V.1. IL CONCETTO DELLA MORTE TRA LA TRAGEDIA GRECA E DISNEY

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Quando ci si trova di fronte all'espediente della morte il dubbio di uno scrittore potrebbe essere quello di:

· Mostrare la morte.

· Raccontare la morte.

· Nascondere la morte.

Questione di sfumature?

Forse, ma a volte una scelta sbagliata può compromettere l'intero romanzo.

Non è solo una questione di "show don't tell", o di "genere letterario", perché la morte può anche essere raccontata (ed esempi più che elevati dal punto di vista letterario lo dimostrano), ma è anche e forse soprattutto, una questione di "messaggio" e "destinatario" (o "target").

Tre sono i perni della letteratura dalla notte dei tempi: amore, morte e vita. La morte è dunque un fatto inevitabile con cui lo scrittore deve fare i conti e probabilmente se volesse evitarla (forse!) dovrebbe darsi ai romanzi rosa.

La famosa frase "uccidi i tuoi cari" è un consiglio che si vede ovunque: da scrittori famosi, editor, bar del paese e oscilla tra l'uccidere effettivamente i tuoi personaggi preferiti per rendere più efficace il tuo romanzo e uccidere quelle espressioni a te care, ma che potrebbero risultare pedanti o che nulla aggiungono al tuo romanzo.

E si torna al "messaggio" e "destinatario".

𝗦𝗣𝗔𝗭𝗜𝗢 𝗔𝗨𝗧𝗢𝗥𝗘:

𝗤𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘀𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗲𝗿𝗮̀ 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗶 𝘁𝗲, 𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲! 𝗦𝗰𝗿𝗶𝘃𝗶 𝗻𝗲𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝘂𝗻 𝗮𝗿𝗴𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘃𝘂𝗼𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗶, 𝘂𝗻 𝗱𝘂𝗯𝗯𝗶𝗼, 𝘂𝗻𝗮 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮, 𝗼 𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮𝗺𝗶 𝘂𝗻 𝗺𝗲𝘀𝘀𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗽𝗿𝗶𝘃𝗮𝘁𝗼. 𝗦𝗮𝗿𝗼̀ 𝗳𝗲𝗹𝗶𝗰𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝗻𝗱𝗲𝗿𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝘂𝗻 𝗰𝗮𝗽𝗶𝘁𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗲𝗱𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼!

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