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Il battito accelerato di Jungkook fu interrotto dal forte suono della porta che si apriva alle sue spalle.

"Namjoon-hyung, scusa se ci ho messo così tanto da non riuscire a trovare la sfumatura di rosa che mi hai chiesto di g-" La voce profonda e monotona di Taehyung risuonò nella stanza, facendo girare Jungkook velocemente per catturare i suoi occhi sorpresi, la sua presa tutti i materiali artistici si allentano leggermente.

Taehyung sembrava senza parole, la sua bocca si apriva per prendere fiato e poi si chiudeva senza pronunciare una parola. Jungkook lo stava guardando, sollevato, le sue spalle leggermente curve e il più tenero dei sorrisi che gli tirava l'angolo delle labbra.

"Tae". emise un respiro. "Possiamo parlare?"

Il suddetto non si mosse, gli occhi guizzarono verso Namjoon che era dietro Jungkook, ancora davanti alla sua tela, guardando tra i due con occhi curiosi e divertiti.

"I-i" Taehyung esitò, prima di tornare a guardare gli occhi imploranti di Jungkook.

Sospirò, sapendo benissimo che non c'era niente che potesse fare contro quegli occhi da cucciolo

Prendendosi il tempo di sistemare i materiali artistici che aveva portato nella piccola stazione accanto a Namjoon, si scusò con il suo amico, dicendo che sarebbe tornato presto, prima di seguire Jungkook fuori dalla classe.

I due entrarono nei corridoi vuoti, Jungkook giocherellava nervosamente con le mani mentre si dirigevano verso i distributori automatici vicino alle scale che portavano al piano sottostante.

"Taehyung, mi dispiace se ti ho spaventato." Disse Jungkook, guardando le sue scarpe da interni mentre continuavano a camminare. "Solo, volevo solo che tu sapessi.. em.." balbettò, Jungkook voleva togliersi questo dal petto quando non si stavano urlando addosso, smise di camminare, fece un respiro profondo e guardò Taehyung , che si era fermato pochi passi davanti a lui.

"Mi piaci, Taehyung." Ha detto, voce dolce, quasi a un sussurro.

Gli occhi di Taehyung si spalancarono, nonostante fosse la seconda volta che ascoltava la confessione. ancora non riusciva a capacitarsi del fatto che a Jeon Jungkook che gli stava di fronte, il capitano della squadra di football, uno degli studenti più popolari e benvoluti della scuola, piacesse lui, il nerd emarginato che nessuno voleva associare con.

"Voglio che siamo più che semplici..." esitò, guardandosi le mani irrequiete. "... amici con benefici"

era strano, dirlo ad alta voce, specialmente di fronte a Taehyung, perché non avevano mai messo un'etichetta sulla loro relazione, non gliene importava. Hanno semplicemente scherzato con noncuranza. Jungkook non era nemmeno sicuro che potessero chiamarsi "amici", ma considerando il fatto che si conoscevano da quasi cinque mesi, dando loro il tempo di aprirsi lentamente l'uno con l'altro tra i loro episodi sessuali, erano più che solo "amici con benefici".

"Mi dispiace Jungkook. Io-io non voglio essere niente di più." disse Taehyung, gli occhi annebbiati dalla tristezza, quando guardò in basso.

Il più giovane alzò lo sguardo, facendo un passo verso l'altro.

"Perché? È chiaro che c'è qualcosa che non va?" Disse che, contrariamente all'ultima volta, non urlava né arrabbiato, ma disperato e stanco.

"Jungkook". Taehyung sospirò, le pupille scure che guardavano ancora in basso, lunghe ciglia drappeggiate sui suoi occhi. "Io-io... non voglio uscire con te."

Ancora un'altra freccia nel suo cuore, ma continuava ad afferrare l'ultimo pezzo di speranza.

"Perché non mi rifiuti eh? Perché non dici che non ti piaccio?" Chiese, finalmente più vicino all'altro, tanto da allungare la mano e sfiorare lo zigomo dell'altro.

𝙼𝚘𝚛𝚎 𝚃𝚑𝚊𝚗 𝙹𝚞𝚜𝚝 𝙵𝚛𝚒𝚎𝚗𝚍 ◆ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋDove le storie prendono vita. Scoprilo ora