15. Invito

39 6 2
                                    

"Non li rivedrai mai più! Morirai qui e adesso eroe!"

L'imponente figura, sollevando lentamente il busto da terra, si alzò di scatto e prima di esalare l'ultimo respiro lanciò un lungo pugnale in direzione dell'Omega che gli stava dando le spalle, colpendolo in mezzo alla schiena.
L'eroe, già debilitato e ferito dallo scontro, fece qualche passo prima di cade in ginocchio, sputando sangue dalla bocca e respirando sempre più faticosamente.

"C-credo proprio che non manterrò la p-parola data" 
L'ultima cosa che i suoi occhi videro mentre cadeva a terra, fu la luna piena brillare nonostante le nubi che dominavano il cielo sovrastante e senza accorgersene sorrise tristemente, lasciando che una lacrima si infrangesse sull'asfalto come il suo corpo.

Izuku si svegliò di soprassalto e si tirò via le coperte da dossi mettendosi le mani nei capelli.
Ogni volta che faceva quell'incubo, nell'esatto momento il cui il suo corpo cadeva a terra, lui si risvegliava di colpo col fiato corto e i feromoni impazziti, tanto che anche la madre se ne accorgeva dall'altra stanza.

"Tesoro mio tutto bene? Ancora quel sogno?" Inko era appena entrata nella camera del figlio e si era seduta sul letto portandosi il capo del verdino sulla spalla, rilasciando il proprio odore per farlo calmare.

"H-ho la tachicardia m-mamma... sembrava così reale"

"Shh va tutto bene, quel mostro è morto Izu, non potrà farti niente" Il giovane annuì e si godette le carezze della madre, seguendola successivamente in salotto.

"Ti preparo un tè, tu siediti" Izuku si sedette sul divano a gambe incrociate e si portò un cuscino al petto, accorgendosi che profumasse ancora di caffè, anche se di poco.

Lo stesso adore che aveva percepito quella mattina.

La verdina tornò poco dopo con una tazza di tè e gliela consegnò sorridendo, sedondoglisi accanto.
Occhi smeraldo sorseggiò la bevanda nel completo silenzio della notte, finchè non decise di parlare.

"Mamma io... ti avevo promesso qualcosa prima dell'incidente col Villain?"

"Promesso? Fammici pensare... uhm non credo. Perchè me lo chiedi?"

"Nell'incubo.. p-prima di svenire affermo di non poter... mantenere la parola data. E' la prima volta che lo sogno e volevo sapere se tu sapessi il motivo." Inko non riuscì a non sgranare gli occhi, cosa che non sfuggì agli occhi attento del figlio, da sempre ottimo osservatore.

"C'è qualcosa che non mi puoi dire?"

"Certo che no amore! Come ti viene in mente!?" Alle sue orecchie era palese che la madre stesse mentendo ma intuì che il motivo fosse sempre il solito: doveva ricordare solo con le proprie forze.
Ma come poteva farlo se nessuno gli dava una mano?
Aveva ricordato un altro particolare dello scontro... aveva persino ricordato che era stato attaccato da un villain anni addietro assieme a Denki ma... erano poche cose.
Da mesi viveva in un limbo perenne da cui voleva uscire, ma l'ucita sembrava essere ancora troppo lontana per essere raggiunta.

"Oggi ho incontrato un altro mio ex compagno di classe." Inko sorrise congiungendo le mani tra loro.

"Ne sono felice Izu! Ti stai ricreando le amicizie"

"Amicizie? Quello è solo un ragazzo borioso e arrogante. Al massimo l'amicizia era a senso unico" L'Omega vide la madre forzare il sorriso e muovere nervosamente una gamba.

"Dici? Piacevi a tutti in classe."

"Dimmi la verità, è venuto qui l'altro giorno? Il suo odore... i-il suo odore era impregnato nei cuscini... stamani ho sentito la stessa fragranza di caffè quando mi si è parato davanti e... una strana coincidenza non credi? Almeno questo puoi dirmelo!" La verdina si impanicò non sapendo cosa rispondere.
Non credeva che Katsuki si sarebbe palesato senza avvertirla... molto probabilmente era ancora adirato nei suoi confronti e voleva metterla in difficoltà.
Tuttavia non poteva negare l'evidenza.

Shitsuren - cuore spezzato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora