ritorno al dormitorio

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Il moro notò che non aveva le sue bende addosso .

Controllò tutto il suo corpo e capì che una delle sue più grandi paure si fece vera .

Dopo qualche secondo i ricordi della notte precedente gli tornarono in mente insieme a un leggero senso di vomito.

"ti sei svegliato?buongiorno"

Dazai non rispose.

"come ti senti?"

male.Malissimo.Le pasticche che aveva preso gli causavano sempre un mal di testa e una nausea fortissima.

"..."

Chuuya prese la mano di dazai e la strinse alla sua.

"mi hai fatto preoccupare a morte ieri"

"scusa"

"...no,sono io che devo scusarmi.Hai ragione,non ho la più pallida idea di come ti senti o del terrore che tu provi,mi dispiace Dazai."

Dazai rimase in silenzio per qualche secondo.

"non ho portato delle bende di ricambio,dove sono quelle di ieri?"

"Fyodor le ha prese,penso le abbia buttate.Dice che mentre hai la febbre è meglio se resti senza"

"..."

"hai fame? vuoi che ti cucino qualcosa?" 

"se mangio qualcosa lo vomiterò subito,sono apposto per ora.Oggi è il 2 giorno però,non dovremmo tornare ai dormitori?"

"si,il prof oda dice che se hai ancora la febbre chiamerà un taxi,altrimenti tornerai in bus ma faranno dei cambi di gruppi"

"a che ora si parte?"

 "tra un'ora"

il moro prese il termometro e si misurò la febbre.

37.

"posso andare in bus,tra poco mi passa" disse Dazai alzandosi dal divano per poi esaminare la sua valigia.

"cosa stai cercando?"

Il moro si girò verso chuuya e alzò il ciuffo di capelli che aveva sempre davanti gli occhi.

"vedi questa piccola cicatrice che ho qui sul lato destro del viso?quella quasi sopra l'occhio.Avevo provato a mettermi i punti da solo e come conseguenza ora si continua ad aprire ogni tot. di tempo,quindi devo mettere qualcosa così da non far diventare i miei vestiti rossi.Di dolito ci sono le bende ma ora mi serve un sostituto,nei peggiori dei casi dovrò prendere della  carta igienica ..."

"come ti sei fatto quel taglio?"

"DOVE è ANDATO LO UCCIDO CON LE MIE MANI.CHIAMATEMI OSAMU ,SUBITO."

"si signore" disse la cameriera

"signorino suo padre la desidera"

Il ragazzo posò il libro e scese al piano di sotto.

"mi desiderava pad-" non riuscì a finire la frase che una bottiglia di vetro gli venne tirata in testa.

"avevo un colloquio con il tuo maestro oggi.HO DOVUTO CANCELLARE UNA CENA DI LAVORO PER ANDARCI E LUI NON SI è NEMMENO MOSTRATO"

"mi dispiace che lei sia stato trattato così padre.."

"torna in camera tua"

il ragazzo fece come gli venne detto e entrò in camera prese delle pinze e si mise davanti lo specchio,una scheggia di vetro era entrata nella sua pelle.

i suoni della tua voce /soukokuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora