"Porte sbattute"

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L'abitacolo è riempito dal profumo inebriante di Taehyung, che non la smette un secondo di blaterare cose

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L'abitacolo è riempito dal profumo inebriante di Taehyung, che non la smette un secondo di blaterare cose.

Non che mi dia fastidio, certo, ma se stesse zitto mezzo secondo, capirei meglio come rapportarmi a lui.
Sono già un mix di emozioni contrastanti, che non mi lasciano tranquillo, in certi momenti vorrei prenderlo e sbatterlo su qualsiasi superficie piana, in altri vorrei strozzarlo, per aver interrotto bruscamente la routine che mi ero creato.

Sfiorandogli appena i capelli, guardo di sfuggita le labbra che mordicchia lentamente, per afferrare la cintura di sicurezza e allacciargliela, improvvisamente si gela, vedo i suoi occhi saettare tra la mia bocca e i miei occhi, adoro metterlo in imbarazzo, non me lo ricordavo così timido, non lo è mai stato, anzi, ero io quello impacciato dei due.
Forse è solo a disagio per la situazione, in tutta onestà lo sto testando, voglio vedere fin dove posso spingermi, voglio fargli capire che può raccontarmi tutto quello che gli passa per la testa, e poi magari, finalmente la verità.

Perché io non ho mai creduto alle sue parole, la sua voce diceva una cosa, mentre lo sguardo tutt'altro.
Non so nemmeno perché lo sto facendo, dovrei essere ancora profondamente arrabbiato con lui, ma non ci riesco.
Questo non vuol dire che io l'abbia perdonato, no, prima voglio sapere tutto.

Guido in silenzio con in sottofondo la radio accesa, ma bassa, non ha più detto una parola da quando ho acceso il motore.

"Tutto bene?
Ti sei zittito improvvisamente.." Chiedo.

"Ah, si si, stavo solo ricapitolando nella mia testa tutte le cose che devo fare oggi.."
Sarà una bugia? Non sembra per nulla convinto, faccio finta di credergli, mentre gli chiedo di cambiare stazione radio.

"Hai fatto fatica ad abituarti a tutto questo?"
Chiede indicando la città davanti a noi, il caos di auto nel traffico delle otto e mezza del mattino.
"È così diverso dalla Corea, sembra tutto più grande, più caotico, non riesco ad adattarmi.."

"Mmh, ci vuole del tempo, non è facile entrare nell'ottica dell'occidente, capire ogni gesto o anche solo la lingua non è facile, puoi fare quanti corsi vuoi, ma se ti parlano velocemente, non ci capisci un cazzo lo stesso.."

Ridendo sbircio verso di lui e lo trovo che già mi guarda, con il sorriso sulle labbra, è così bello, non è cambiato nel tempo, sembra ancora un ragazzino.

"Avere già qualcuno qui è sicuramente d'aiuto, io non so come si possa stare in un altro stato, da soli, senza conoscere nessuno.."

"Kim Taehyung, l'anima della festa, quello che attacca bottone, anche con le vecchiette al supermercato, mi sta dicendo che fa fatica a rapportarsi con il prossimo..
Incredibile come nel tempo cambino le persone.."

Sento il fruscio dei pantaloni sul sedile, devo aver detto qualcosa di male, perché accavalla le gambe verso la portiera.
Freno arrivando al semaforo rosso e mi giro verso di lui che guarda fuori con lo sguardo perso.
Poggio la mano sulla sua gamba e noto che segue ogni mio movimento attentamente.
Sta per parlare quando il suo telefono prende a squillare, alza di scatto il ginocchio, per spostarsi e la mia mano ricade sul sedile.

Dimple    TaekookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora