💜Dimple💜 (Epilogo 1a parte)

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Due anni dopo..

Come tutte le mattine, da un anno a questa parte, la voce proviene assonnata e dolce, dalla stanza accanto.
Non deve essere più tardi delle sette, perché la luce che filtra dalle tapparelle e non è così forte da illuminare completamente la stanza.

"Appaaaaah"

Mentre Taehyung si schiaccia il cuscino sul viso, io, come tutte le mattine, rido di lui e del suo risveglio.

"Chiama te.." mugugna.

Rido di più.

"Non credo, però vado io, ti ho sfinito stanotte...resta pure qui.."

Ghigno mentre lascio il nostro letto caldo e il corpo statuario di mio marito, di cui le lunghe gambe sbucano dal lenzuolo candido.

Già, alla fine, gli ho chiesto di sposarmi.

Eravamo su un volo verso Seoul, diretti a casa nostra, perché ovviamente la sua vecchia casa, è la nostra base in Corea, per le vacanze.
Abbiamo apportato insieme alcuni cambiamenti, è stato il nostro porto sicuro, il posto dove in quei primi mesi insieme, abbiamo costruito, mattoncino per mattoncino, l'inizio della nostra tormentata storia d'amore.
Ha sbarrato gli occhi quando ha visto l'anello tempestato di diamanti, ha pianto da perfetto drama Quenn che è, che era e che sempre sarà, poi mi ha baciato di fronte ad un aereo intero.
E nulla, ora ho una fede al dito ed ogni volta che la guardo, mi sembra impossibilmente bello.

Esco dalla camera e mi avvio in corridoio, apro piano la porta e il viso di
Ji-hoo appare da dietro le spondine del lettino.

"Cucciolo ti sei svegliato presto stamattina.. che strano eh.."

Un sorriso sdentato, mi ruba per l'ennesima volta il cuore.

"Dad-ddddy!"

Mi urlacchia da dietro il paracolpi.

"Dai vieni qui da papà e andiamo nel lettone?"

Batte le manine paffute e si sporge verso di me.

La prima volta che abbiamo visto Ji-Hoo aveva solo pochi mesi, i genitori lo avevano lasciato nella culletta riscaldata dell'ospedale centrale di Los Angeles, quando aveva solo poche ore, l'avevano visitato, lavato e cambiato.
Stava benissimo, era un bimbo sano, di quasi 3 chili, con gli occhi a mandorla.

Gli assistenti sociali ci hanno chiamato una settimana dopo, invitandoci nel loro ufficio, mostrandoci un suo video.
Stringevo la mano di Tae così forte, che mi ha praticamente trucidato con lo sguardo, anche se aveva gli occhi pieni di lacrime.

Abbiamo portato a casa nostro figlio solo un mese dopo, il tempo che si aspetta per legge, per il ripensamento dei genitori.

Taehyung ha lavorato tantissimo alla sua cameretta, un enorme arcobaleno è disegnato, personalmente da lui, sul muro sopra il lettino, simile ai nostri tatuaggi.
Da quel giorno, la nostra famiglia ha davvero preso forma.
Devo ammetterlo, è stata dura le prime notti, non eravamo abituati al doverci svegliare ogni due ore per il biberon, ma facevamo a turno, nessuno dei due si è mai tirato indietro, sopratutto quando l'altro era stravolto e praticamente morto nel letto.

Dimple    TaekookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora