..."La tua fossetta mi fa impazzire"..
Mi prende il mento tra due lunghe dita affusolate,per girarmi il viso dalla sua parte,mi sfiora la guancia e mi guarda dritto negli occhi..
Ed io non respiro più..
trattengo il fiato così forte,
che sento pulsa...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
"I signori passeggeri, sono pregati di slacciare le cinture.. É il 13 giugno, sono le ore 09.30. Siamo atterrati al LAX International Airport. La temperatura é di 25 gradi, il sole splende. Il capitano vi dà il benvenuto in america! Grazie per aver volato con noi.."
Appena poggio il piede su suolo americano una strana sensazione si fa strada dentro di me. Ansia.
Un colpo arriva forte alla mia schiena.
"Omo, scusami, davvero non ti avevo visto!!
Degli occhi gentili mi fissano intensamente. Mi sembra di averli già visti da qualche parte, ma non mi viene in mente nulla, hanno qualcosa di stranamente familiare.
"Ti ho per caso fatto male?"
Sorride con gli occhi, ha un sorriso davvero molto dolce.
"No, no tranquillo.."
"Ti aiuto a raccogliere le tue cose, aspetta.."
Si abbassa per prendere lo zaino , caduto e me lo porge gentilmente.
"Piacere io sono Banchan.."
"Grazie. Ora vado, stanno venendo a prendermi.."
M'inchino leggermente e mi allontano, cercando Jimin e Yoongi, che dovrebbero essere già qui.
Mi incammino verso l'uscita del gate, con la valigia nuova, gigante, che pesa una tonnellata. Non ho preso tutta la mia roba e per il momento, fino a che starò nell'appartamento dei miei amici, anche Yeontan starà in Corea con i miei genitori, quando e se deciderò di restare, allora andrò a riprendermelo. Mi manca già, chissà se si scorderà di me.
Sento vibrare il telefono, lo prendo dalla tasca.
CHIMMY📲
"Taetae, dove sei? Noi siamo qui fuori le porte scorrevoli.."
"Sono atterrato cinque minuti fa, sto arrivando, ma sta valigia pesa più di me."
"Dai sbrigati che andiamo a fare colazione vicino casa, devo farti assolutamente assaggiare i pancakes che fanno li.."
"Arrivo arrivo.. Tranquillo che mi vedi, sono quello bello!"
"Si e anche asiatico, in mezzo solo a occidentali, poco visibile diciamo.."
Ridendo chiudo la chiamata e mi avvio all'uscita.
Quando entriamo nella caffetteria, mi guardo un po' intorno, é strano non essere più in Corea. É tutto diverso, più grande, più luminoso, non so, più. A Los Angeles fa davvero caldo. Mi aveva avvisato Jimin, é un caldo diverso, più secco che a Seoul.
