"With an open heart"

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Sei anni prima

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..Sei anni prima

24 dicembre.

Lasciai Jimin a casa mia, da solo, senza dirgli dove stavo andando, mentre mi aiutava a sistemare casa per la cena della vigilia.

Bogum aveva intimato di farmi trovare da solo, al bar in centro, sennò sarebbe andato da Jungkook a dire che l'avevo tradito, con lui, più volte.
Assurdo..eppure
non capisco ancora come nella mia mente, la paura che avrebbe potuto credergli, era così tanto radicata.
Stavo per presentargli i miei genitori e i miei fratelli, praticamente tutta la mia vita, eppure l'insicurezza faceva parte di me, da quando ero piccino.

Già alle elementari, il mio essere così diverso, strano, così dicevano, aveva portato a comportarmi sempre come gli altri volessero, erano poche le persone con cui ero davvero me stesso.
Il voler essere sempre accettato mi aveva modificato il carattere, dall'essere a volte introverso e solitario, al cercare di essere più gioviale possibile, portandomi così a frequentare persone di dubbio gusto, diventando, praticamente un puttaniere.
Già all'età di 16 anni uscivo con più ragazzi contemporaneamente, non per forza scopavo anzi, il piu delle volte non lo facevo, il solo sentirmi desiderato e irraggiungibile, mi portava a concedermi, per dimostrare quanto fossi bravo, in ogni cosa facessi, sesso compreso.

Bugum doveva aver capito subito, quanto in realtà fossi debole e sostanzialmente solo, perché non ci pensò due volte, a sfruttare tutto ciò, per convincermi con i suoi modi gentili, di essere così innamorato di me, da volermi tenere nascosto.
Ed io, da perfetto idiota affamato di attenzioni, ci sono cascato in pieno, credendo ad ogni singola menzogna, ben pensata e camuffata da gelosia.

L'ho capito tardi, ma l'ho capito, nella vita si impara sempre, sopratutto dagli errori.

Lo snack bar in centro pululava di studenti quel pomeriggio, intenti a scambiarsi doni natalizi e pensieri per le festività in corso.
Ed anche io stavo per ricevere il mio, purtroppo.

C'era un ragazzo con i capelli rosa corti, seduto ad un tavolino, che sorseggiava il suo iced coffee, con una tranquillità invidiabile, accanto a lui, Bogum rideva tenendo tra le mani, la sua amata cioccolata con panna.
Lì per lì, non capii subito di chi si trattasse, l'avevo visto si e no qualche volta in università, ma non ci misi molto a ricordare chi fosse.

Jeon Namjoon, il fratello di Jungkook.

Poteva essere una coincidenza? Affatto, ma io non lo sapevo, non ancora.

Appena mi videro i loro sguardi si incontrano, freddi e calcolatori.

"Taehyung, vieni qui"
Con un gesto frettoloso della mano, mi attirò nella loro direzione, il cuore che batteva all'impazzata.

Dimple    TaekookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora