𝙼𝚘𝚛𝚎 𝚃𝚑𝚊𝚗 𝙹𝚞𝚜𝚝 𝙵𝚛𝚒𝚎𝚗𝚍 ◆ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋ

46

"Accidenti, non capisco niente!" Jimin sospirò mentre lasciava cadere la penna sul tavolo e si passava le mani tra i capelli

Il gruppo di amici era seduto nella biblioteca della scuola (compreso Yoongi che era riuscito a intrufolarsi nonostante provenisse da un'altra scuola).

Gli esami stavano arrivando presto, quindi stavano tutti iniziando a riunirsi attorno ai bravi studenti che erano Namjoon, Yoongi e Taehyung per mettersi al passo con tutti i loro problemi.

Taehyung guardò indietro dal suo lavoro ai problemi di matematica che Jimin non era in grado di risolvere. Lo lesse prima di sospirare e chinarsi a scarabocchiare qualcosa sul foglio, scarabocchiando una linea.

"Ecco guarda, hai scritto che 3 diviso per 2 fa cinque. »

Jimin alzò gli occhi al cielo e corresse il suo errore imprecando sottovoce mentre Taehyung guardava indietro al suo stesso esercizio.

Jungkook, che stava distrattamente scarabocchiando sui suoi compiti di storia, lasciò cadere la mano sulla coscia di Taehyung, il più anziano non ci fece caso.

Ma a pochi metri di distanza qualcuno l'ha fatto.

"Dannazione, guarda quanto sono vicini." La ragazza sbuffò mentre mordicchiava la gomma all'estremità della matita, accigliata ai due secondi anni.

"Jeonsun, sono venuto qui per studiare matematica, non per guardarti sbavare su Taehyung." Jeonhal sospirò, passandosi una mano tra i capelli.

"Perché altrimenti dovrebbe essere in biblioteca?" gli disse Minha, la migliore amica di Jeonsun, mentre sua sorella alzava gli occhi al cielo, prima di dargli una gomitata

"Dai andiamo da loro, ti piace Jungkook vero?" Disse a Minha, un piccolo sorriso stampato in faccia.

La sua amica sospirò, guardando Jeonhal con la disperazione negli occhi prima di annuire e unirsi a lei per andare all'altro tavolo.

Jeonhal alzò gli occhi al cielo, prima di alzarsi anche lui e avvicinarsi a loro, pensando che non avrebbe fatto male incontrare la persona che aveva aiutato Jungkook a portare i suoi voti al 70%.

Non era rimasto molto spazio davanti al tavolo, i sette ragazzi si erano già accalcati su di esso. Taehyung e Jungkook sedevano uno accanto all'altro, Yoongi accanto a Jungkook e Jimin accanto a Taehyung.

Hoseok era davanti al suo ragazzo, Namjoon davanti a Jungkook e Seokjin accanto a lui.

"Ehi, possiamo unirci a voi ragazzi?" chiese Jeonsun mentre prendeva una sedia e la metteva davanti a Taehyung, spingendosi tra Namjoon e Hoseok, la sua amica si sedeva all'estremità del tavolo tra Hoseok e Jimin, Jeonhal arrivava pochi secondi dopo e metteva il re davanti a Yoongi dopo un brusco saluto.

"Sicuro?" chiese Hoseok, guardandoli seduti senza sentire le loro risposte.

"Ciao Jeonsun." Jungkook sorrise, salutando il suo amico e suo fratello con una stretta di mano.

Lei gli sorrise, prima che i suoi occhi si spostassero su Taehyung mentre apriva la sua borsa per prendere le sue cose, sia Namjoon che Hoseok si spostarono di lato per darle un po' più di spazio.

Jungkook era tornato a scarabocchiare sui compiti di storia, quando si annoiò e distolse lo sguardo dal foglio e si rivolse al suo ragazzo.

Il più grande stava risolvendo alcune equazioni matematiche extra per essere ulteriormente preparato per l'esame che avrebbe dovuto affrontare la prossima settimana, gli occhi di Jungkook si spalancarono quando vide i geroglifici completati che erano scritti in modo disordinato sul suo foglio.9

Jimin poi gli fece un'altra domanda, Taehyung posò la matita e lo aiutò, la sua grande mano si posò sul foglio di carta.

Jungkook lo descrisse dettagliatamente con i suoi occhi, notando la sua figura leggermente ossuta e le sue lunghe dita sottili.

Prese la mano di Taehyung tra le sue, il più grande non se ne preoccupò mentre lo lasciava giocare con la sua mano inerte. Jungkook traccia le ossa sulla sua schiena e si accarezza dolcemente le unghie.

Taehyung ha delle mani sexy.

Jungkook alzò lo sguardo dal suo insensato gioco con le mani di Taehyung, incontrando gli occhi scuri di Jeonsun.

Le fece un sorriso, le sue dita che si intrecciavano con quelle di Taehyung e gli tenevano la mano gentilmente.

"Ah grazie." Disse Jimin, Taehyung sta annuendo e tornando ai suoi esercizi, togliendo la mano da quella di Jungkook e riprendendo la sua matita.

Jeonsun guardava le loro interazioni con occhi sospettosi.

"Taehyung-oppa? Sei così bravo in matematica, sono così impressionata." Lei sorrise, Jeonhal conati di vomito dal suo lato del tavolo accanto a Seokjin.

Taehyung la guardò con occhi leggermente sorpresi, prima di sorridere brevemente e annuire, emettendo un piccolo grazie.

Poi Jungkook lo esortò a guardarlo, avvicinandosi e premendo insieme le loro spalle. Taehyung si avvicinò a Jungkook per rileggere i compiti di storia, Jungkook gli mostrò una piccola parte di un documento che non capiva.

Erano così vicini che entrambi i loro nasi quasi si toccavano, eppure entrambi parlavano come niente delle loro interazioni urlando chimica e intimità.

Jeonsun si accigliò.

Stava per parlare, facendo un respiro profondo prima che Jungkook improvvisamente alzasse lo sguardo dal suo foglio per guardare negli occhi di Taehyung, nessuno dei loro volti si muoveva

Taehyung lo guardò negli occhi, entrambi si fissavano l'un l'altro.

Jeonsun poteva solo fissare e rimanere a bocca aperta quando vide gli occhi di Jungkook cadere sul labbro di Taehyung, il suo stesso aprirsi leggermente mentre li leccava.

Poteva sentire la loro brama reciproca dall'altra parte del tavolo.

E non era l'unica, perché un ragazzo con sottili occhi di gatto ha schiaffeggiato la parte posteriore della testa di Jungkook nonostante non avesse alzato lo sguardo dai suoi appunti.

" Non. " Ha semplicemente avvertito, gli occhi che non si spostano dal suo libro inglese.

Jungkook fece il broncio, tornando a sedersi mentre Taehyung faceva lo stesso con una risatina.

Guardò velocemente verso Jimin, che le stava sorridendo compiaciuto dal fianco di Taehyung.

«Sfortuna tesoro. » disse con un piccolo sorriso, facendole roteare gli occhi e lasciarli cadere su Yoongi.

Notò che lui la guardava prima che i suoi occhi tornassero rapidamente alla sua carta, una piccola patina di rosa che gli spolverava le guance.

Carino, pensò.