Capitolo 9
Voglio passare il mio tempo con persone
che non sembrano rispettate.
Ma persone così brave non vorranno
passare il loto tempo con me.
-lo squalificatoUna suoneria interruppe il sonno di Dazai, che si alzò subito dopo con un lamento e rispose al telefono senza nemmeno vedere chi fosse.
"Mi spieghi che diamine di fine hai fatto? È da giorni che non ti fai vedere a lavoro!" era Kunikida, ovvio no?
Dazai sospirò infastidito, aveva interrotto il suo sonno e quasi quello del suo chuuya per una stronzata di quella?
"Mi licenzio" disse, staccando subito dopo il telefono.
Se Mori avesse saputo che era ancora all'agenzia, avrebbe capito subito che le intenzioni di Dazai erano ben altre.
Si stava dirigendo di nuovo a letto finché l'occhio non gli cadde sulle lettere, che ancora non aveva letto, se ne era completamente dimenticato.
Decise che forse era il momento migliore per leggerle senza che chuuya scoprisse chissà quale cosa che Dazai non gli aveva detto.
Prese la prima lettera e notò che era la più ingiallita.Caro odasaku, mi dispiace per quello che sta succedendo, vorrei poter essere lì accanto a te, invece non posso.
Lui non mi permette nemmeno di uscire...«lui...?» perché si immaginava che centrasse suo padre?
Ho provato a scappare per raggiungerti, ma se anche ci riuscissi lui mi cercherebbe e metterebbe fine alla mia inutile vita.
Mi manchi, ogni giorno i sensi di colpa mi divorano.
Potevo essere lì con te e scappare da questo matrimonio finto e organizzato, invece non sono riuscita a sfuggire dalle loro mani.
Spero di rivederti presto...La tua Tane Tsushima.
Dazai era sconvolto, cosa significava? Quindi avevano avuto una storia lei è odasaku, quello che pensava di conoscere, quello a cui aveva confessato il suo passato... si sentiva mentito.
Prese l'altra lettera e la aprì, pronto a scoprire qualcos'altro che lo avrebbe sconvolto.Caro odasaku, sono qui a scriverti stavolta per un motivo ben preciso.
Sono incinta di un bambino... odasaku, ci credi?
Vorrei che tu fossi qui con me pronto a crescere questo bambino, ma la verità è che non lo voglio. Non fraintendermi, lo amo già più della mia stessa vita, vorrei farlo nascere e farlo crescere con te in un ambiente tranquillo è pacifico, ma sappiamo entrambi che non potrà essere così.
Odasaku, lui mi fa del male, mi tradisce con una governante e mi violenta di notte... non ti dico tutto questo perché voglio che mi salvi, sappiamo entrambi che ci hai già provato ma è impossibile.
Ti dico tutto questo perché mi fido di te e voglio aprirmi con te.
Amo questo bambino ma purtroppo devo ucciderlo, e con lui morirò anche io. Il solo pensiero di sopravvivere solo io mi fa sentire male, io morirò con lui così da poter stare insieme e crescerlo in un'altro mondo, o almeno spero. Però non posso lasciarlo vivere, sai meglio di me che lui gli farà del male e il solo pensiero che io non potrò difenderlo o che potrebbe crescere come lui o con dei traumi, mi terrorizza.
Ho paura, paura perché vorrei tanto allattarlo ma lui me lo vieterebbe solo per poterlo usare a suo piacimento...Dazai prese la seconda lettere che si trovava nella stessa busta, un po' scombussolato iniziò a leggere la seconda.
Ti devo tutto, odasaku.
Ti prego, non prendermi come un mostro per quello che voglio fare.
Io voglio morire e salvare anche osamu, il mio piccolo dolce osamu...
Questo nome ti piaceva, ricordi? Me lo dicesti quella notte la terza volta che ci incontrammo per caso in una delle prime cerimonie dove ci siamo conosciuti.
Adesso arriviamo alle cose serie.
Avrei un'altra opzione, ma devi pensarci bene perché è un po' egoista da parte mia.
Avevo pensato che magari tu potessi prenderti il mio bambino e ti dirò come. Il giorno che partorirò farò finta di sentirmi male quando osamu nascerà, loro lo porteranno a fargli fare un bagno per pulirlo, se io dico che mi sento male e devo vomitare loro mi permetteranno di andare in bagno. Li ci sarà già una governante ma io la posso uccidere e successivamente passarti osamu dalla finestra, sai che il bagno della mia villa porta al giardino posteriore dove si trova il bosco? Ecco, tu scapperai da lì e andrai il più lontano possibile.
Io sicuramente verrò uccisa dopo che capiranno ciò che ho fatto, però tu scappa e non tornare più, ti comprerò personalmente un biglietto per il posto più lontano di shibuya.
So che è una pazzia, ti capirò che rifiuterai.
Pensaci.
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Veleno e antidoto -soukoku
FanfictionSe un uomo di venticinque anni non desiderasse la felicità? Se chiedeste a qualcuno cosa vorrebbe nella propria vita vi direbbe sicuramente cose del tipo: la felicità, essere ricco, avere tutto. Sbaglio? E se dazai osamu fosse totalmente l'opposto...