenti che avrebbero imbandito la tavola, spargendo il loro delizioso profumo anche nelle varie stanze del palazzo. Le ho risposto con un cenno del capo e un gentile sorriso così che lei potesse avvisare coloro che si trovavano all'interno della cucina.
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Doing It All For Love
Tarihi KurguNuovi capitoli ogni settimana!! Trama: Grace Rayburn, una principessa scozzese dagli occhi color nocciola, è costretta dal padre a vivere la sua giovane vita segregata in un castello. Il suo cuore è profondamente segnato dalla perdita della madre c...