°Maraschino°

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Taehyung pov:

°°°°
La prima volta che lo vidi, eravamo in una sala giochi.
Io con Jimin, lui da solo.
Stava giocando a Tekken, ad un baracchino vecchissimo, forse anni '80.
Lui ama le cose vintage.
Ha quei giradischi old stile, é pieno di vecchie foto stampate sulle polaroid e tantissimi libri di autori stranieri.
Letteratura era il suo indirizzo all'università.

Bugum ha 4 anni più di me, ai tempi ne avevo 21, é stato il mio amico del cuore per qualche anno, nemmeno Jimin osava mettersi al confronto, pur conoscendolo da quando ero solo poppante.
C'è sempre stato qualcosa di più tra di noi, lo notavano tutti, ma negavamo l'evidenza, troppo imbarazzati, più lui in realtà..
Aveva seri problemi ad ammettere la sua omosessualità.
Io invece ne parlavo spesso con mia madre, che mi diceva di dargli tempo, di lasciarlo tranquillo, che se mi amava davvero, prima o poi, avrebbe messo me, davanti a tutto.
Ed io ci sono cascato con tutte le scarpe.

La prima volta lo baciai io.
Proprio davanti a quella sala giochi dove mesi e mesi prima ci siamo incontrati, chissà se per sbaglio o per destino.

Destino.

Che concetto astratto per definire la fortuna o la sfiga.

Non ci ho mai creduto.
Io credevo più nella casualità, il fato.
Tutto succede per caso, non c'è qualcosa di già scritto per noi, anzi siamo noi l'artefici di tutto.
Ad ogni azione, corrisponde una reazione di conseguenza.
Fai del bene, tornerà, altrimenti, stai pronto ad assumerti le responsabilità dei tuo mero gesto.

Ecco perché ho sempre pensato che forse, il dolore che ho provato, durante e alla fine della mia relazione con Bogum, un po' me lo sono meritato.
Dovevo per forza aver fatto qualcosa di male.
Una sofferenza così non l'avevo mai provata.
Nemmeno alla morte della mia cara nonna.
Forse perché sapevo e sentivo, che prima poi, data la sua malattia, mi avrebbe abbandonato, improvvisamente anche lei.
E così é stato.
Vengo lasciato, tendenzialmente da tutti.
Per questo amo profondamente i miei genitori e i miei fratelli.
Loro sono davvero per sempre, qualsiasi cosa accada, loro sono dalla mia parte.

La mia vita per quell'unico anno era, come sul filo del rasoio, una relazione che volevo fortemente, forse troppo.
Talmente tanto da non rendermi conto che fosse malata, tossica e senso unico.
Non ho mai messo in dubbio l'amore di Bogum, ma l'egoismo era la parte che più prevaleva tra di noi.
Il suo egoismo.
Mi ha sempre fatto passare per il migliore amico.
Quello che resta a dormire, perché si é fatto tardi e ha paura a tornare a casa da solo.
Quello da aiutare a studiare, perché lui era più avanti con gli esami e dovevo prendere esempio.

Quando mia madre, sempre stata propensa alla nostra storia, ha iniziato a dirmi, di lasciarlo perdere e che non ero più io, da quando stavo con lui, avrei dovuto ascoltarla e mettere fine a quella relazione o finzione.
Facevo di tutto per essere il Taehyung che lui voleva, non quello che ero realmente.
Faceva male, dover sempre stare in silenzio quando parlava con i suoi al telefono o non poterlo vedere al compleanno e nelle festività, perché
Cito "Sembreresti invadente ad essere sempre appiccicato a me".

Io c'ero, ma solo quando voleva lui.
E purtroppo, me lo facevo andare bene.
Perché lo amavo.
O almeno credevo di amarlo con tutto il cuore.
Ma poi la spezzato, buttato in chissà quale cassonetto, fuori dal suo bel attico, in centro.

°°°°°

Non é più così, l'ho capito quando ho visto gli occhi grandi e tondi del mio ragazzo.

Jungkook ha preso il mio cuore da terra, lo ha raccolto con infinita dolcezza, lo ha curato con tanta pazienza ed ora é tra le sue bellissime mani.

Dimple    TaekookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora