6 - The King of Basketball || Phil

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Fine aprile, 2022


Da qualche tempo Hayley si era chiusa in casa, la gravidanza si stava rivelando più piacevole del previsto nonostante le preoccupazioni. Aveva scelto un romanzo per distrarsi dai mal di schiena, uno che non fosse troppo pesante. The Love Hypothesis era stata un'ottima scelta, almeno si parlava della sua materia e poteva immedesimarsi in Olive. Era stato Phil a regalarglielo, aveva pensato a lei quando aveva letto la sinossi e che fosse il libro perfetto per distrarsi. Dolcissimo da parte sua, anche se le dispiaceva l'idea che lui spendesse tanto per lei.

A differenza di Gin, non leggeva saggistica, biografie o enciclopedie se non per lavoro. Nonostante la sua bravura nel settore ambientale, non si sentiva pari alla sua migliore amica e nemmeno Sydney. A proposito di lei, aveva da poco saputo che stava frequentando un ragazzo di Oakland e che sarebbero convolati a nozze dopo la fine del Free Plastic Ocean Project, se fosse durata. Hayley ci sperava tanto, perché adorava i matrimoni e il suo era più vicino che mai. Il suo abito era al sicuro nella boutique di famiglia, pronto per qualsiasi ritocco dell'ultimo secondo.

Sua madre la chiamava tutti i giorni per sapere come andassero le cose, non sempre però era convinta delle sue parole. Un po' la capiva, un figlio era una grande responsabilità e col problema che aveva non era il caso di complicare le cose. Le aveva promesso di dedicarle più tempo chiusa la boutique e lei manteneva sempre la parola. Chissà se suo padre aveva saputo la notizia... probabilmente sì, visto che l'unico ad essere rimasto in contatto con lui era Kenneth.

Si accarezzò il pancione, erano trascorse diciassette settimane e il piccolo Nathan stava bene. Fino a qualche mese prima l'andamento della gravidanza non era stata tranquillo; dovevano monitorare il feto ogni settimana e il primo trimestre lo aveva trascorso senza Phil. Da quel momento avevano trascorso insieme ogni giorno, separandosi solo per lavoro. Lei aveva già cominciato il suo congedo parentale, lui aveva troppo da fare con Bruno e Anderson – le bozze del Progetto Cinque, strumenti musicali da accordare e altre cose – e si sarebbe preso una pausa dopo la prima metà di maggio.

Ora che ci pensava, non vedeva Phil da un pezzo. Posò il libro, spostò la sua borsa dell'acqua calda e si alzò lentamente dal divano. La casa era stranamente silenziosa, non sentiva nemmeno il rumore delle mani che picchiettavano sulla tastiera e il mouse. Uscì fuori, dopo aver controllato che fosse tutto in ordine. Gli ultimi giorni di aprile erano stati piovosi, tranne quel pomeriggio. Il sole era tiepido, abbastanza per stare bene anche a mezze maniche. Seguì il vialetto di ghiaia, per poi udire un goffo rumore. Tese appena l'orecchio e continuò a camminare, arrivando così sul retro delle due case. 

After Last Night | Silk SonicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora