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× Se c'è una cosa che ama è guardarla mentre studia. Sempre con quei capelli legati, gli occhiali da lettura sulla punta del naso, l'espressione concentrata e la penna che gira e rigira tra le sue dita. Passerebbe tutta la sua vita a guardarla come se fosse uno spettatore.
Più la guarda e più si chiede se sia vera.
Quando l'ha vista per la prima volta, in una discoteca, si è chiesto se fosse davvero una ragazza o una bambola che aveva preso vita e si era mossa fino a lì.
Bella, bella più che mai nel suo metro e sessantaquattro che tanto odia e che lui adora.
Ama stringerla tra le sue braccia o prenderla in braccio, come se fosse una bambina. Il suo piccolo ma grande amore.
Piccola lo è.. non solo di statura.
E forse è per questo che nessuno sa della loro relazione. Ha 19 anni ed è maggiorenne, consenziente per la legge e per gli standard, mentre lui, sempre al centro dei riflettori, ne ha 26, quasi 27. 8 anni di differenza tra loro.
Come avrebbe reagito il mondo a sapere che Paulo Dybala, dopo aver concluso una storia con una ragazza molto più vicina alla sua età, si sia invaghito di qualcuno che quasi sfiora i 10 anni di differenza?
All'inizio non ci credeva nemmeno lui e si sentiva strano all'idea di essere attratto da una ragazza così piccola per lui.
Poi si è abituato all'idea.
È proprio vero che l'amore non ha età.

"Cosa?" domanda lei ad un certo punto, alzando quelle bellissime iridi azzurre nella direzione del fidanzato che continua a fissarla da ben 10 minuti. Non un minuto in meno.

"Cosa?" ripete lui, alzando gli angoli della bocca in un tenero sorriso.

"Mi stavo fissando." alza le spalle, poi chiude il libro. "Devi dirmi qualcosa o ti serve qualcosa?"

"No." si mette in piedi e stringe le sue spalle in un abbraccio. "Ci deve essere un motivo se ti guardo?"

"Tu non mi stavi guardando, mi stavi fissando." poggia la nuca contro il suo petto e sospira dal sollievo, si sente bene se lui è così vicino.

"Perché sei meravigliosa, bebé." risponde e poi si sporge per darle un bacio, accarezzando quelle morbide e dolcissime labbra.

"Tu sei meraviglioso." ribatte.

Si spostano sul divano e iniziano a farsi le coccole anche se nella testa di Paulo inizia a farsi spazio un'altra idea ben più spinta.

"Ti va?" le accarezza il collo con la punta del naso, baciando poi la sua spalla.

"Mi va sempre se si tratta di te." sopira. "Ma non possiamo amore." lo ferma appena in tempo prima che si arrivasse ad un punto di non ritorno.

"Perché no?" sbuffa quando lei afferra il telefono e le apre una strana app che si chiama 'Clue'. "Cazzo, il ciclo." sospira mentre poggia la testa contro il divano.

"Eh già." gli lascia un bacio sulla guancia. "Tra qualche giorno."

"E chi ce la fa ad aspettare qualche giorno?" passa una mano sul ciuffo e a lei viene in mente un'idea.

"Fammi pensare.." mormora mentre passa una mano sul cavallo dei suoi pantaloni. "Io una soluzione ce l'avrei."

Si inginocchia tra le sue gambe e abbassa i suoi pantaloni, tirando giù anche i boxer. Prende tra le labbra il suo membro che diviene immediatamente eretto nella sua bocca. Inizia a leccare tutta la lunghezza, poi succhia la punta e massaggia la parte inferiore a cui non arriva. Paulo stringe i suoi capelli già legati in un pugno e la guida nei movimenti, gettando la testa all'indietro mentre geme e corruga la fronte.

"Cazzo.." impreca tra un sospiro e l'altro mentre deglutisce rumorsamanente.

Continua con il suo lavoretto fino a quando non lo sente smuoversi un po', venendo e riversando il suo seme sulla mano della ragazza che si pulisce con una salvietta. Torna a sedersi accanto a lui e lo osserva mentre si ricompone, facendo brillare quei bellissimi occhioni verdi.

"Ti è piaciuto?" chiede.

"Da morire." risponde mentre lascia un bacio tra le sue labbra. "Grazie."

"E di cosa?" alza le spalle, poi si accoccola contro il suo petto. "Ti ricordi del compleanno di Fabiana?"

"Si, è tra qualche giorno." mormora, poi poggia un braccio sulle sue spalle.

"Si, ha cambiato location alla fine." si mordicchia il labbro.

"Cos'ha che non va quel locale che vi ho consigliato?"

"Boh, non le piace." dice anche se non ha idea della reale motivazione. "Vuole andare in discoteca adesso."

"Tu e lei? Da sole?" sospira, non è che non si fidi della ragazza, perché lo fa, ma non si fida degli altri.

"Ci sono anche Michael e Roberto." aggiunge, poi lo guarda, trovandolo turbato.

"Ok Esa, ho afferrato, ma ho consigliato quel posto perché ero sicuro che vi avrebbero trattato con i guanti."

"Non posso farci niente se non le piace." abbassa lo sguardo. "E poi è il suo compleanno, non posso imporle di andare lì."

Lo vede sbuffare e per un momento ha il timore che le chieda davvero di restare a casa e che si possa scatenare una discussione.

"E va bene." sbuffa dopo qualche istante di silenzio.

"Dai Paulo, cosa vuoi che-- ah." lo guarda confusa. "A cosa devo tutta questa comprensione?"

"Io mi fido di te, non mi fido degli altri." chiarisce e lei annuisce. "Sta' attenta però e per qualsiasi cosa mandami un messaggio."

"Si." sorride dolcemente mentre poggia le braccia dietro al suo collo e si sporge per dargli qualche bacio sulle labbra. "Ti amo."

"Anche io ti amo." ricambia quel sorriso. "E spero vivamente che quello che è successo prima non sia stato un modo per addolcire la pillola." accarezza il contorno delle sue labbra, alludendo a quando era in ginocchio tra le sue gambe a dargli piacere.

"Non mi è nemmeno passata per la mente l'idea, te lo giuro." alza le mani come per dar credito alle sue parole.

"Mmmhhh, non ti credo." si spinge contro di lei, finendo col sdraiarsi sul suo corpo. "Ma potrei se mi dai un bacio." lei ridacchia ma non se lo fa ripetere due volte.

"Ti ho convinto?"

"Mh." fa finta di pensarci su. "Dammene un altro e ne riparliamo."

E così iniziano a scambiarsi tantissimi baci ed effusioni, portando inevitabilmente la ragazza a pensare che, forse, può anche smettere di studiare. Lui concorda con quella decisione, poi si sistema meglio contro quel petto, osservando ogni tanto quegli occhi da bambina che fanno contrasto con quell'attitudine da donna adulta che ha alle volte, facendogli venire il dubbio se non gli stia mentendo sulla sua reale età.
Ama Teresa perché può passare dall'essere seria all'essere infantile, ogni tanto sfiorando quegli atteggiamenti un po' adolescenziali che causano liti che poi passano, lasciando spazio all'infinito amore che provano l'uno per l'altro.

Felicità / Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora