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× Beve un sorso di quel qualsiasi cosa abbia nel bicchiere dato che non ha prestato attenzione alla spiegazione del cameriere che è fermo a scambiare quattro chiacchiere con i suoi amici dopo aver chiesto lui una foto. Si sono alzate ed hanno ballato un bel po' sulla pista, poi sono tornate a rinfrescarsi con qualche drink. Guarda ancora la sua ragazza che sembra star ascoltando con molto interesse i discorsi del barista che è sempre più sorridente. Non ha idea di quali siano le sue intenzioni, ma è pronto a giurare che scenderebbe a spaccargli il muso, da un momento all'altro potrebbe farlo davvero, solo per portare via Esa da lì. Che lei lo voglia o no. Per un attimo si chiede se sia ridicolo reagire così, poi caccia via quel pensiero dalla testa e manda giù un altro sorso, sentendo bruciare la gola. Non dovrebbe nemmeno bere.

"Il nostro amico si chiede il perché ci siano delle bottiglie di vino al bar di sotto." quella frase attira la sua attenzione e così torna a focalizzarsi sugli altri.

"È una collezione del nostro barista." risponde semplicemente il cameriere che, all'incirca, può avere massimo 25 anni.

"È davvero fortunato, sta parlando con due bellissime ragazze." osserva l'amico di Paulo che poggia un gomito sulla sua spalla.

"È un tipo molto popolare, lascia sempre il numero alle ragazze carine." dice con un sorriso, non cogliendo la reazione arrabbiata di Paulo che non può chiedergli di più.

"Beh.. anche io lascerei il numero a quelle due."

"Non lo vedi che sono ragazzine?" mormora Paulo mentre osserva il liquido muoversi all'interno del bicchiere quando lo muove in senso circolare.

"Se sono qui è perché sono maggiorenni, l'importante è questo." sorride furbo, distraendosi poi completamente dalle ragazze.

Maggiorenni. Ha incontrato per la prima volta Teresa quando non aveva nemmeno 17 anni, ricorda che lo ha folgorato all'istante con la sua bellezza. Si sono messi insieme passato qualche mese dal suo compleanno, l'ha posseduta per la prima volta quando era ancora minorenne e si è preso la sua verginità. Poi ne ha compiuti 18 ed adesso eccola lì, seduta da sola in una discoteca mentre un barista ci prova con lei.

Fabiana la abbandona immediatamente per andare a pomiciare con un altro ragazzo sulla pista da ballo e, quel tizio, ne approfitta per fare la sua mossa. Prende un foglietto, ci scrive su qualcosa con la penna e poi glielo porge. Esa lo osserva, sorride, mormora qualcosa e poi lo sistema nella borsetta. Scambiano ancora qualche chiacchiera, poi si alza e cammina verso il bagno.
Anche Paulo si alza, osservando ancora il piccolo angolo bar mentre sente i nervi a fior di pelle.

"Vado in bagno." usa una scusa e si allontana dai suoi amici, scendendo immediatamente le scale e camminando a passo svelto verso il bagno delle donne.

Apre la porta senza pensarci due volte e non si cura di niente e nessuno, prende la ragazza che si stava lavando le mani per il polso e la trascina verso un angolo più isolato.

"Ma che..? Paulo?!" esclama indignata quando capisce che è lui, poi si stacca da quella presa. "Cosa ci fai tu qui?" ma gli basta connettere solo quello che è successo prima che uscisse alla sua espressione nervosa. "No, non posso crederci!"

"Non ho nemmeno detto niente." protesta.

"Vuoi negare che tu sia qui per controllarmi?" urla arrabbiata. "Sei un ragazzino per caso?"

"Smettila di urlare." sibila a denti stretti. "Sono qui con dei miei amici."

"E casualmente siete venuti nella stessa discoteca dove ci siamo io e i miei amici." incrocia le braccia al petto.

"Non volevo che ti accadesse qualcosa, tutto qui." sospira.

"Non puoi fare così, non sono la tua bambola! Io non ti seguo dappertutto come un cane da guardia per tenerti sott'occhio!"

Felicità / Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora