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'Sono a casa mia'
È questo il messaggio che, due giorni fa, gli aveva lasciato sul frigorifero, attaccato grazie al magnete delle calamite. Ha cercato in casa per darsi una vana speranza ma non ha trovato nulla delle sue cose. Niente di niente, nemmeno una maglietta in lavatrice o uno dei centinaia di lucidalabbra che possiede. Ha provato a chiamarla, ma la segreteria ha più volte annunciato che il suo telefono deve essere spento o irraggiungibile. Si chiede come sia andato il confronto con i suoi genitori, se stia bene, se abbia superato o meno la prova di matematica di cui aveva tanta paura e se ha consegnato in tempo il compito di italiano sulla piattaforma digitale della scuola.
Non ha nemmeno idea di come sapere tutto ciò dato che non conosce né i suoi amici e nemmeno i suoi genitori. Andare poi da questi ultimi sarebbe davvero troppo dato che hanno litigato con la figlia proprio a causa sua."Tutto ok, amico?" chiede Federico Bernardeschi che vede il compagno un po' giù di corda.
Si erano accordati di passare il pomeriggio a casa sua molto prima, addirittura prima del litigio con Esa. Avevano pensato di uscire allo scoperto almeno con alcuni dei suoi compagni e proseguire poi gradualmente, invece hanno litigato ancora.
"Si, scusate." sospira. "Ero solo pensieroso."
"Sicuro che non ci sia qualcosa che non va?" Douglas Costa poggia un braccio sulle sue spalle.
"Si, è ok." assicura anche se non è vero.
"Dai, magari se ne ha voglia ce ne parla dopo. Adesso lasciamolo stare e pensiamo a divertirci." Cuadrado gli spettina il ciuffo, riuscendo almeno a farlo sorridere dato che avuto un'espressione seria per tutto il tempo. "Partita a Fifa? Quanto ci scommettiamo che vi batto tutti?"
"Quello che vuoi." sorride beffardo il numero 11 della Juventus.
"Dai Dybala, prendi il controller e vediamo chi è più forte." gli da una pacca.
Inizia così una lunga serie di partite che vedono un continuo alternarsi di vittorie tra i quattro che si sfidano a turno, consumando nel mentre qualche snack e qualche bevanda non gassata.
"Vado un attimo in bagno." dice Federico mentre si sposta, facendo annuire Paulo che sta sfidando Cuadrado.
Fa quel che deve fare e, quando si lava le mani, si accorge che il contenitore del sapone è vuoto, così lo butta nell'apposito cestino e ne prende uno nuovo dal mobile. Però, smuovendo quello, smuove anche qualcosa che poi finisce nel lavandino. Lo osserva per un po' senza capire cosa sia, poi lo apre e scopre essere un mascara per le ciglia.
"Ha!" festeggia il numero 10 dopo aver vinto la partita.
"Che succede?" domanda Bernardeschi.
"Paulo ha vinto." mormora Juan. "Che cosa tieni in mano?"
"Stavo facendo tranquillamente la pipì in bagno e mi sono accorto che non c'era più il sapone per lavarmi le mani, ne ho preso un nuovo e nel farlo è caduto questo." lo mette tra le mani del padrone di casa che lo riconosce immediatamente. "Quindi ti dai da fare, eh?" ridacchia mentre gli da una pacca sulla spalla.
"Ed io so chi è!" parla Juan che, però, non conosce la verità.
"Dai smettetela." sospira e se lo rigira tra le mani.
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Felicità / Paulo Dybala
Fanfiction[ REVISIONATA ] - Ma come si fa? Eri solo tu che assomigliavi alla felicità -